Блейк Пирс

Il Sussurratore delle Catene


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Ma nel lungo termine? Saremmo rovinati, se i turisti scappassero spaventati da Reedsport.”

      “Avete fatto un ottimo lavoro tenendoli lontani dalla scena” Riley disse.

      “Credo che sia qualcosa” Alford disse. “Coraggio, mettiamoci al lavoro.”

      Alford lasciò che Riley e Lucy si avvicinassero maggiormente al corpo sospeso. Il cadavere era trattenuto da un intreccio di catene, che lo avvolgevano. L’imbracatura di catene era attaccata ad una pesante corda, che si avvolgeva attraverso una carrucola di acciaio attaccata ad una trave trasversale, in alto.

      Riley ora riusciva a vedere il volto della donna. Ancora una volta, la rassomiglianza con Marie la colpì come una scossa elettrica — vide lo stesso dolore e la stessa angoscia che erano apparsi sul volto dell’amica, quando si era impiccata. Gli occhi sporgenti, e la catena intorno alla bocca, resero il tutto ancora più inquietante.

      Riley guardò la sua nuova partner, per sincerarsi della sua reazione. Rimase sorpresa, vedendo che Lucy stava già prendendo appunti.

      “E’ la tua prima scena del crimine?” Riley chiese.

      Lucy si limitò ad annuire, mentre scriveva ed osservava. Riley pensò che stesse reagendo davvero bene davanti al cadavere. Molte reclute sarebbero scappate a vomitare tra i cespugli a quel punto.

      Al contrario, Alford sembrava decisamente nauseato. Anche dopo tutte quelle ore, non si era ancora abituato a quella vista. Per il suo bene, Riley sperava che non ne avrebbe mai avuto bisogno.

      “Non c’è ancora cattivo odore” Alford disse.

      “Non ancora” Riley disse. “E’ ancora in uno stato di autolisi, principalmente decomposizione interna cellulare. Non è ancora così caldo da accelerare il processo di putrefazione. Il corpo non ha cominciato a sciogliersi dall’interno. Ecco quando l’odore diverrà davvero insopportabile.”

      Alford diveniva sempre più pallido, man mano che quella conversazione proseguiva.

      “Che mi dice del rigor mortis?” Lucy chiese.

      “E’ in totale rigor, ne sono sicura” Riley le disse. “Lo sarà probabilmente per altre dodici ore.”

      Lucy non sembrava neppure un po’ disturbata. Continuò a scrivere i suoi appunti.

      “Ha idea di come abbia fatto il killer a portarla fin qui?” Lucy chiese ad Alford.

      “Sì, ci siamo fatti un’idea” l’uomo rispose. “Si è arrampicato e ha posizionato la carrucola. Poi, ha sollevato in alto il corpo. Potete vedere da lì come è attaccato.”

      Alford indicò un gruppo di pesi di ferro adagiato vicino ai binari. La corda passava nei fori dei pesi, annodata attentamente in modo che non si sciogliesse. I pesi erano del tipo che si poteva trovare negli arnesi da palestra.

      Lucy si abbassò e guardò più attentamente i pesi.

      “C’è abbastanza peso qui da controbilanciare perfettamente il corpo” Lucy disse. “Strano che abbia trasportato tutto questo materiale pesante con lui. Sarebbe stato più semplice legare la corda direttamente al palo.”

      “Che cosa ti dice questo?” Riley domandò.

      Lucy rimase in silenzio a riflettere, per un momento.

      “Lui è piccolo e non è molto forte” la ragazza concluse. “La carrucola non gli consentiva di sollevare il cadavere, da sola. Aveva bisogno dei pesi per aiutarlo.”

      “Molto bene” Riley commentò. Poi, indicò il lato opposto ai binari ferroviari. Per un breve tratto, si vedeva una traccia di pneumatici lasciare l’asfalto e proseguire sullo sterrato. “E si vede che ha fermato il veicolo nelle vicinanze. Doveva farlo. Non poteva trascinare il corpo così lontano da solo.”

