rispose allo stesso modo. Il respiro accelerò un po’, ma era ancora regolare. Lo scroto sembrava pieno e il membro pulsava leggermente. Non distolse lo sguardo mentre il Capitano Tammy lo guardava, per vedere se si sarebbe voltato. Continuò a guardarla. Nonostante fosse attento, e anche un po’ secchione, Bill sembrava che sapesse come guidare l’attenzione di una donna. Il Capitano Tammy distolse lo sguardo.
«Non essere timido» disse il Capitano Tammy mentre gli tirava fuori il cazzo. Finì sulla coscia producendo un piccolo tonfo, indurendosi.
«Ci conosceremo molto bene. Il Campo E sta tutto nell’esplorazione disinibita. Per favore, di’ alla classe come ti chiami». Il Capitano Tammy continuò a camminare per la classe. Ritornò davanti alla sua cattedra, dove Bill continuava a stare in piedi. Afferrò il flacone di olio aromatizzato alla vaniglia all’angolo della cattedra, ne versò un po’ sulla mano e iniziò ad agitare il bastone di Bill, premurandosi di oliare con amore anche lo scroto.
Lo studente deglutì nervosamente, facendo muovere l’enorme pomo di Adamo. «Mi chiamo Bill e vengo da Houston, in Texas». Disse con voce profonda. Trattenne il respiro quando il Capitano Tammy gli accarezzava le palle. Tutte le donne nella classe videro il membro di Bill allungarsi nelle mani esperte del Capitano Tammy.
Piano piano, iniziò a massaggiargli la schiena mentre lui parlava alla classe. Le sue dita si indugiavano sul suo petto largo e i capezzoli spuntavano fuori dalla tuta spaziale. La classe ne riconobbe la sagoma sulla tuta spaziale. Natalia, una ragazza attenta dal caschetto rossiccio, arrossì.
«E cosa ti porta al Campo E?» gli chiese. Sbatté le palpebre mentre lo guardava e accolse il suo caldo palmo sudato nella mano.
«Facevo l’infermiere e volevo qualcosa di più spensierato» disse Bill. La sua voce era sicura e decisa.
«Perché più spensierato?» chiese il Capitano Tammy. Continuò a stuzzicare la punta come fa uno squalo con la sua preda. Bill tenne alta la testa e lo sguardo davanti alla classe.
«Ho divorziato con la mia ragazza del liceo. Avevo proprio bisogno di cambiare». Si leccò le labbra e Ariana abbassò lo sguardo sulla cattedra. I suoi capezzoli rispondevano all’invito di Bill.
«Amen, fratello!» acclamò Roger, l’uomo più basso della classe. La sua sicurezza era decisamente più alta di lui. Ariana lo guardò con la coda dell’occhio, indecisa se sorridergli o imbronciarsi. Il Capitano Tammy si ricordò del suo fascicolo. Ariana Cortez era tatuatrice e medium. I suoi tatuaggi erano raffinati e piuttosto creativi. Anche i piercing sulla lingua, sul sopracciglio e al naso erano raffinati.
Il Capitano Tammy gli massaggiò lentamente le spalle dopo aver mollato il pene e disse: «Già, sembri un po’ teso». Bill si lasciò andare a una risata nervosa. Il Capitano Tammy si spostò dietro Bill, il cui corpo le impediva di vedere la classe. Si sentì il suono leggero di una cerniera.
«Ehm… Signorina… Capitano Tammy? Che sta facendo, Signora?» Bill spalancò gli occhi, fingendo nervosismo. Agitò il cazzo per il piacere della classe. Sembrava che Bill avesse provato quella mossa tante volte. A quel gesto sciocco ma promettente, il Capitano Tammy scosse la testa. Era certa che piacesse tanto a sua moglie ed era uno dei motivi che li portò al divorzio.
«Metterò quel bastone sull’attenti». Sussurrò il Capitano Tammy. Quando il Capitano Tammy riemerse dalla sagoma di Bill, era completamente nuda. Lo spazio stretto della tasca sul cavallo anteriore di Bill si gonfiò come se avrebbe fatto saltare le cuciture. «È così che accogliamo gli studenti nervosi al Campo E».
