Aldivan Teixeira Torres

La Notte Oscura Dell’anima


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      Poco dopo, un soffio di vento gelido mi attraversa ed io ho una brutta sensazione. Cosa sta per accadere? Scruto l'ambiente circostante e mi rendo conto dai segnali che la montagna sta per reagire alla mia presenza. Era prevedibile, in fondo, stavo camminando sul terreno sacro, senza nemmeno chiedere il permesso. Con tutte le incertezze del caso, decido di chiudermi nella capanna e attendere il giorno successivo, la notte stava già calando. Buona notte, lettore. Al prossimo capitolo.

      Sono felice e rilassato in cima alla montagna sacra che ha facilitato i miei scopi. Il tempo è buono, io sono solo, ma non ho paura, perché ho imparato a controllare questa debolezza nelle forze opposte. Tutto ad un tratto, l'aspetto della montagna comincia a mutare improvvisamente: Il terreno scompare da sotto i miei piedi, comincio a fluttuare nell'aria, nuvole scure nel cielo si avvicinano e ogni minuto un'angoscia misteriosa soffoca il mio petto. Allo stesso tempo, dal lato nord, compare un gruppo di indiani guidati da Kualopu, lo stregone delle tenebre. Mentre si avvicinano, le nuvole scure nel cielo si ammassano sempre di più, coprendo completamente il sole, in modo che il giorno appaia come la notte. Guardo il paesaggio e sento Kualopu pronunciare parole incomprensibili, come se cercasse di tirar fuori tutte le sue forze occulte. Mentre pronuncia queste parole, le nuvole scure si muovono rapidamente avvolgendo tutto il mio corpo. Al contempo, un cerchio di luce mi circonda, trattenendomi disperatamente. L'attimo successivo, le forze gravitazionali vengono scosse e si forma una sorta di tunnel temporale. Vengo immediatamente spinto verso il tunnel e quando lo tocco mi appare subito una sequenza di visioni. In esse viaggio verso il mondo degli spiriti, più precisamente verso una riunione tra gli spiriti più potenti. A questa riunione, tutti parlano democraticamente, specialmente per ciò che riguarda la partizione delle forze opposte. alla fine, trovano un accordo sui compiti da assegnare a ciascuno e su tutti gli aspetti legati alla notte oscura dell'anima. È necessario sottolineare che niente è veramente chiaro, perché questi misteri non appartengono all'essere umano. Dopo la riunione, si sente il pianto di un bambino e la vita comincia.

      L'infanzia è un periodo di scoperta e per trovare sé stessi. In questo periodo, la famiglia gioca un ruolo primario nella formazione di ogni individuo. I genitori hanno il dovere di essere il fondamento morale necessario per far crescere dei figli giusti e buoni. Sempre parlando del infanzia, è in questa fase che i fenomeni extrasensoriali sono più chiari. In particolare, le mie visioni rivelano alcuni di quei momenti: Il vampiro della casa infestata, la donna che viene fuori dalla terra per terrorizzare l'umanità, il morto che chiede aiuto per trovare la luce desiderata, tra gli altri momenti. In ognuno di questi momenti viene fuori l'angoscia dell'ignoto e dei quesiti che paiono infiniti. Siamo soli nell'universo? La porta tra i due mondi è davvero chiusa? Chi ha avuto le risposte a queste domande potrebbe scrivere delle opere meravigliose.

      Eppure l'adolescenza e fase adulta sono i momenti più adeguati per solidificare i concetti acquisiti durante l'infanzia. Nel mio caso, anche la fase dei dubbi e delle speranze, sia in generale che nello specifico. Mi appare un sogno: Voler essere uno scrittore. Comincia con una semplice raccolta di passi biblici dal libro dell'Ecclesiaste, conoscenze e proverbi. Subito dopo, arriva la crisi e appare la visione di un medium. Di seguito, arrivò la disoccupazione e con essa iniziò la notte oscura dell'anima. In questo istante, il cerchio si rompe ed io entro in contatto con tutto ciò che per me rappresentava il male e che mi fece credere che io non fossi un essere degno. Le ombre della notte oscura si fanno più scure e le voci dentro di me mi condannano di qualcosa che non ero in grado di controllare e di cui non avevo assolutamente colpa. Mi ribello e grido forte: io sono anche figlio di Dio! In tal modo, la visione della notte oscura scompare e inizio a sentirmi meglio.

