Jorge Clavijo

Urodinamica E Incontinenza Urinaria Nella Pratica Clinica


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      Urodinamica e incontinenza urinaria

      nella pratica clinica

      A cura di Jorge Clavijo Eisele

      Tradotto da Angelica Deluigi

      Autori: Hugo Badía, Edgardo Castillo, Wilson Chiva, Teresita Couto, Fernando Craviotto, Viviana Dieppa, Carolina Duarte, Edward Eguiluz, Noelia Ferreira, Analía Galván, Lujan Guillén, Levin Martínez, Dominique Mintegui, Virginia Molina, Laura Mouro, Ana Pérez, Ricardo Pou, Tomás Rosenbaum, Martin Varela, Gabriela Waller

      Curatore: Dott. Jorge Clavijo Eisele, Fellow of the European Board of Urology (FEBU), Professore Associato di Clinica Urologica presso la Facoltà di Medicina dell’Università della Repubblica (Montevideo, Uruguay) e Consultant Urological Surgeon presso il St Hugh’s Hospital (Grimsby, Regno Unito).

      Autori invitati

      Assistenti infermieri: Teresita Couto, Lujan Guillén, Virginia Molina

      Infermieri: Ana Pérez

      Medici: Dott.ri: Hugo Badía, Edgardo Castillo, Wilson Chiva, Fernando Craviotto, Viviana Dieppa, Carolina Duarte, Edward Eguiluz, Noelia Ferreira, Analía Galván, Levin Martínez, Dominique Mintegui, Laura Mouro, Ricardo Pou, Tomás Rosenbaum, Martin Varela, Gabriela Waller

      Titolo originale: Urodinamia e Incontinencia Urinaria en la Práctica Clínica: Segunda edición

      Edizione italiana aggiornata a cura di Angelica Deluigi

      Traduzione di Angelica Deluigi

      Copyright © 2018 Urology Solutions Ltd., Lincolnshire, UK

      ISBN: 978-0-9931760-7-4

      Copyright © 2021

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      RINGRAZIAMENTI

      Dedico questo libro a tutto il team di Urodinamica, ai professionisti che trattano i pazienti con incontinenza e disfunzioni della minzione e della pelvi, e ai nostri pazienti.

      In memoria del Dottor Washington Fernández Gómez

      INTRODUZIONE

      Rischi di diventare incontinente. È un rischio che corriamo tutti, anche se godiamo di ottima salute. A seconda delle condizioni di base (limiti fisiologici), per chiunque esiste la possibilità che un fattore scatenante possa provocare un episodio di incontinenza. Episodio che può cambiare la vita, o quanto meno essere motivo di grande imbarazzo. La continenza viene data per scontata, come se fosse garantita per sempre, e quando viene persa la percezione è quella del fallimento della stessa persona incontinente all’interno della società, dato che non riesce più ad essere all’altezza delle aspettative comportamentali. Gli esseri umani faticano ad abituarsi all’incontinenza, si tratta sempre, perlomeno, di una cosa molto fastidiosa. Da un punto di vista evolutivo, inoltre, non è affatto utile lasciare segni che potrebbero essere seguiti dai predatori.

      L’incontinenza urinaria (IU) è un sintomo comune che si presenta in diverse malattie, e che colpisce tutti i gruppi di popolazione, tutte le fasce d’età ed entrambi i sessi, anche se è più comune nelle donne rispetto agli uomini. Si tratta di una patologia grave sia a causa della sua frequenza e gravità che per via delle sue connotazioni psicologiche, sociali ed economiche. Una persona su trenta è incontinente. Per donne, anziani, bambini e pazienti neurologici l’incontinenza non è solo un problema medico e sociale oggettivo, ma anche un’importante alterazione psicologica soggettiva, che implica per la persona che ne soffre una limitazione con ripercussioni negative sulle sue attività quotidiane. Può essere necessario cambiare lavoro, la vita sociale subisce delle limitazioni, cambia il modo di vestire, la persona può trovarsi impossibilitata a fare sport o esercizio fisico, e la vita sessuale può venir meno.

      Esiste ad oggi una soluzione per l’incontinenza? In molti casi possiamo fornire soluzioni di cura, sia con i farmaci che attraverso soluzioni chirurgiche. Possiamo anche fare affidamento su trattamenti palliativi che permettano ai pazienti di uscire dall’isolamento. È sempre possibile fare qualcosa, indipendentemente dall’età del paziente. I benefici e i rischi degli interventi devono essere discussi in dettaglio, e i trattamenti devono essere adattati alle esigenze individuali di ogni paziente (non il contrario, con pazienti costretti ad adeguarsi ai trattamenti disponibili).

      È assolutamente necessario che i pazienti con incontinenza urinaria si rendano corresponsabili del trattamento e che siano proattivi rispetto al processo di cura. Questo si ottiene informando ed educando in merito all’incontinenza urinaria sia il paziente che tutti coloro che sono responsabili della sua salute: assistenti sociali, assistenti infermieri, infermieri, medici e tutti i professionisti coinvolti nella cura della persona incontinente.

      Urodinamica e incontinenza urinaria

      nella pratica clinica

      Un’azione vale più di mille parole

      CAPITOLO 1:

      FISIOLOGIA DELLA MINZIONE

      E CONTINENZA

      di Carolina Duarte, Laura Mouro,

      Edward Eguiluz e Jorge Clavijo

      Per capire la fisiologia del ciclo di continenza e minzione è necessario avere una buona comprensione dell’anatomia dell’apparato urinario inferiore (o basso tratto urinario), soprattutto per quanto riguarda la vescica, l’uretra e le relative ghiandole, i muscoli e l’innervazione. I seguenti schemi aiuteranno il lettore in questo senso, e ulteriori informazioni potranno essere reperite su un atlante anatomico.

       LA MINZIONE

      La minzione è una funzione del tratto urinario inferiore mediante la quale si ottiene lo svuotamento dell’urina quando la vescica ha raggiunto la sua capacità fisiologica e il luogo e le condizioni sociali sono appropriati (Fig. 1).

      La normale funzione della vescica comprende due fasi nettamente distinte: la fase di riempimento e la fase di svuotamento della vescica (minzione).

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      Fig. 1 Apparato urinario inferiore

      Perché la minzione possa essere considerata normale in una persona adulta, deve essere:

       Volontaria: si dovrebbe essere in grado di urinare quando si vuole.

       Completa: quando si urina, la vescica urinaria rimane completamente vuota.

       Continua: il flusso urinario normale deve essere continuo, senza interruzioni.

       Accompagnata da sollievo: significa che non può essere sgradevole o dolorosa.

       Possibile da interrompere: può essere interrotta volontariamente se lo si desidera.

       Distanziata: a intervalli di tempo socialmente accettabili, anche se questo sarà condizionato dalla quantità di liquidi assunti.

       Priva di sforzo addominale: deve essere prodotta dal rilassamento dello sfintere e dalla contrazione del detrusore, senza pressione addominale.

       Rinviabile: dovrebbe essere possibile rimandarla fino a quando non si presenti un’opportuna occasione di urinare.

      L’incontinenza urinaria è la conseguenza di un’anomalia durante fase di riempimento