Морган Райс

Una Corona Per Gli Assassini


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solo la piccola questione della tua incoronazione da gestire, prima,” disse Kate con un sorriso.

      Sofia fece un respiro attento, sentendo il bambino dentro di sé che si muoveva. Le venne da sorridere. Tutte quelle settimane, ed era ancora difficile credere che sarebbe presto diventata madre.

      “Pronta?” chiese Kate.

      Sofia annuì. “Sono pronta.”

      Kate la condusse fuori, e le grida di esultazione della folla in attesa colpirono Sofia come un muro di suono. C’erano così tante persone. Sofia le poteva sentire e percepire la presenza dei loro pensieri attorno a sé. Poté sentire un messaggio mentale di gioia proveniente da coloro che avevano poteri come i suoi.

      “Vorrei che Cora ed Emeline potessero essere qui,” disse Sofia.

      “Torneranno non appena convinceranno i capi di Casapietra a smettere di nascondersi,” le assicurò Kate.

      Sofia si era in parte aspettata che sarebbero rimasti tutti dopo la battaglia per il trono.

      Pensavo che sarebbero rimasti, inviò Sofia a sua sorella.

      Kate scrollò le spalle. Sono abituati a nascondersi, e la maggior parte di loro hanno le loro vite a Casapietra. Cora ed Emeline li riporteranno indietro. Ora vieni, la tua carrozza sta aspettando.

      Era vero, e l’idea che avrebbe avanzato verso il proprio matrimonio in una carrozza dorata era più che sufficiente a farla ridere. Se qualcuno le avesse detto che una volta cresciuta quello sarebbe stato il suo matrimonio, non ci avrebbe creduto. Però la carrozza era necessaria. Sofia non era certa di essere in grado di andare fino alla piazza principale della città a piedi senza arrivarvi esausta, al momento, quindi lei e Kate salirono sulla carrozza e i quattro cavalli iniziarono a trainarla a trotto regolare, mentre tutti i membri dell’Assemblea seguivano in corteo, esultando in loro sostegno.

      Se solo fossero capaci di essere così uniti quando dibattono, disse Sofia a Kate con il pensiero.

      Sei riuscita a fare un sacco, le rispose Kate. Stai facendo le cose giuste.

      Sofia però non era sicura di quanti risultati avesse raggiunto fino a quel punto. Oh, aveva fatto le sue dichiarazioni alla fine della battaglia per Ashton, e sperava di aver reso la vita migliore alla gente, ma la vita nel regno era complessa. Sembrava che per ogni sua proposta ci fossero una decina di obiezioni, suggerimenti, raccomandazioni.

      Per esempio la ricostruzione di Ashton dopo la battaglia. Se guardava dalla sua carrozza, Sofia poteva vedere edifici in mezzo alla distruzione, soldati trasformati in operai mentre lavoravano nella città, ma ogni giorno sembrava portare nuovi dibattiti se questo o quell’edificio fosse più appropriato, su chi possedesse la terra, o chi dovesse fare il lavoro ora che gli operai vincolati non erano più un’opzione.

      Quella è una cosa che ho ottenuto, disse mentalmente Sofia mentre passavano vicino a un gruppo di uomini che portavano i loro segni di proprietà sul polpaccio nudo, senza che nessuno desse loro fastidio o tentasse di comandarli, ora che erano liberi. Se non farò altro, questo sarà comunque tanto.

      Penso che farai molte altre cose, le assicurò Kate.

      Attorno a loro le folle continuavano a esultare. Qua e là risuonava la musica mentre degli artisti di strada si univano ai festeggiamenti. Lord Cranston e i suoi uomini entrarono in marcia, unendosi alla sfilata a perfetta andatura mentre si dirigevano verso la piazza. Qualcuno lanciò qualcosa e Kate lo prese al volo, sospettosa, ma si trattava solo di un fiore. Sofia rise e lo sistemò alla bell’è meglio nei riccioli corti dei capelli di sua sorella.

      “Farò qualcosa per farti assomigliare a una sposa,” disse Sofia.

      “Per quello, non dovremmo entrambe indossare delle maschere?”

      “No,” disse Sofia con fermezza. Quello era un aspetto su cui era stata chiara, per lo stesso motivo per cui niente di tutto questo avrebbe avuto luogo all’interno di una Chiesa della Dea Mascherata, ma piuttosto nella piazza.

