Блейк Пирс

Persecuzione


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solo di un viaggio in auto di dieci minuti tra Dalhart e Brattledale, e alcuni fanno avanti e indietro. Ciò nonostante, la gente di Dalhart tende a starsene ferma, a restarsene per conto proprio. Si potrebbe dire, che hanno una specie di mentalità chiusa.”

      “Che cosa può dirmi sulla vittima del posto?” Crivaro domandò.

      Quayle emise un sospiro amaro.

      “Kimberly Dent era una brava ragazza” l’altro rispose. “Davvero una brava figliola. La conoscevo da quando era nata. Andavo a scuola con entrambi i genitori, Phil e Claudia, erano innamorati dall’infanzia. Erano brave persone. Nessuno ha mai detto qualcosa contro di loro. Ma poi, non ci sono altro che brave persone da queste parti. Non abbiamo il genere di problemi a cui voi siete abituati.”

      Riley non sapeva esattamente chi o cosa lo Sceriffo Quayle intendesse con “voi”, ma si accorse di una nota di disprezzo nella sua voce, quando pronunciò quella parola.

      Quayle presto lasciò l’autostrada principale, svoltando per una strada rurale di gran lunga più piccola. Mentre viaggiavano per la campagna, Riley guardò fuori dal finestrino le piacevoli colline ondeggianti innevate, con nudi alberi disposti qui e là. Sebbene il paesaggio non fosse montuoso come quello in cui Riley era cresciuta nel west della Virginia, a lei ricordava le scene dell’infanzia trascorsa sugli Appalachi.

      Il viaggio suscitò dei ricordi in Riley, alcuni dei quali nostalgici, ma la maggior parte, tristi. La maggior parte della sua infanzia era stata difficile, specialmente dopo che aveva visto sua madre uccisa da un colpo di pistola in un negozio di dolci. Riley allora era solo una bambina. Sebbene fosse profondamente colpita dalla bellezza di questo tipo di campagna, aveva imparato alla più tenera età che bellezza e bruttezza spesso coesistevano.

      E qualcosa di molto brutto è accaduto qui, pensò.

      “È proprio qui davanti” lo Sceriffo Quayle aggiunse.

      Superata una curva, Riley vide un’auto parcheggiata e due persone, un uomo e una donna, ferme lì dove il ciglio della strada era abbastanza ampio da consentire ai veicoli di accostare. Sembrava che il costante passaggio di veicolo avesse dissolto la maggioranza della neve in quella zona.

      Le due persone guardavano verso il basso, a pochi metri di distanza dalla strada, in direzione di una croce bianca, alta circa un metro.

      I genitori di Kimberly Dent, Riley intuì.

      Il pensiero di incontrare i genitori in lutto la fece esitare. Non si era aspettata di trovarli lì e non sapeva se Crivaro se lo attendesse.

      Lo Sceriffo Quayle accostò sul ciglio della strada e fermò l’auto dietro a quella che era già lì. Riley e Crivaro lo seguirono, dirigendosi verso la coppia, che sembrò a malapena accorgersi del loro arrivo.

      Riley riusciva a vedere più chiaramente il monumento commemorativo sul ciglio della strada. Sulla croce di legno, dipinta con semplicità, c’era scritto il nome di Kimberly Dent. Qualcuno … la coppia, Riley suppose, aveva posto un mazzo di fiori artificiali dinnanzi ad essa. La coppia se ne stava lì con il capo chinato, come se fosse in chiesa.

      L’uomo teneva in mano una pala; doveva aver appena scavato una buca per inserirci la croce. Avevano circondato la base della croce con delle pietre a forma di cuore.

      La coppia si voltò al suono della voce dello Sceriffo Quayle.

      “Phil, Claudia, vi ho portato delle persone che vorrei farvi conoscere.”

      Lo Sceriffo Quayle presentò Riley e Crivaro a Phil e Claudia Dent. Entrambi gli agenti dissero di essere dispiaciuti per la loro perdita, e si scusarono per dover fare loro alcune domande.

