Tricia Ross

La Fine Del Cammino


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      LA FINE DEL CAMMINO

      TRICIA ROSS

      Titolo: La fine del cammino

      ©2017, Patricia Fontané (Tricia Ross)

      Illustrazioni di copertina: Tricia Ross

      1ª Edizione, Giugno 2017

      2ª Edizione, Settembre 2020

      ASBN: B072NBSJY6

       www.triciaross.es

      @pa_triciaross

      Tutti i diritti riservati tramite licenza: Creative Commons Attribution 4.0

      Nº di registro Safe Creative: 2009105300648

      Titolo: La fine del Cammino

      ©2020, Patricia Fontané (Tricia Ross)

      Traduzione: Patrizia Barrera

      A Laura, Eva e Ana, radici di questa storia.

      INDICE

       CAPITOLO UNO. Strada Tracciata

       CAPITOLO DUE. Autostoppista dell’ Inferno

       CAPITOLO TRE. Futuro Incognito

       CAPITOLO QUATTRO. Cammini incrociati

       CAPITOLO CINQUE. Sabbie mobili

       CAPITOLO SEI. Strada pericolosa

       CAPITOLO SETTE. Passeggiata tra le nuvole

       CAPITOLO OTTO. Scala per il Paradiso

       CAPITOLO NOVE. Orme di altri passi

       CAPITOLO DIECI. Punto di non ritorno.

       CAPITOLO UNDICI. Sentieri nascosti

       CAPITOLO DODICI. Fine del cammino.

       UN ANNO DOPO

      Ringraziamenti

      VIOLETA

      L'appartamento è buio e vuoto, Lucas deve essere uscito. Forse per bere qualcosa con uno di quegli uomini piacenti che gli ronzano sempre attorno. È possibile che non tornerà fino all'alba perché a Lucas non piace portarsi i suoi amici a casa, comunque preferisco muovermi nei miei spazi.

      Chiudo la porta dietro di me e guardo il mio compagno. La sua figura muscolosa è disegnata nella luce fioca dei lampioni che filtra dalla strada attraverso la finestra del soggiorno. È alto e snello, il tipo che va in palestra. L'ho conosciuto tramite il sito di incontri LoveBox a cui sono iscritta da quasi un anno. Ricordo il giorno in cui Lucas mi ha spinto a farlo. Non avevo rapporti con nessun uomo da molto tempo - tranne Lucas - dopo una rottura traumatica che mi aveva sgretolato l’autostima e la voglia di vivere. Pensavo che non avrei mai più fatto sesso ... Sulle prime, una pagina per i contatti mi apparve come una soluzione disperata, ma la verità era che ero disperata, quindi accettai. Non mi ci è voluto molto per iniziare a fare conoscenze, incontrare estranei nei bar e bere qualcosa con loro mentre chiacchieravo nervosamente. Non la percepivo come una cosa piacevole, inoltre, come avrei potuto trovare qualcuno solo lontanamente interessante a quel modo?

      Infatti, mi sono subito convinta che cercare l'amore in quegli appuntamenti squallidi non fosse la soluzione, visto che dopo ognuno di essi tornavo a casa più delusa e depressa di prima.

      Nonostante l'insicurezza che ormai mi attanagliava, un giorno decisi di smetterla di fare tanto la difficile. Invitai uno di quegli uomini a casa, perché tanto non avevo niente da perdere ... Da allora quasi una dozzina di uomini sono entrati nel mio letto e, sebbene nessuno di loro si sia rivelato il Principe Azzurro, non mi interessa. La mia autostima è più che recuperata e questo mi rende felice. Non solo è cambiato il mio umore, è cambiato anche il mio modo di pensare. Non cerco più un partner stabile perché ho capito che le relazioni serie sono state quelle che in passato mi hanno distrutta e che alla fine sono state le avventure a salvarmi. Per me questo è il modo migliore per essere felice. Baciare i rospi è il mio genere.

      Toni, è così che si chiama il mio appuntamento di stasera, si sta girando verso di me. Capisco che sta per baciarmi, quindi lascio la mia borsa sul mobile d’ingresso e mi preparo. Siamo venuti qui per questo.

      Per un attimo mi chiedo come sarà: gentile e affettuoso? Selvaggio e aggressivo? Lo scoprirò presto.

      Toni si lancia verso di me come un lupo affamato, intrappolando la mia bocca in un bacio che non è affatto dolce. Capisco che non sarà romantico o tenero e il mio corpo risponde con un piacevole calore che mi corre dalla testa ai piedi. Sì, sarà sesso violento.

      Difficilmente mi riconosco in momenti come questo. Se la Violeta degli anni del college alzasse la testa, sarebbe sorpresa di vedere la donna che sono diventata. Una donna adulta, consapevole della propria sessualità, che risponde ai baci avidi di un uomo che non conosce e per il quale non prova altro che la pura attrazione fisica. Quella giovane Violeta che credeva nell'amore, che pensava che un bacio non fosse davvero tale se non ci fossero anche dei sentimenti, rimarrebbe di sasso vedendomi divorare freneticamente le labbra di Toni.

      Con un movimento rapido mi afferra, mi spinge ad avvinghiarmi con le gambe intorno alla sua vita e posa le mani sui miei glutei per impedirmi di cadere a terra e allo stesso tempo per toccare la mia carne senza alcuna traccia di pudore.

      "La camera da letto - mormoro con il respiro affannoso mentre mi fa scivolare la sua lingua calda in gola – È là…"

      Toni mi accompagna in camera mia e apre la porta con un calcio secco. Dà una rapida occhiata alla stanza, trova il letto matrimoniale e mi ci butta sopra quasi con strafottenza. Poi, guardandomi malizioso, inizia a togliersi la camicia. Mi chiedo se dovrei fare lo stesso o se magari preferirebbe spogliarmi lui, ma la verità è che gli strati di stoffa che mi sento addosso mi danno quasi fastidio.

      Con un balzo mi metto in ginocchio sul letto e mi tolgo la camicetta, scoprendo un reggiseno di pizzo nero scelto appositamente per l'occasione.

      Non avevo mai indossato lingerie sexy prima, nemmeno quando uscivo con qualcuno, ma Lucas ha insistito perché comprassi un paio di completi.

      L'indumento ha effetto immediato, gli occhi di Toni sprizzano scintille e, senza preavviso, si getta sul mio décolleté afferrandomi il seno con le mani. Le sue dita un po' ruvide penetrano sotto le delicate coppe di stoffa e tirano verso il basso, scoprendo la parte alta e facendo rizzare i miei capezzoli per il fresco della stanza. I suoi pollici iniziano a massaggiarmi, mentre il suo respiro caldo si allarga sulla pelle tenera della mia clavicola.

      Con i sensi eccitatati, mi avvicino a lui e carezzo la sua schiena muscolosa e le nervature dei suoi bicipiti duri fino ad aggrovigliare le dita nei suoi capelli castani, mentre lui inizia a stuzzicare i miei capezzoli eccitati con la lingua e con i denti. Più in basso, tra le mie gambe, si spandono i miei umori e sento le mutandine bagnarsi. Devo assolutamente toglierle.

      Spingo