ITALIANA A CURA DI ANNALISA LOVAT
Morgan Rice è l’autrice campione d’incassi di APPUNTI DI UN VAMPIRO, una serie per ragazzi che comprende al momento undici libri; autrice campione d’incassi di LA TRILOGIA DELLA SOPRAVVIVENZA, un thriller post-apocalittico che comprende al momento due libri; e autrice campione d’incassi della serie epica fantasy L’ANELLO DELLO STREGONE, che comprende al momento quattordici libri.
I libri di Morgan sono disponibili in edizione stampata e in formato audio e sono stati tradotti in tedesco, francese, italiano, spagnolo, portoghese, giapponese, cinese, svedese, olandese, turco, ungherese, ceco e slovacco (prossimamente ulteriori lingue).
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“L’ANELLO DELLO STREGONE ha tutti gli ingredienti per un successo immediato: intrighi, complotti, mistero, cavalieri valorosi, storie d’amore che fioriscono e cuori spezzati, inganno e tradimento. Una storia che vi terrà incollati al libro per ore e sarà in grado di riscuotere l’interesse di persone di ogni età. Non può mancare sugli scaffali dei lettori di fantasy.”
“La Rice fa un bel lavoro nel trascinarvi nella storia fin dall’inizio, utilizzando una grande qualità descrittiva che trascende la mera colorazione d’ambiente… Ben scritto ed estremamente veloce da leggere…”
“Una storia perfetta per giovani lettori. Morgan Rice ha fatto un lavoro eccellente creando un intreccio interessante …Rinvigorente e unico. La serie si concentra su una ragazza… una ragazza straordinaria! … Di facile lettura, ma estremamente veloce e incalzante… Classificato PG.”
L’ANELLO DELLO STREGONE
UN’IMPRESA DA EROI (Libro #1)
LA MARCIA DEI RE (Libro #2)
DESTINO DI DRAGHI (Libro #3)
GRIDO D’ONORE (Libro #4)
VOTO DI GLORIA (Libro #5)
UN COMPITO DI VALORE (Libro #6)
RITO DI SPADE (Libro #7)
CONCESSIONE D’ARMI (Libro #8)
UN CIELO DI INCANTESIMI (Libro #9)
UN MARE DI SCUDI (Libro #10)
REGNO D’ACCIAIO (Libro #11)
LA TERRA DEL FUOCO (Libro #12)
LA LEGGE DELLE REGINE (Libro #13)
GIURAMENTO FRATERNO (Libro #14)
SOGNO DA MORTALI (Libro #15)
GIOSTRA DI CAVALIERI (Libro #16)
IL DONO DELLA BATTAGLIA (Libro #17)
LA TRILOGIA DELLA SOPRAVVIVENZA
ARENA UNO: SLAVERSUNNERS (Libro #1)
ARENA DUE (Libro #2)
APPUNTI DI UN VAMPIRO
TRAMUTATA (Libro #1)
AMATA (Libro #2)
TRADITA (Libro #3)
DESTINATA (Libro #4)
DESIDERATA (Libro #5)
BETROTHED (Libro #6)
VOWED (Libro #7)
FOUND (Libro #8)
RESURRECTED (Libro #9)
CRAVED (Libro #10)
FATED (Libro #11)
Copyright © 2014 by Morgan Rice
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CAPITOLO UNO
Dario guardò il pugnale insanguinato che teneva in mano, il comandante dell’Impero morto ai suoi piedi, e si chiese cosa avesse appena fatto. Il suo mondo rallentò mentre sollevava lo sguardo e guardava i volti scioccati dei soldati dell’Impero schierati davanti a lui, centinaia di uomini all’orizzonte, uomini veri, guerrieri con vere armature e vere armi, intere scorte in sella alle loro zerte. Uomini che non avevano mai conosciuto la sconfitta.
Dario sapeva che dietro di lui c’erano poche centinaia di miseri paesani, uomini e donne senza armi d’acciaio e senza armatura, soli di fronte a quell’esercito di professionisti. Lo avevano implorato di arrendersi, di accettare la menomazione. Non volevano una guerra che non avrebbero potuto vincere. Non volevano la morte. E Dario avrebbe voluto ubbidire loro.
Ma dentro di sé non poteva. Le sue mani avevano agito da sole, il suo spirito si era sollevato da solo e lui non avrebbe potuto controllare le sue azioni neanche se avesse voluto. Era la sua parte più profonda, la parte che era rimasta oppressa per tutta la sua vita, la parte che provava sete di libertà quanto un uomo morente ha sete di acqua.
Dario guardò quel mare di volti sentendosi solo come non mai, ma sentendosi anche completamente libero. Gli girava la testa, si sentiva fuori da se stesso, come se si stesse guardando dall’alto. Sembrava tutto così surreale. Capì che quello era un grande momento di svolta nella sua vita. Capì che quel momento avrebbe cambiato tutto.
Eppure non aveva rimpianti. Guardò il comandante dell’Impero morto, quell’uomo che avrebbe altrimenti ucciso Loti, che avrebbe ucciso tutti loro, che li avrebbe menomati, e provò un senso di giustizia. Si sentì anche rinvigorito. Dopotutto l’ufficiale dell’Impero era caduto e ciò significava che ogni uomo dell’Impero poteva cadere. Potevano anche essere rivestiti delle migliori armature, avere le migliori armi, ma sanguinavano come qualsiasi altro uomo. Non erano invincibili.
Dario provò un’ondata di forza dentro di sé e scattò in azione prima che qualsiasi altro potesse reagire. Pochi passi più in là c’era il piccolo seguito di ufficiali che aveva accompagnato il comandante. Erano pietrificati dallo shock: chiaramente non si aspettavano nient’altro che la resa, mai si sarebbero aspettati che il loro comandante venisse attaccato.
Dario approfittò della loro sorpresa. Si lanciò in avanti, sguainò un pugnale che teneva in vita e tagliò la gola a uno di loro, poi ruotò su se stesso e con lo stesso movimento ne uccise un altro.
I due lo guardarono con gli occhi sgranati, come increduli che una cosa del genere potesse accadere loro, mentre il sangue colava dalle loro gole e cadevano in ginocchio, collassando poi a terra, morti.
Dario si preparò: la sua mossa coraggiosa lo aveva lasciato vulnerabile ad essere attaccato e uno degli ufficiali si lanciò in avanti con la sua spada d’acciaio puntando alla sua testa. Dario avrebbe voluto in quel momento avere un’armatura, uno scudo, una spada per parare il colpo, qualsiasi cosa. Si sentiva vulnerabile