Sorrise a se stesso, sapendo che era ancora così innocente ... una donna in boccio, in realtà. Per quella notte l’avrebbe lasciata così. Si premette contro il corpo di lei, con possessività. Era pura, e ignara del fatto che era completamente in suo potere…Dormiva, e lui poteva penetrare nella sua mente: era sua, ormai!
A diverse miglia di distanza Hyakuhei si agitò e si rivoltò, mentre faceva lo stesso sogno di Kyoko ... Lo spirito dei sogni ora li aveva in pugno entrambi, e nessuno dei due poteva immaginarlo. Il demone rise silenziosamente del caos che aveva creato. Oh, lei era senza dubbio sotto il controllo di Hyakuhei, ma la sua mente no. Quella era sotto il proprio potere! Come quella di Hyakuhei. Ora li possedeva entrambi.
Il frammento del cristallo che lo spirito dei sogni celava dentro di sé gli permise di guardare a fondo nella malvagia anima del Guardiano ... così a fondo che poté oltrepassare il Cuore del Tempo ed entrare in un'altra dimensione. Se si trattasse di un mondo passato o futuro ... non importava: era la sua essenza che cercava. E ora che l’aveva trovata, l’avrebbe usata contro il mostro malvagio che lo aveva incatenato a sé.
Avrebbe alimentato i ricordi di Hyakuhei e della sacerdotessa in modo che conoscessero la sconfitta non una ... ma due volte. Il cuore di Hyakuhei era ormai la terra dei demoni; e i demoni, si sa, vincono sempre.
*****
Kyou stringeva Kyoko, addormentata tra le sue braccia. Chiaramente, nella realtà non erano così vicini ma Hyakuhei l’aveva privato della sua sacerdotessa. Il suo sangue da guardiano ruggì di frustrazione, e lui la strinse ancora di più con possessività.
Alzò una mano per accarezzarle la guancia, ma percepì uno strano calore irradiarsi da lei quando si avvicinò al suo viso. I suoi occhi dorati si fecero cattivi, quando la sentì sussurrare teneramente un nome nel sonno: era quello del suo nemico!
Con un ringhio di rabbia, Kyou cercò di invadere la mente della ragazza e frugare nel suo sogno, ma si trovò davanti una impenetrabile barriera. Strinse gli occhi con diffidenza: era una barriera...onirica? Come osava Hyakuhei creare un legame con Kyoko usando un umile demone del sonno? Le sue labbra si assottigliarono, perché comprendeva la potenza della fascinazione nei sogni.
Sollevandosi a mezz'aria, Kyou inviò un'ondata di potere psichico direttamente contro la barriera e sorrise con perfidia, quando sentì il debole grido del demone dei sogni che fuggiva dalla mente di Kyooko. Poteva percepire anche lo stupore di Hyakuhei, costretto ad abbandonare la dimensione onirica e il suo legame con la sacerdotessa. Si augurò che Hyakuhei fosse ora completamente sveglio, in un mare di sudore freddo ... e di tormenti.
Kyou la spostò più vicino al suo viso, in modo da poterla guardare mentre volava verso la barriera velata che nascondeva il suo castello a tutti. Altri avrebbero visto solo una foresta desolata coperta di rampicanti macerati dalla pioggia, ma lui sapeva vedere al di là dell’illusione dei sogni.
Chiudendo gli occhi, sussurrò parole segrete e il paesaggio oscuro mutò forma, aprendo un varco per lasciarlo passare, e che si richiuse immediatamente alle sue spalle. Il potere delle parole sacre aveva protetto ancora una volta la sua casa dall’irrequieto mondo dei demoni.
La barriera stessa era stata un colpo di genio di suo padre Tadamichi, si diceva per impedire ai nemici di espugnarla. Ma Kyou aveva sviscerato la vera natura di quel muro: era sorto per impedire a Hyakuhei di tornare nella propria dimensione. Era una punizione ideata tanto tempo prima, in ere precedenti, ma ancora così resistente alla magia del nemico. Kyou aveva visto suo zio tante volte dietro quella barriera senza riuscire ad oltrepassarla… Se ci fosse riuscito avrebbe potuto appropriarsi del potere atavico di Tadamichi.
Volò sui giardini lussureggianti che circondavano il suo palazzo, sgusciò attraverso una finestra aperta in uno dei piani superiori, e atterrò silenziosamente sul pavimento di marmo all'interno del palazzo. Si spostò silenziosamente e con grazia in una enorme stanza, in cui si trovava un letto tanto grande da poter accogliere una dozzina di persone.
