Urantia Foundation

Il Libro di Urantia


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dall’interno del sole, determinando in tal modo il collasso di un sole gigantesco in pochi giorni. Fu una simile emigrazione di queste “particelle in fuga” che provocò il collasso della nova gigante della nebulosa di Andromeda circa cinquant’anni fa. Questo immenso corpo stellare si disgregò in quaranta minuti del tempo di Urantia.

      41:8.4 (464.6) Di regola, questa vasta estrusione di materia continua ad esistere vicino al sole residuo in raffreddamento sotto forma di estese nubi di gas nebulari. E tutto ciò spiega l’origine di molti tipi di nebulose irregolari, come la nebulosa del Cancro, che ebbe origine circa 900 anni fa, e che mostra ancora la sfera madre come una stella isolata vicina al centro di questa massa nebulare irregolare.

      41:9.1 (465.1) I soli più grandi mantengono un tale controllo gravitazionale sui loro elettroni che la luce sfugge solo con l’aiuto dei potenti raggi X. Questi raggi ausiliari penetrano tutto lo spazio ed hanno un loro ruolo nel mantenimento delle associazioni ultimatoniche basilari dell’energia. Le grandi perdite d’energia dei primi giorni di un sole, susseguenti al raggiungimento della temperatura massima — oltre 19.400.000 gradi — non sono dovute tanto alla fuga della luce quanto alla perdita di ultimatoni. Queste energie ultimatoniche fuggono nello spazio, si lanciano nell’avventura dell’associazione elettronica e della materializzazione dell’energia, come una vera e propria esplosione d’energia, durante le epoche dell’adolescenza solare.

      41:9.2 (465.2) Gli atomi e gli elettroni sono soggetti alla gravità. Gli ultimatoni non sono soggetti alla gravità locale, all’interazione dell’attrazione materiale, ma obbediscono interamente alla gravità assoluta o del Paradiso, all’andamento ed al ritmo del cerchio universale ed eterno dell’universo degli universi. L’energia ultimatonica non obbedisce all’attrazione della gravità lineare o diretta delle masse materiali vicine o lontane, ma gira sempre esattamente sul circuito della grande ellisse dell’immensa creazione.

      41:9.3 (465.3) Il vostro centro solare irradia annualmente quasi cento miliardi di tonnellate di materia reale, mentre i soli giganti perdono materia a velocità prodigiosa durante la loro crescita iniziale, nel primo miliardo di anni. La vita di un sole diviene stabile dopo che ha raggiunto il massimo della temperatura interna e dopo che le energie subatomiche cominciano ad essere liberate. Ed è precisamente a questo punto critico che i soli più grandi hanno delle pulsazioni convulsive.

      41:9.4 (465.4) La stabilità dei soli dipende totalmente dall’equilibrio nella competizione tra gravità e calore — pressioni formidabili controbilanciate da temperature inimmaginabili. L’elasticità dei gas interni dei soli sostiene gli strati esterni di materiali vari, e quando la gravità ed il calore sono in equilibrio, il peso dei materiali esterni eguaglia esattamente la pressione della temperatura dei gas interni e sottostanti. In molte delle stelle più giovani la condensazione continua dovuta alla gravità produce temperature interne sempre più elevate, e via via che il calore interno aumenta, la pressione interna dei raggi X causata dai venti del supergas diventa così forte che, in connessione con il movimento centrifugo, un sole comincia a scagliare i suoi strati esterni nello spazio, ripristinando così l’equilibrio tra la gravità ed il calore.

      41:9.5 (465.5) Il vostro sole ha raggiunto da lungo tempo un equilibrio relativo tra i suoi cicli d’espansione e di contrazione, quelle perturbazioni che provocano le gigantesche pulsazioni di molte delle stelle più giovani. Il vostro sole sta ora superando i sei miliardi di anni. Attualmente sta funzionando nel periodo di maggiore economia. Esso brillerà con l’attuale efficienza per più di venticinque miliardi di anni. Poi probabilmente attraverserà un periodo di declino di parziale efficienza lungo quanto i periodi congiunti della sua giovinezza e della sua funzione stabilizzata.

      41:10.1 (465.6) Alcune delle stelle variabili che si trovano nello stato di massima pulsazione o prossime ad esso, stanno dando origine a sistemi sussidiari, molti dei quali alla fine saranno assai simili al vostro sole ed ai suoi pianeti in rivoluzione. Il vostro sole si trovava proprio in tale stato di potente pulsazione quando l’imponente sistema di Angona si avvicinò considerevolmente, e la superficie esterna del sole cominciò ad eruttare autentici flussi — distese continue — di materia. Ciò proseguì con violenza sempre maggiore fino all’avvicinamento massimo, quando i limiti della coesione solare furono raggiunti e fu espulso un enorme pinnacolo di materia, l’antenato del vostro sistema solare. In simili circostanze la vicinanza massima del corpo che attira sottrae talvolta interi pianeti, addirittura un quarto od un terzo di un sole. Queste estrusioni maggiori formano certi tipi peculiari di mondi circondati da nubi, sfere molto simili a Giove e a Saturno.

      41:10.2 (466.1) La maggior parte dei sistemi solari, tuttavia, ha avuto un’origine completamente differente dal vostro, e ciò è vero anche per quelli che furono prodotti mediante la tecnica delle maree gravitazionali. Ma qualunque sia la tecnica per dar luogo alla formazione di mondi, la gravità produce sempre il tipo di creazione del sistema solare; cioè un sole centrale o un’isola oscura con pianeti, satelliti, subsatelliti e meteore.

      41:10.3 (466.2) Gli aspetti fisici dei singoli mondi sono largamente determinati dalle loro modalità d’origine, dalla situazione astronomica e dall’ambiente fisico. Età, dimensioni, velocità di rivoluzione e velocità nello spazio sono anch’essi fattori determinanti. Sia i mondi prodotti da contrazioni gassose che quelli prodotti da aggregazioni solide sono caratterizzati da montagne e, durante la loro vita iniziale, se non sono troppo piccoli, dalla presenza d’acqua e d’aria. I mondi originati da scissioni-fusioni e da collisioni sono talvolta privi di grandi catene montuose.

      41:10.4 (466.3) Durante le epoche primitive di tutti questi nuovi mondi, i terremoti sono frequenti e sono tutti caratterizzati da grandi perturbazioni fisiche. Questo vale in modo speciale per le sfere formate da contrazione gassosa, i mondi nati dagli immensi anelli nebulari lasciati indietro al seguito delle prime condensazioni e contrazioni di certi singoli soli. I pianeti che hanno una duplice origine come Urantia passano per una carriera giovanile meno violenta e tempestosa. Comunque, il vostro mondo è passato per una fase iniziale di potenti sconvolgimenti, caratterizzati da eruzioni vulcaniche, terremoti, inondazioni e spaventose tempeste.

      41:10.5 (466.4) Urantia è relativamente isolata alla periferia di Satania, ed il vostro sistema solare, con una sola eccezione, è il più lontano da Jerusem, mentre Satania stesso è vicino al sistema più esterno di Norlatiadek, e questa costellazione sta attraversando ora il bordo esterno di Nebadon. Voi eravate veramente tra i minori di tutta la creazione prima che il conferimento di Micael elevasse il vostro pianeta ad una posizione d’onore e di grande interesse per l’universo. L’ultimo è talvolta il primo, mentre è vero che il più piccolo diviene il più grande.

      41:10.6 (466.5) [Presentato da un Arcangelo in collaborazione con il Capo dei Centri di Potere di Nebadon.]

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