      Comincio a visualizzare il percorso, quello che mi ha guidato fino ad oggi. Esco di casa, felice con l'ultimo briciolo di speranza di veder realizzato il mio sogno. Alla costante ricerca del sogno, arrivo a Mimoso, scalo la montagna Ororubà e raggiungo la cima dove incontro la signora guardiano, il fantasma, il giovane e il bambino; porto a compimento le sfide e, infine, entro nella pericolosa grotta della disperazione, una grotta in grado di realizzare i sogni più profondi. Al suo interno, evitando le trappole e andando avanti, giungo finalmente, dopo grandi sforzi alla camera segreta, dove sono diventato il veggente, un essere speciale e con un grande dono, in grado di capire i sentimenti più confusi. Quando sono quasi pronto, lascio la grotta ed è lì che inizia un'avventura inimmaginabile sulla linea del tempo. Il mio obiettivo nel viaggio era quello di punire le ingiustizie, aiutare le persone a ritrovare sé stessi e riappacificare le forze opposte. Il risultato di tutto questo è stato un libro che ha lo stesso nome. Dopo aver visto tutto questo, la sequenza delle visioni si spezza di nuovo la notte oscura mi si avvicina, il cerchio di luce riappare e mi costringe a correre lungo le strade del futuro, senza averne una visione chiara. Giungo rapidamente alla fine del tempo, muoio, devo essere giudicato e la notte oscura è lì, intorno a me. In udienza, la notte rivendica il suo possesso su di me tenendo conto di tutte le mie azioni passate. Il giudice ascolta le argomentazioni mentre io rimango in attesa. Un attimo dopo, un abisso si apre sotto i miei piedi e vengo risucchiato ferocemente da esso. Comincio a cadere sempre più, il tutto avviene in un lasso di tempo incomprensibile, che mi sembra un'eternità. Quando sono quasi in fondo, mi sento afferrato da mani e braccia forti. Guardo velocemente l'essere che mi ha salvato e vedo che è un angelo, con bellissime ali. Sul suo volto c'è scritto: Pentimento. Torniamo indietro nello stesso modo e la notte oscura non ha più alcun potere su di me. Poco dopo arrivo in Cielo dove vivrò fianco a fianco con gli esseri più evoluti dell'universo, lavorerò con loro per mantenere intatto il miracolo della vita. E così una nuova fase comincia.

      È l'alba di un nuovo giorno: gli uccellini cinguettano, il sole sta nascendo e la brezza mattutina avvolge tutto il mio corpo e mi risveglia in questa atmosfera mistica della montagna sacra. In questo momento esatto, penso alla sera prima, concludendo che è stata una notte da dimenticare, perché non mi ha fatto riaffiorare ricordi positivi, il tutto grazie anche al fatto che il terreno fosse duro e grazie allo strano sogno che ho fatto. Che cosa si aspettava la montagna da me? Penso che sia un'inesorabile volontà quella di avere la meglio su un argomento che mi ero riproposto di approfondire. Cercando di raccogliere le forze, mi alzo, faccio degli esercizi, e subito consumo la mia colazione quando alzo gli occhi e vedo niente meno che il guardiano della montagna. I nostri sguardi si incrociano e dopo una rapida occhiata mi rendo conto che lei sembra più giovane rispetto all'ultima volta che ci siamo incontrati. Decido così di iniziare a parlarle.

      – Guardiano ?! Sei veramente tu, mia signora? Ti stavo disperatamente cercando.

      – Lo sapevo, ma non capisco il perché. A che cosa devo l’onore della visita del sognatore, figlio di Dio, che non ho più visto per così tanto tempo?

      Ci abbracciamo immediatamente, e questo mi rilassa e mi da molta fiducia. In quel momento ero assolutamente certo che avrei potuto contare sul suo aiuto per svelare i misteri e rispondere alle mie ansie più profonde. Dopo quel momento di euforia, ci separiamo, ci sediamo l'uno di fronte all'altro e ricominciamo la conversazione.

      – Sono venuto alla ricerca di risposte sulla notte oscura dell'anima, un momento che ho già vissuto circa due anni fa, ma che ancora mi lascia molti dubbi e ansie. Solo dopo aver riflettuto per un po' e sono arrivato alla conclusione che la montagna mi ha dato così tanta felicita in passato che forse sarebbe stato necessario un nuovo viaggio, pericoloso e ardito.

      – Capisco ma potresti darmi un’idea di ciò che chiami la notte oscura dell’anima?

      – Ebbene, nonostante il fatto che io non sia evoluto a sufficienza, posso dirti un concetto basilare. La Notte oscura è esattamente il momento in cui distacchiamo noi stessi dal sacro, da Dio, e iniziamo a pensare solo alle nostre vanità. E 'un momento in cui l'oscurità è intensa e questo può condannare o addirittura salvare la gente.

      – Una definizione appropriata, ma incompleta. Impara oh giovane, la notte oscura è molto più profonda che ciò che immaginiamo e solo gli spiriti più evoluti sono davvero in grado di controllarla e comprenderla. Sei pronto a rischiare