Kyou si chinò e appoggiò sui morbidi, cuscini la sacerdotessa, che aveva ancora tra le braccia; poi si mise a fissarla intensamente. “Perché l'ho rapita?” si chiese. Ma conosceva già la risposta: “Perché la desidero!” si disse, rabbioso.
Sapeva che Kyoko lo avrebbe odiato, una volta sveglia, e Kyou non voleva che succedesse. Ancora una volta si costrinse a chiedersi perché gli importava tanto cosa provasse Kyoko per lui: da quando avevano importanza i sentimenti degli umani? E di una ragazzina che era già sua, poi!
Ringhiò sommessamente al caos dei suoi pensieri. Come poteva convincerla ad accettare volontariamente di rimanere con lui, senza che lei lo combattesse di continuo? Era un bel problema, per il signore del regno dei demoni.
Se fosse stato qualcun altro a mostrare una tale perseveranza nel combatterlo, non avrebbe perso tempo e lo avrebbe immediatamente distrutto. Ma lei…era la loro sacerdotessa... e lui uno dei suoi guardiani! Non desiderava farle del male, tantomeno ucciderla. Voleva solo tenerla per sé. Questo pensiero lo folgorò.
Avrebbe fatto un patto con lei. Sì, le avrebbe svelato ciò che lei ardeva di conoscere. Solo allora l'avrebbe lasciata andare ... A quel punto, se lei avesse desiderato legarsi definitivamente a lui, non glielo avrebbe permesso. Era stato il pericolo di Hyakuhei che lo aveva costretto a rapirla.
La sua unica preoccupazione a questo punto era il potere del demone dei sogni ... Era abbastanza forte da infrangere la barriera che circondava la sua casa? L'antica magia sarebbe bastata a proteggerla? Non aveva idea di quanto fosse pericoloso, quello spirito. Gli occhi dorati di Kyou si spostarono sul viso di Kyoko, quando percepì i battiti del suo cuore aumentare d’intensità: si stava svegliando!
Si sedette sul cuscino accanto a lei e attese. Per prima cosa, avrebbe cercato di infrangere le sue paure. Soltanto allora sarebbe passato alla fase successiva... legarla a lui per sempre, a qualunque costo.
Kyoko si sentiva come su una nuvola e molto confusa. La sua mano toccò qualcosa di morbido e lei si chiese se stesse sognando di nuovo ... Hyakuhei l'aveva baciata così dolcemente. Perché l'aveva baciata? I suoi occhi si spalancarono, e la prima cosa che vide fu Kyou seduto accanto a lei, con l'espressione di un angelo sconfitto a cui avessero tagliato le ali.
Gli occhi dorati e impassibili del guardiano la stavano fissando. La realtà era così simile ai suoi incubi, che lei ne rimase sconcertata.
Si guardò rapidamente intorno, e vide il pavimento di marmo nero e le pareti di pietra. Il suo primo pensiero fu che quella era proprio la grotta del suo sogno, ma molto più curata. Le ricordava ciò che aveva sempre immaginato dell’interno dei castelli. Grandi arazzi ricoprivano le pareti, concedendo all’ambiente un tocco di raffinatezza, e il cuscino nero e oro su cui stava sdraiata le sembrò addirittura regale.
La sua attenzione tornò su Kyou, che non aveva mosso un muscolo. Ancora una volta i pensieri che aveva espresso nel suo incubo le tornarono alla mente: 'È pericoloso quanto Hyakuhei! Come può essere così bello e tanto malvagio?” Il buio della stanza faceva risplendere la sua aura in modo inquietante, come se lui potesse leggerle dentro e ridere di lei.
Provò lo stesso senso di nausea che l’aveva tormentata nel sogno. Si strinse al cuscino e chiuse gli occhi, pregando che quello fosse solo un altro incubo ... e che presto si sarebbe risvegliata ai piedi della statua della fanciulla, con Toya che la sgridava per la sua incoscienza, di uscire di casa nel cuore della notte. Quando i suoi occhi si riaprirono, deglutì spaventata, perché capì che invece era sveglia e che quella era la dura realtà.
Quando riuscì a spiccicare parola, il suono della sua voce la spaventò. I suoi occhi color smeraldo si spalancarono, perché ancora una volta non riusciva a nascondere la sua paura a Kyou… non poteva mostrarsi così debole, ai suoi occhi.
"Non ti farò del male ... se farai la brava." le disse Kyou, fissandola con insistenza, per vedere le sue reazioni. Sorrise dentro di sé, quando lei lo fissò. "Bene." esclamò. Non sembrava aver voglia di gridare. Era ancora troppo arrabbiata. Il guardiano sorrise con malvagità.
Kyoko lo guardò con odio, al ricordo di quello che lui le aveva fatto ... e proprio lì, di fronte a