Andrzej Stanislaw Budzinski

La Fuga Dalla Morte


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che non ha senso, ma io ti dico che è soltanto apparenza. Invece ha senso eccome. All’inizio provate a immaginare che stiamo costruendo o ricostruendo una casa. Spero che avete più o meno l’idea di come si fa. Intorno a noi vediamo tanti cantieri. Secondo voi che cosa è più importante della casa: La facciata? L’elevazione? Quello che è fuori della casa o quello che è dentro di essa? Qualcuno può dirmi: tutto è importante. Confermo e dico, hai ragione, ma come sapete bene, nella vita tutti dobbiamo fare la scala dell’importanza. Anche in questo caso proviamo a ragionare: se la casa esteriormente è completa e ben rifinita, tutti vedendola dicono: che bella! Perché da fuori sembra così, m se dentro è inabitabile, perché non c’è niente, nessun servizio. Ditemi per piacere! A cosa serve questa casa, è inutile o sbaglio? Sapete bene, meglio di me che non sbaglio. Secondo me, se anche la casa non è finita perfettamente fuori, ma è abitabile dentro, ci sono tutte le comodità e i servizi necessari per vivere possiamo Abitare in essa senza problemi. Vero, fuori non è perfetta, ma è funzionante. Io e la mia famiglia possiamo stare dentro. Abbiamo la casa. Siamo felici. Dentro c’è tutto e di più. È abitabile. Prego! Entrate! Guardate! Dentro è bellissima! Da fuori non sembrava così bella. Sorprendente. Quando ci siamo dentro non pensiamo che fuori sono ancora tante cose da sistemare. Pian piano o veloce sistemeremo tutto.

      Adesso vi invito, seguitemi un passo dopo altro e così per l’eternità che è senza inizio e senza fine. Già potete intuire qualcosa, è un viaggio molto profondo e lungo, praticamente non si finisce mai. Viaggio eterno verso Dio.

      Attenzione non fare passi più lunghi della gamba. Camminate piano. Chi va piano, va lontano. Il passo deve essere moderato. Ricordatevi abbiamo tutta l’eternità. Non c’è fretta. Non si finisce mai. Allora mi domando: Che senso ha fare qualcosa che non riesco a finire mai? Sembra che non ha senso, ma questo vi dico e l'apparenza. Invece ha senso eccome. All’inizio provate a immaginare che stiamo costruendo o ricostruendo una casa. Spero che avete più o meno l’idea di come si fa. Intorno a noi vediamo tanti cantieri. Secondo voi che cosa è più importante della casa: La facciata? L’elevazione? Quello che è fuori della casa o quello che è dentro in essa? Qualcuno può dirmi: tutto è importante. Confermo e dico, hai ragione, ma come sapete bene, nella vita tutti dobbiamo fare la scala dell’importanza. Anche in questo caso proviamo a ragionare: se la casa esteriormente è completa e ben rifinita, tutti vedendola dicono: Che bella! Perché da fuori sembra così, ma Se dentro è inabitabile, perché non c’è niente, nessun servizio. Ditemi per piacere! A cosa serve questa casa, è inutile o sbaglio? Sapete bene, meglio di me che non sbaglio. Secondo me, se anche la casa non è finita perfettamente fuori, ma è abitabile dentro, ci sono tutte le comodità e i servizi necessari per vivere possiamo vivere in essa senza proble mi. Vero, fuori non è perfetta, può non piacere, ma è funzionante. Io e la mia famiglia possiamo stare dentro. Abbiamo la casa. Siamo felici. Dentro c’è tutto e di più. È abitabile. Prego! Entrate! Guardate! Dentro è bellissima! Da fuori non sembrava così bella. Sorprendente. Quando ci siamo dentro non pensiamo che fuori sono ancora tante cose da sistemare. Pian piano o veloce veloce sistemeremo tutto.

      Quante, ma dico quante persone pensano in modo diverso? Conta per loro ciò che è esteriore! Come si chiama questo! Apparenza? Si, proprio così! Caro Gesù, sei sempre un grandissimo educatore, senza apparenze, dici la verità. Ma?! No! Assolutamente No! Non posso dire questo. Troppo duro. Ok! Dico, ma la responsabilità è tua Gesù. Tu hai detto queste parole, io soltanto le ripeto dopo di te, consapevole che sono anche per me dure, contro di me:

       « Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell’aneto e del cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste cose bisognava praticare, senza omettere quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello! Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto mentre all’interno sono pieni di rapina e d’intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere, perché anche l’esterno diventi netto! Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all’esterno son belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume. Così anche voi apparite giusti all’esterno davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d’ipocrisia e d’iniquità » (Mt 23,27-28) .