      Riley esaminò il terreno vicino al palo elettrico, e trovò dei buchi nel terreno. “Pare che abbia utilizzato una scala” osservò.

      “Sì, la abbiamo trovata” Alford rispose prontamente. “Venite, ve la mostro.”

      Il poliziotto guidò Riley e Lucy oltre i binari, verso un deposito esposto alle intemperie, fatto in acciaio ondulato. C’era un catenaccio rotto appeso alla porta.

      “Potete vedere come si è introdotto qui dentro” Alford disse. “E’ abbastanza facile da fare. Un paio di coltellini e il gioco è fatto. Questo deposito non viene usato molto, solo per cose di poco valore, perciò non è molto sicuro.”

      Alford aprì la porta e accese le luci al neon in alto. Il posto era in sostanza vuoto, tranne per alcune casse da spedizione ricoperte di ragnatele. L’uomo indicò una scala alta, appoggiata contro il muro, accanto alla porta.

      “Ecco la scala” disse. “Abbiamo notato terra fresca ai suoi piedi. Probabilmente viene tenuta qui e il killer lo sapeva. Si è introdotto, l’ha tirata fuori e ci si è arrampicato per posizionare la carrucola. Dopo aver messo il corpo nella posizione voluta, ha riportato indietro la scala. Poi, se n’è andato via in auto.”

      “Forse ha trovato anche la carrucola all’interno del deposito” Lucy suggerì.

      “Questo deposito, di notte, è illuminato nella parte anteriore” Alford disse. “Perciò è coraggioso, e scommetto che è anche abbastanza veloce, sebbene non sia molto forte.”

      In quel momento, si sentì un acuto e forte scoppio, proveniente dall’esterno.

      “Che cosa diavolo succede?” Alford gridò.

      Capitolo 9

      Alford estrasse la pistola e corse fuori dal deposito. Riley e Lucy lo seguirono con le mani sulle fondine. Fuori, qualcosa stava volteggiando intorno al palo, dov’era appeso il corpo. Emetteva un forte ronzio.

      Il giovane Agente Boyden aveva estratto la propria pistola e aveva sparato un colpo solo contro un piccolo drone; ora si stava preparando a sparare di nuovo.

      “Boyden, metti via la tua dannata pistola!” gridò Alford, rimettendo la sua pistola nella fondina.

      L’uomo si voltò verso il superiore, meravigliato. Proprio mentre riponeva la sua arma, il drone si alzò da terra e volò via.

      Il capo della polizia era furioso.

      “Che cosa diavolo pensavi di fare, sparare con la pistola in quel modo?” rimproverò il giovane.

      “Proteggevo la scena” Boyden rispose. “E’ probabilmente un blogger che scatta delle foto.”

      “Probabilmente” Alford disse. “E non mi piace più di quanto non piaccia a te. Ma è illegale sparare alle cose in quel modo. Inoltre, questa è una zona popolata. Dovresti saperlo bene.”

      Boyden abbassò docilmente la testa.

      “Mi dispiace, signore” lui disse.

      Alford si rivolse a Riley.

      “Maledetti droni!” l’uomo disse. “Senza dubbio, odio il ventunesimo secolo. Agente Paige, la prego mi dica che possiamo tirar giù il corpo, ora.”

      “Ha altre foto oltre a quelle che mi ha mostrato?” Riley gli chiese.

      “Molte, che mostrano ogni piccolo dettaglio” Alford le rispose. “Può vederle nel mio ufficio.”

      Riley annuì. “Ho visto quello che mi serviva vedere qui. E voi avete fatto un ottimo lavoro a tenere la scena sotto controllo. Andate pure a tirarla giù.”

      Alford disse a Boyden: “Chiama il coroner della contea. Digli che può smettere di girarsi i pollici.”

      “Subito, Capo” Boyden disse, mettendo mano al suo cellulare.

      “Forza” Alford esortò Riley e Lucy. Le condusse all’auto della polizia. Non appena furono entrate, il veicolo si avviò;