Bracco Roberto

Fotografia senza.... - Notte di neve - La chiacchierina


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      Roberto Bracco

      Fotografia senza.... - Notte di neve - La chiacchierina

      FOTOGRAFIA SENZA…

      Scherzetto scritto nel maggio del 1904 per Tina di Lorenzo-Falconi, prima attrice, e per suo marito Armando Falconi, primo brillante, invitati a una festa da ballo del Circolo Artistico di Napoli.

       (Tina di Lorenzo-Falconi, accompagnata da suo marito Armando Falconi, è intervenuta a una festa da ballo del Circolo Artistico di Napoli, la cui Direzione intende donare a tutti i socii presenti un ritratto di Lei.)

       (In una parentesi della festa, mentre le coppie danzatrici riposano, Armando Falconi è vivissimamente pregato di dire un monologo. Le cortesi insistenze non ammettono rifiuto, ed egli si rassegna alla volontà degli astanti. Sicchè, eccolo dinanzi al pubblico, come alla ribalta.)

Armando

       (dopo un lungo silenzio, di titubanza, comincia a parlare)... Se qualche signora o qualche signorina volesse favorire qui, vicino a me, io potrei offrire a questo amabile uditorio qualche cosa di meno noioso che un monologo. (Pausa.) (A uno spettatore:) Come?.. Scusi: non ho udito bene. (Tende l'orecchio.) Mi domanda se sono un ipnotizzatore?.. No, no: non sono un ipnotizzatore. O, meglio, lo sono a metà. Ho, è vero, la facoltà di addormentare il pubblico ma non quella di svegliarlo. Ah!, con me, il pubblico, una volta addormentato, non si sveglia neppure a colpi di cannone. Del resto non intendo mica di procedere a esperimenti d'ipnotismo. Io supplico qualche signora o signorina di... (Ha un gesto gentilmente invitante.) (Pausa.) Nessuna?.. Proprio nessuna? (Con galanteria) Neanche quella bella donna lì, (indicando Tina) che finge di non guardarmi, ma che mi guarda più delle altre?.. Sì, parlo di quella signora con la bocca... (disegna nell'aria col pollice della mano destra i lineamenti della fisonomia di lei)... con gli occhi... col naso...

Tina

      Se non mi sbaglio, il signore l'ha con me.

Armando

      Precisamente. Non vuole?

Tina

      Ma provi piuttosto a regalarci un monologo. È più semplice. È meno incomodo.

Armando

      Veda, so a memoria un monologo solo. È intitolato: I mariti.

Tina

      Sentiamolo.

Armando

      No: dice troppo male delle mogli. Via, abbia la bontà di favorire. Non mi faccia fare la triste figura che fece Maometto quando chiamò a se una montagna e questa non si mosse.

Tina

      Mi attribuisce... una certa pesantezza.

Armando

      Oibò!

Tina

      Mi paragona a una montagna!

Armando

      A una fiorente collina baciata...

Tina

       (con austerità) Che cosa si permette di dire?!

Armando

      ... baciata dal sole.

Tina

       (sorridendo) Indiscreto anche il sole e pesantuccia anche la collina!

Armando

      Se ci tiene a mostrarsi più leggera, cammini... e favorisca.

Tina

      Maometto era meno furbo di lei.

Armando

      Incontestabilmente. Ci viene?

Tina

       (rassegnandosi) E sia. Ci vengo. (Si alza e gli si accosta, con diffidenza.)

Armando

       (le offre una sedia) Prego...

Tina

       (sedendo) Mi spiegherà senza dubbio...

Armando

       (interrompendo) Le spiegherò tutto. Forse, a guardarmi, non s'indovina, ma io sono... un fotografo. Modestia a parte, un gran fotografo. Basti dirle che se la fotografia non fosse stata inventata da nessuno, l'avrei inventata io. Non è una vana pretensione. Io ho provato coi fatti di poter essere l'inventore della fotografia. Sono andato in paesi selvaggi dove la fotografia non era stata inventata ancora: ebbene, in quei paesi io l'ho inventata perfettamente!

Tina

      E in Italia?

Armando

      In Italia, ho attuato delle innovazioni. Ho abolito qualche dettaglio...

Tina

      Cioè?

Armando

      Ho abolita la macchina fotografica.

Tina

      Non è possibile!

Armando

      Perchè? Il progresso tende a conseguire tutti gli scopi abolendo tutti i mezzi. Marconi fa il telegrafo... senza i fili; i ciclisti vanno a cavallo... senza il cavallo; gli automobilisti ammazzano e si ammazzano... senza le armi; i musicisti fanno le opere... senza musica; i poeti fanno i versi... senza piedi; i tenori cantano... senza voce; le donne amano... senza cuore; ed io fotografo... senza la macchina fotografica.

Tina

      Ma no!! Non ci credo. Come può fotografare?!

Armando

      A orecchio.

Tina

      A orecchio!?

Armando

      Quando dico «orecchio» voglio dire «occhio». Io fotografo a occhio... nudo.

Tina

       (con una smorfietta) «Nudo»! Che parola!.. Shocking, direbbe un inglese.

Armando

       (fissando le belle spalle denudate di lei) Ha ragione. In una festa da ballo, il pronunziare la parola «nudo» è una sconvenienza da fare arrossire... anche le spalle d'una signora.

Tina

       (un po' confusa, muta discorso) La sua invenzione è davvero portentosa. L'ha già sperimentata?

Armando

      Aspettavo, signora, una buona occasione per fare in Italia il mio primo saggio.

Tina

      E lei vorrebbe fare... il saggio proprio con me?

Armando

      Appunto.

Tina

      Mi pare un po' difficile.

Armando

      Non ha che a concedermi una posa.

Tina

      Una posa! (Accennando al pubblico) È molto imbarazzante. Se vedo tutto un pubblico davanti a me, non so posare.

Armando

      Chiuda gli occhi.

Tina

      Sembrerò cieca.

Armando

      Sembrerà addormentata: la belle au bois dormant!

Tina

      Per accontentarla... (Chiude gli occhi.) Li ho chiusi.

Armando

      Troppo presto. Aspetti.

Tina

       (li riapre.)

Armando

      Si compiaccia di alzarsi.

Tina

       (si alza.)

Armando

      Faremo una posa in piedi.

Tina

      Non devo più fingere d'essere addormentata?

Armando

      Sì.

Tina

      Dormire in piedi è alquanto inverosimile.

Armando