      Quella piazza era così zeppa di persone che ci vollero i soldati per tenere uno spazio sgombero al centro. Lì si trovava una piattaforma adornata di sete, con un trono disposto accanto a un altare. L’attuale alta sacerdotessa della Dea Mascherata era lì insieme ai cugini di Sofia e Kate, Hans e Jan. Frig e Ulf erano tra le montagne a controllare la ricostruzione di Monthys, mentre Rika, Oli ed Endi si trovavano a Ishjemme.

      Anche Lucas era lì, splendente con i suoi abiti di seta, con uno sguardo al contempo deliziato dalle sue sorelle ma allo stesso tempo irrequieto.

      Hai anche tu la sensazione che non veda l’ora di levarsi di torno questa cosa in modo da poter andare a cercare i nostri genitori? chiese Sofia a Kate con il pensiero.

      In modo che noi tutti possiamo farlo, la corresse Kate. Deve essere difficile starsene ad aspettare così quando adesso sa dove cercarli, e senza neanche avere la prospettiva di un matrimonio per passare il tempo.

      Se volete saperlo tutte e due, sono più che contento per voi, disse Lucas ad entrambe con il pensiero, quindi vi state sbagliando. Non mi perderei questo giorno per niente al mondo. Sei pronta ad essere regina, Sofia?

      In tutta risposta Sofia scese dalla carrozza e avanzò salendo sul palco mentre la folla esultava. Si girò a guardare la gente lì raccolta, sentendo la loro gioia, e la speranza. Sapeva che si aspettavano che lei parlasse.

      “Poche settimane fa ho preso Ashton con la forza,” disse. “Ho preso decisioni da regina perché avevo un esercito a sostenermi. Poi sono andata all’Assemblea dei Nobili e ho posto loro il mio caso. Hanno accettato che fossi la regina perché il mio sangue mi dava il diritto di esserlo. Oggi verrò incoronata, ma niente di queste cose sembrano piacere abbastanza. Quindi vi chiedo questo: mi volete come vostra regina?”

      Quando arrivò la rombante risposta, Sofia si portò al trono e si sedette. Hans arrivò con una corona, una cosa delicata i cui fili di platino e oro si intrecciavano come giunchi, con fiori di gioielli a decorarne la circonferenza. La passò all’alta sacerdotessa della Dea Mascherata. Quella era una parte della cerimonia che Sofia avrebbe preferito evitare, ma se intendeva riunire tutta Ashton, doveva almeno mostrarsi favorevole ad accettare tutta la sua gente, inclusi i tanti seguaci della Dea Mascherata.

      “Per il potere di cui mi investe la Dea Mascherata,” disse l’alta sacerdotessa, poi fece una pausa come se ricordasse che doveva dire altro, “per il diritto del vostro sangue, l’autorità dell’Assemblea, e… apparentemente il volere della gente, nomino voi, Sofia, regina di questo regno.”

      Le grida di esultanza quando pose la corona sulla testa di Sofia furono quasi assordanti. Sofia si guardò attorno osservando i volti sorridenti della gente cui voleva bene, e capì che c’erano ben poche cose che avrebbero potuto renderla più felice.

      Eccetto, ovviamente, il matrimonio che stava per essere celebrato.

      ***

      Sebastian si trovava all’ingresso del tempio della Dea Mascherata, e avrebbe voluto essere insieme a Sofia nel momento in cui veniva incoronata. Sarebbe stata un’infrazione troppo grossa della tradizione, però, dato quello che stavano per fare.

      “Nervoso?” chiese a Will, che era in piedi accanto a lui con la sua uniforme da soldato. La sua famiglia era sicuramente là fuori nella folla da qualche parte. Una parte di Sebastian avrebbe desiderato che anche la sua famiglia fosse ancora in giro per poter vedere quel momento, nonostante tutto quello che avevano fatto al regno, a lui e a Sofia.

      “Terrorizzato,” gli confermò Will. “E tu?”

      Sebastian sorrise. “Sono felice che questo stia succedendo, dopo tutto quello che c’è stato prima.”

      Le trombe suonarono, segnalandogli di muoversi in avanti per poter finalmente sposare la donna che amava. Si mosse tra la folla, il suo abito semplice come quello di Sofia, come una seconda metà pronta ad essere un intero con lei. La gente si faceva da parte per farlo passare, e Sebastian si trovò comunque un po’ sorpreso dalla benevolenza che sembrava ricevere nonostante tutte