      Adesso capisco perché ti hanno crocifisso. Hai rotto le scatole. Ogni tanto anche a me viene la voglia di condannarti, quando mi dici le verità troppo dure e inaccettabili. Le verità inaccettabili! Eh si, eh già che ci scuotano le coscienze! Però scusatemi. Spero che non avete niente contro di me. Le parole non sono mie. Sono di Gesù. Altra cosa, toccano anche me. Anche a me fanno star male.

      Scherzando e non scherzando, siamo arrivati a buon punto! Spero tanto che sappiamo che cosa significa la vera bellezza. Perché sapendolo possiamo trovare la strada verso la vera felicità. No! Non vi credo! Ancora non lo sapete? Prendete mi in giro? Allora seguitemi! Però precisamente! Per favore! Tutti eseguono l’esercizio. Anche tu. Si, tu dietro. Non nasconderti dietro le spalle! Ti chiami? Dimmi! Allora? Spero che tutti già siano pronti! Cominciamo. Il braccio in avanti, dritto. Adesso, prego, raddrizzare il dito. Tu cosa fai? Non il terzo, ma dove siamo? Guardate! Questo - l’indice. Lui indica. Finalmente, bene! Siete bravi e brave, non posso dire niente! Adesso attenzione! Piano piano piegate il braccio verso il petto. Più o men dieci centimetri sopra l’ombelico, Bravi! Finalmente siete arrivati.

      Complimenti, ecco il posto dove si trova la vera bellezza. Il posto si chiama. Si chiama? Dimmi tu. Dai. Non è vero. Non è difficile. Non puoi sbagliare. Impossibile sbagliare. Non sai? Chi sa? Nessuno? Come mai? Allora vi aiuto io. Ho un’idea geniale. Giochiamo. Giochiamo all’impiccato. Ecco la prima e l'ultima lettera. C ...E! No, Z non c’è. Ne anche, no, W non c’è. Ok! Ho capito. Vi lascio da soli. Pensate. Io vado a bere un caffè. Sorprendente come è difficile arrivare a una verità così facile! Viene da ridere? No, da piangere. Piango, rido. Rido, piango. Scusate! Sono sicuro che non dovrei farvi ancora una volta questa domanda, ma per essere sicuro ve la faccio: Avete trovato la soluzione della parola dell’impiccato? C...E! Sì!

      Hai ragione. Sei sulla strada giusta. Questa parola è legata alla bellezza. Allora. Coraggio! No, ma no. No! Non è CREME!

      CUORE!

      Adesso vorrei cambiare un po’ discorso. Però sempre siamo più o meno sulla stessa strada. Per me una cosa è molto difficile da capire, non dico inaccettabile, perché ogni persona è libera di scegliere quello che le sembra migliore. Non si può costringere nessuno fare questo che non gli piace. Boh? Ma!?

       Però! Sono perplesso. Anche un po’ dispiaciuto. Questa cosa riguarda prima di tutto le donne le quali, in versione natural ecobio, sono belle e sembrano le muse (non sbagliare con le musse che in dialetto veneto significa asine). Belle, hanno tutto a posto, soltanto pensare a loro fa venire « la fame » . Però fame, fame. Esempio?! Esempio?! Ce l’ho. Sono tante queste donne però ce l’ho. Ecco, non posso dirvi il nome, perché se per caso questo libro diventerà famoso e questa signora lo leggerà. Allora guai. Però posso fare una cosa. Come al solito possiamo giocare all’impiccato, ecco:

      B _ _ _ N!

      Si, E c’è. No Z non c’è. Si, L c’è.

       Guardandola viene la domanda: Incredibile. Che cosa vuole questa ragazza? Le mancava qualcosa? Bella come il sole! Bella come un fiore! Bella come una bambola! Quante donne « comuni » . Forse meglio dire donne non VIP, vorrebbero soltanto il 50%, cosa dico, basterebbe il 10% della sua bellezza, per essere contente. Cosa dico contente? Contentissime. Farebbero salti di gioia fino al cielo. Quanti uomini si accontentano delle mogli « belle in modo diverso » ? Stop! Non è finita. Quante donne si accontentano dei mariti « belli in modo diverso » ?

      Se non puoi avere questo che ti piace devi accontentarti di questo che hai. Questa è una regola comune e quasi tutti la seguiamo e ci accontentiamo! Cosa puoi fare? Fine alla morte resistiamo e dopo si vedrà. Chi vivrà vedrà.

       In Polonia (che è il mio paese