Il Capitano Tammy gli abbassò completamente la cerniera della tuta spaziale, mostrando alla classe la sua luna piena. Quando la tuta fu tutta giù, venne fuori un petto duro e scolpito e il suo membro nudo eretto al massimo non avrebbe potuto essere più pronto. La classe sussultò. Bill arrossì, ma fulgeva di orgoglio.
«Vedo che qualcuno ha letto il manuale. Non indossare mai l’intimo al Campo E». Il Capitano Tammy si accovacciò sulle ginocchia e se lo prese tutto in bocca. Bill ruotò gli occhi indietro e il Capitano Tammy si prese il suo tempo. Gli massaggiò lentamente il cazzo con la lingua, come se fosse un lecca lecca. Accelerò, quasi a voler raggiungere il cuore di caramella al centro del cazzo.
Quando l’uccello raggiunse la massima erezione, il Capitano Tammy fece sedere Bill sulla cattedra e lo montò come si fa con un cavallo da corsa. La cattedra non cedette affatto sotto il loro peso, anzi, la struttura in ferro rimase solida e ben piantata.
Il Capitano Tammy sentì il cazzo enorme premere contro le pareti della sua vagina e lo cavalcò lentamente, controllando gli scossoni di Bill come se fosse un toro meccanico. Gli studenti nella classe guardavano con attenzione, incapaci di distogliere lo sguardo. Non provavano imbarazzo, ma erano curiosi di assistere a un esperimento sul piacere così libero e sfacciato.
«Classe, questa è un’importante lezione di familiarità». disse alla classe tra un respiro e l’altro. «Se vi sentite a disagio» disse mentre cambiava ritmo. «Evitate di sentirvi così». Bill, ovviamente, non era impacciato ma solo determinato, perché non vacillava sotto la pressione sessuale pronta a esplodere del Capitano Tammy.
Piuttosto, la capovolse e iniziò a spingerglielo dentro fino in fondo. Lei guaì leggermente prima di riprendere il controllo della situazione. Le bloccò le mani sul piano della cattedra e la guardò dritto negli occhi, ma il Capitano Tammy rifiutò di farsi spaccare. Distolse lo sguardo e si oppose a ogni singolo colpo dato da Bill. Vicino alla tempia di Bill si accumulò un rivolo di sudore, che scese mentre spingeva.
«Ottimo lavoro, Bill» disse affannosamente il Capitano Tammy, che poi asciugò il sudore. La classe reagì alla dimostrazione in vari modi. Ariana si mise una mano sulle labbra gonfie della fica e si sforzò di non sfregarle. Dopo aver visto l’interno del paradiso rosa del Capitano Tammy, a Roger venne l’acquolina in bocca. Natalie distolse lo sguardo e poi tornò a guardare, ma le palpebre spalancate la tradirono.
Nonostante tutti gli sforzi, Bill non riuscì a impartire al Capitano Tammy la lezione che il suo pisello da cavallo voleva darle. Per il Capitano Tammy era giunto il momento di mostrare alla classe chi comandava. Lo capovolse e si mise a cavalcioni, accogliendo il cazzo di Bill tra le gambe.
Il Capitano Tammy si cullava avanti e indietro sul suo cazzo, con Bill che le accarezzava i seni. Mentre afferrava l’olio all’angolo della cattedra del Capitano Tammy, le pizzicò i capezzoli provocandole un piccolo gemito, ma Bill non la lasciò andare. Le strizzò i capezzoli, che saltarono fuori dalle areole.
In preda all’intensità, il Capitano Tammy cavalcò Bill fino a farlo fremere. Il Capitano Tammy accelerò facendo impazzire Bill, che irruppe in un forte «Mmmh» prima del sospiro finale. La strinse forte, l’unica volta che il Capitano Tammy cedette a lui, prima che lasciasse la presa dopo che si placò quel climax di piacere. Esausto, Bill giaceva stravaccato sulla cattedra, riprendendosi da una gigantesca e intensa sborrata.
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