Dawn Brower

Le Tentazioni Di Una Principessa Americana


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Le tentazioni di una principessa americana

      Indice

       Ringraziamenti

       Capitolo 1

       Capitolo 2

       Capitolo 3

       Capitolo 4

       Capitolo 5

       Capitolo 6

       Capitolo 7

       Capitolo 8

       Capitolo 9

       Capitolo 10

       Capitolo 11

       Capitolo 12

       Capitolo 13

       Capitolo 14

       Capitolo 15

       Epilogo

       SULL’AUTRICE

       LIBRI DI DAWN BROWER

       ESTRATTO: Scherzi d’amore: Quando lo scandalo incontra l’amore 4

       Prologo

       ESTRATTO: Un bacio peccaminoso

       CAPITOLO UNO

      Questa è un’opera di fantasia. Nomi, personaggi, luoghi ed avvenimenti sono il prodotto dell’immaginazione dell’autore o sono usati in modo fittizio e non sono costruiti come reali. Qualsiasi somiglianza con luoghi, organizzazioni o persone reali, vive o morte, è interamente accidentale.

      Tempting an American Princess 2019 Copyright © Dawn Brower

      Copertina ed Editoriale di Victoria Miller

      Traduzione di Valentina Giglio

      Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo libro può essere usata o riprodotta elettronicamente o stampata senza un permesso scritto, eccetto il caso di brevi citazioni nelle recensioni.

      Pubblicato da Tektime

      Ringraziamenti

      Grazie a tutti quelli che mi hanno aiutato a migliorare questo libro. Elizabeth, sei la numero uno. Sei la migliore di sempre. Inoltre grazie ancora una volta alla mia stupenda editor Victoria Miller. Mi rendi una scrittrice migliore e senza di te probabilmente non sarei dove sono ora. Questo libro è ancora più incredibile perché tu mi hai spinta quando volevo impuntare i piedi ed essere testarda. Nella mia mente, questo libro era perfetto e non riuscivo a capire che avesse bisogno di qualcosa di più per renderlo ancora più speciale. Quindi non potrò mai ringraziarti abbastanza per avermi dato il calcio nel didietro del quale avevo bisogno.

      I personaggi di questo libro devono passare attraverso così tante sfide che è stupefacente che non si arrendano e continuino a lottare. All’inizio sembrano abbastanza superficiali e le loro preoccupazioni quasi ridicole, ma in qualche modo abbiamo tutti momenti del genere. Quando dubitiamo, ci facciamo domande e semplicemente guardiamo le nostre vite e non abbiamo il tempo di goderci qualcosa. Ci limitiamo a sopravvivere. Se volete imparare qualcosa da questo libro, fate questo: amate la vostra vita anche nei momenti peggiori, perché non potete sapere quando troverete quella scintilla di felicità persino in un mare di tristezza.

      Questo libro è per chiunque abbia bisogno di qualcosa di gioioso nella vita, anche se i personaggi hanno dei momenti di malinconia, alla fine trovano un modo di avere un lieto fine. Altrimenti non sarebbe una storia d’amore. Forse questo libro vi aiuterà a trovare un modo di avere la possibilità di averne uno anche nelle vostre vite.

      Capitolo 1

       New York, 1911

      Il fischio di un treno riecheggiò nel tunnel, annunciando il suo arrivo alla Penn Station. Poco dopo si sentì lo stridio dei freni, mentre rallentava fino a fermarsi vicino al binario. Brianne Collins guardò fuori dalla finestra e fece un profondo respiro. Erano arrivati e lei non vedeva l’ora di esplorare tutto quello che la città poteva offrire. Persino la stazione ferroviaria aveva qualcosa di fresco ed eccitante. La Penn Station era splendente e nuova, interamente di granito rosa. La stazione aveva aperto ufficialmente sei mesi prima, in novembre. Adesso che era primavera, i suoi genitori avevano finalmente acconsentito a lasciarla andare a New York a provare la vita sociale disponibile in città.

      “Non precipitarti fuori dal treno”, disse con tono severo sua madre, Lilliana Collins. Si sistemò un ricciolo ribelle dietro l’orecchio. “Avranno tutti fretta e sarebbe troppo facile perderti nella confusione. Usciremo dopo che la maggior parte dei passeggeri avrà lasciato il binario”.

      Brianne arricciò il naso con disappunto, ma restò seduta- anche se in verità stava morendo dall’ agitazione e dalla voglia di muoversi. Era tipico di sua madre toglierle tutto il divertimento. Suo fratello, William, si alzò e guardò fuori dalla finestra il binario. “C’è un sacco di gente lì fuori. Non mi piace”. Si passò la mano tra i capelli scuri. I suoi occhi blu, della stessa sfumatura di quelli di sua madre, rivelavano un certo imbarazzo.

      “Non ti piace niente fuori da Lilimar”. La loro casa, chiamata così dopo che la mamma l’aveva ereditata, era una delle poche piantagioni ancora funzionanti nella Carolina del Sud. Lilimar veniva dal nome di sua madre, Lilliana Marsden, prima che si sposasse con il padre di Brianna, Randall Collins. “Per favore, astieniti dal descrivere le virtù della campagna. Siamo a New York ed intendo godermelo”. Brianne rivolse a William un sorriso ottimista. “Rallegrati caro fratello. Quando nostro padre ci raggiungerà, potrai tornare a Lilimar e respirare meglio”.

      William avrebbe preferito rimanere alla piantagione ed aiutare a gestire la proprietà. Se non ci fosse stato bisogno di suo padre nella Carolina del Sud, William sarebbe rimasto a casa. L’altra attività di famiglia era il commercio marittimo. Era stato unito alla compagnia dei Marsden anni prima, ma suo padre era sempre il capo della compagnia. L’altra metà apparteneva a suo zio Liam Marsden, Visconte Torrington.

      Una percentuale della compagnia di spedizioni era parte della dote di Brianne. Lilimar era l’eredità di William e un giorno ne sarebbe stato il proprietario. Brianne sospettava che sua madre avrebbe firmato l’atto di proprietà a suo favore presto. Lui faceva molto più di chiunque altro alla piantagione. “Mi piace passare il tempo con te e nostra madre”, disse William un po’ scontroso.

      “Ne sono sicura, caro”, gli disse Lilliana.

      Il padre aveva ordinato a William di accompagnarle durante il viaggio