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Dei nomi che presentano tal certezza, sei sono vicinissimi a Girgenti; due tra questa e Palermo; due presso Palermo; uno nei dintorni di Messina; uno in quei di Siracusa. Ecco i nomi:
I. Andrani, casale tra Sciacca e Girgenti, da un diploma del 1239, Constitutiones Regni Siciliæ, edizione del Carcani, p. 268. Andrani o Andarani è l'aggettivo etnico di Andara, tribù berbera, ricordata da Ibn-Khaldûn, Storia dei Berberi, testo arabico, tomo I, p. 108 e 178, e versione francese di M. De Slane, tomo I, p. 170, 275.
II. Kerkûd, nome di villa in Sicilia secondo il Merâsid-el-Ittilâ' e il Mo'gim di Iakût, MS. del British Museum, nº 16649 e 16650, nell'articolo Kerkeni (Girgenti): forse la Karches di un diploma del 1177 a favor del vescovo di Girgenti, negli Opuscoli di autori siciliani, tomo VIII, p. 334. Kerkûda è tribù berbera, secondo Ibn-Khaidûn, op. cit., testo, tomo I, p. 177; versione, tomo I, p. 274.
III. Mesisino, nome di collina nell'antica baronia di Belici presso Castelvetrano, secondo Villabianca, Sicilia Nobile, tomo II, p. 345. Meziza è tribù berbera, secondo Ibn-Khaldûn, op. cit., testo, tomo I, p. 153; versione, tomo I, p. 241. La mutazione della z in s non mette in forse la etimologia.
IV. Mechinesi, antico casale sul cui sito sorge in oggi Acquaviva, secondo Amico, Lexicon Topographicum. Miknas, o Miknasa è nome notissimo di tribù berbera.
V. Minsciâr, castello, secondo Edrisi, presso il sito presente di Racalmuto; e Muxaro (Sant'Angelo di) in oggi comune a 14 miglia da Girgenti, scritti entrambi con varianti nei diplomi del medio evo. Minsciâr era nome di una montagna in Affrica, appartenente alla tribù berbera dei Wezdâgia, secondo Ibn-Khaldûn, Histoire de l'Afrique et de la Sicile, versione di M. Des Vergers, testo arabo, p. 56, e versione, p. 128. Si vegga anche Edrisi, versione di M. Jaubert, tomo I, p. 275. Il Merâsid, di Iakût, edizione di Leyde, tomo III, p. 159, nota una fortezza Minsciâr presso l'Eufrate.
VI. Modiuni si addimanda in oggi il fiume detto anticamente Selinus, presso Selinunte. Madiûna è nome di tribù berbera, secondo Ibn-Khaldûn, Storia dei Berberi, testo, tomo I, p. 109, e versione, tomo I, p. 172.
VII. Sanagi o Sinagia, si chiamò la sorgente del fiume Mazaro, e un podere nel territorio di Salemi, secondo un diploma del 1408, presso Di Gregorio, Biblioteca Aragonese, tomo II, p. 489, e Villabianca, Sicilia Nobile, tomo II, p. 396. Sanhâgia, o Sinhagia, come ognun sa, è delle principali tribù berbere.
VIII. Notissima al paro quella di Zenata. Hager ez-Zenati e Rahl ez-Zenati che suonan “La rupe,” e “il villaggio” di quel di Zenata, sono nomi di luogo presso Corleone, ricordati nei diplomi: del 1093, presso Pirro, Sicilia Sacra, p. 695 e 842; del 1150, 1155, 1301, presso Mongitore, Sacræ Domus Mansionis… Panormi, Monumenta historica, cap. XIII; e del 1182, presso Del Giudice, Descrizione del tempio di Morreale, Appendice, p. 11. Di quest'ultimo diploma avvi una copia arabica nell'archivio del monastero di Morreale. Negli altri, che son tutti latini, si legge talvolta Petra de Zineth, Raalginet, Ragalzinet ec.
IX. Magagi in latino e Maghâghi in arabico, secondo il diploma del 1182 presso Del Giudice, l. c., è nominata una villa nel territorio dell'antica Giato, non lungi dall'odierno comune di San Giuseppe li Mortilli. Maghâga, tribù berbera, secondo Ibn-Khaldûn, Storia dei Berberi, testo, tomo I, p. 108; versione, tomo I, p. 171.
X. Cutemi, Cutema, Gudemi, terra presso Vicari, sul confine delle diocesi di Palermo e Girgenti, ricordata in un diploma del 1244, presso Pirro, Sicilia Sacra, p. 147. Il nome deriva da Kotâma o Kutâma, tribù berbera, di cui ci occorrerà far parola. Avvertasi che questa e Sanhagia forse non vennero in Sicilia prima del X l'una, e l'altra dello XI secolo.
XI. Cûmîa, nome di due villaggi vicino Messina, e di una tribù berbera, di cui Ibn-Khaldûn, op. cit., testo, p. 109 ec., e versione, tomo I, p. 172 ec.
XII. Melilli, nome di città a dodici miglia da Siracusa. Melila e Melili, cittadi d'Affrica, l'una su la costiera del Rif di Marocco, l'altra nello Zab; e Melila, tribù berbera, di cui Ibn-Khaldûn, op. cit., testo, tomo I, p. 107 ec., e versione, p. 170 ec. Ma il