      Riley vide che Phil e Claudia avevano entrambi musi lunghi e volti seri. Senza dubbio, apparivano più tristi del normale, ma Riley ebbe la sensazione che non sorridessero molto, neppure in circostanze migliori. Si chiese se la loro figlia avesse condiviso il loro atteggiamento serio. In qualche modo, ne dubitava. Senza quasi sapere il perché, Riley immaginò Kimberly Dent come una tipica adolescente allegra ed estroversa.

      Con voce piatta e priva di espressione, Claudia disse a Riley e Crivaro: “Spero che possiate trovare il responsabile di questo.”

      “Faremo del nostro meglio” Crivaro replicò. “Avete qualche idea di chi possa aver voluto far del male a vostra figlia?”

      Phil rispose piuttosto bruscamente: “Qualcuno a cui noi non piacciamo.”

      Riley fu stupita da quanto avesse sottolineato il pronome noi.

      Claudia aggiunse: “Non qualcuno di qui. Qualcuno che viene da qualche altra parte.”

      Lei si tirò un po’ su ed aggiunse: “Sta diventando quel tipo di mondo.”

      Mentre Crivaro continuava a fare domande alla coppia, Riley iniziò a vederci più chiaro, anche sul brusco atteggiamento dello sceriffo verso di loro. Ricordò una frase che l’uomo aveva riferito a lei ed a Crivaro durante il tragitto in auto.

      “Non abbiamo il genere di problemi a cui voi siete abituati.”

      Aveva anche detto:“È una bella giornata quando abbiamo bisogno di gente come voi da queste parti.”

      Fin dalla sua infanzia, Riley sapeva che le persone di campagna potevano avere la tendenza a “starsene per conto proprio” come aveva detto lo Sceriffo Quayle, e per considerarla da un punto di vista fuori moda. Ma il mondo esterno stava cambiando in fretta, e di continuo.

      Riley sospettava che Phil e Claudia sentissero che il mondo si stava restringendo intorno a loro in quei giorni, minacciando il loro stile di vita. E l’omicidio della loro figlia aveva amplificato quella sensazione.

      Non vogliono davvero pensare che il killer sia uno di loro, Riley pensò.

      Invece, volevano pensare che il killer fosse un estraneo, qualcuno che li odiava per essere il tipo di persone che erano, qualcuno che proveniva dal mondo da cui erano arrivati Riley e Crivaro.

      Riley era rattristata all’idea che potessero sbagliarsi.

      Mentre faceva queste riflessioni, Crivaro aveva proseguito con le domande alla coppia.

      “Kimberly aveva un ragazzo?” il mentore chiese.

      I genitori sussultarono leggermente.

      “No” Phil rispose.

      “Assolutamente no” Claudia aggiunse.

      Riley si scambiò delle occhiate incuriosite con Crivaro. Sembrava quasi che la coppia avesse trovato offensiva la domanda.

      Poi, Crivaro proseguì: “E una migliore amica? Un’altra ragazza, voglio dire.”

      Claudia rispose: “Quella sarebbe Goldie Dowling.”

      “Potrebbe dirci come metterci in contatto con lei?” Crivaro chiese.

      Lo Sceriffo Quayle intervenne: “Posso occuparmene io per lei.”

      Crivaro annuì e disse alla coppia che non aveva ulteriori domande al momento. Chiese loro di mettersi gentilmente in contatto con l’ufficio dello sceriffo nel caso in cui avessero avuto da riferire qualcosa di importante.

      Claudia si allontanò dal monumento, tenendo gli occhi fissi su di esso ed annuendo con soddisfazione per come appariva.

      Aggiunse: “La gente comincerà a portare i fiori e a decorarla. Sembrerà molto graziosa. Ma spero che la gente avrà il buon gusto di non portare fiori veri. Morirebbero in fretta con questo tempo.”

      Poi, si accigliò ed aggiunse: “Qualsiasi cosa viva morirebbe se la si mettesse qui.”

      Riley percepì un mondo di fredda amarezza in quelle parole enigmatiche. Appena i Dent si voltarono e tornarono alla loro auto, Riley prese nota di due cose. Phil e Claudia non si erano scambiati alcun gesto di affetto o consolazione fisici tra loro. Non si erano nemmeno spinti a fare qualcosa di molto semplice, come tenersi le mani.

      Inoltre, nessuno di loro aveva pianto.