in incidenti stradali (causa principale la loro inesperienza e la voglia di impressionare gli altri con una guida aggressiva e incontrollata).
Secondo gli esperti in materia, i primi 7 anni di guida pratica sono tra i più pericolosi per il conducente. Ecco perché si parla di questi “maledetti 7 anni”.
Generalmente, col trascorrere degli anni, la curva degli incidenti si attenua, stabilizzandosi ad un livello relativamente basso.
Da anni si tende a contrastare questa tendenza con un certo successo.
Diverse misure adottate e messe in pratica dai giovani conducenti hanno permesso, in generale, un sensibile calo d’incidenti e, soprattutto, una diminuzione delle vittime della circolazione. Ecco alcune di queste misure:
l’ obbligo di allacciare la cintura e mettere il casco
l’ introduzione di limiti di velocità
il miglioramento della formazione di base
gli esami più severi
l’ introduzione di corsi di sensibilizzazione alla circolazione obbligatori per tutti i candidati, nonché corsi di base per motociclisti.
Nel frattempo è stato possibile ridurre il numero dei morti sulle strade. Se negli anni 70 i decessi erano ancora 2000, oggi le vittime della circolazione sono scese a 400. Nel quadro della nuova politica di sicurezza stradale VESIPO, più conosciuta con il nome di “visione zero” e ritornata d’attualità come “via sicura”, si cercano nuovi mezzi per dimezzare nei prossimi 10 anni il numero delle vittime, riducendolo a meno di 300 persone.
1.3.2 Prospettive
Per raggiungere questo obiettivo, si stanno preparando altre misure: ad esempio l’ obbligo di tenere accesi i fari anabbaglianti anche di giorno, delle sanzioni più severe, l’ introduzione di corsi obbligatori di formazione continua per conducenti di autoveicoli e motoveicoli ed una limitazione di validità della licenza di condurre, nonché altri provvedimenti che verranno discussi nel quadro di “via sicura”.
1.3.3 Formazione in due fasi
Per migliorare i corsi di formazione di base dei conducenti, si è introdotta dal 1°dicembre 2005 la formazione due fasi.
Procedura:
I candidati che vogliono ottenere la licenza di allievo conducente della cat A o B devono seguire la procedura seguente:
Dopo aver superato l’esame pratico di guida, l’allievo conducente riceverà una licenza di condurre provvisoria, la cui validità è limitata a 3 anni ed è in formato carta di credito (PCC). La formazione in due fasi è applicabile solamente per ottenere le prime licenze di condurre di cat. A o B.
Durante questo periodo sperimentale di tre anni (si parla di licenza di condurre provvisoria), il conducente deve evitare qualsiasi contravvenzione. Le sanzioni ricevute in questa fase sono ritenute, infatti, molto più gravi che non per un “normale” conducente.
Inoltre, si devono frequentare due giorni di corsi di formazione complementari. Il primo modulo (da seguire entro sei mesi dal superamento dell’esame pratico) tratta alcuni aspetti importanti per quanto riguarda l’esperienza pratica del conducente; guida nelle curve, frenate, osservanza delle distanze di sicurezza e incidenti. Nel secondo modulo (da frequentare durante il terzo anno del periodo sperimentale) si darà maggior importanza alla guida pratica e corretta nel traffico senza tralasciare l’esercitazione di una guida ecologica.
Dopo aver partecipato ai due giorni di formazione e in assenza d’incidenti stradali, dopo il periodo sperimentale dei tre anni riceve la licenza di condurre definitiva.
1.4 Guida della formazione
La formazione per l’ottenimento della licenza di condurre nelle singole categorie si presenta in questo modo:
1.4.1 Cat A1 (dai 16 ai 18 anni)
Abilitazione alla guida di: Motocicli con una cilindrata massima di 50cm3
Dal 18 esimo anno: Motocicli di cilindrata non superiore a 125cm3 e una prestazione del motore massima di 11kW (chi possiede già la licenza di guida categoria A1 non deve fare l’esame e il corso di preparazione).
Iter formativo:
Osservazioni: Il corso di pronto soccorso, l’esame teorico e il corso di teoria sul traffico sono validi per l’ottenimento di tutte le altre licenze di guida nelle diverse categorie.
1.4.2 Categoria A1 (dai 18 anni)
Abilitazione alla guida: Motocicli con una cilindrata non superiore ai 125 cm3 e una prestazione massima del motore di 11kW.
Iter formativo:
Osservazioni: Se il candidato è già titolare di una licenza di guida di categoria B gli viene iscritto nella licenza in formato di carta di credito la categoria A1 senza dover sostenere l’esame, a condizione che abbia seguito il corso base per motociclisti di 8 ore.
1.4.3 Categoria A limitata (per candidati che non hanno ancora 25 anni)
Abilitazione: Motocicli con una prestazione del motore massima di 25kW.
Iter formativo: (Se non è già in possesso di una licenza di condurre di un’altra categoria)
Osservazioni: Il corso di pronto soccorso, l’esame teorico e il corso di teoria sul traffico sono valevoli per ottenere licenze di condurre di altre categorie. Dopo due anni di pratica senza contravvenzioni, al candidato viene iscritto nella licenza di condurre, in formato di carta di credito, la licenza di guida di categoria A illimitata e senza l’obbligo di corsi di formazione e senza esame.
1.4.4 Categoria A illimitata (per richiedenti di 25 anni)
Abilitazione alla guida: Tutti i motocicli
Iter formativo:
Osservazioni: Corso di pronto soccorso, esame teorico e corso di teoria sul traffico valgono per la richiesta di altre licenze di condurre in altre categorie.
1.4.5 Categoria B
Abilitazione alla guida: Autoveicoli leggeri con un peso totale non superiore ai 3500 kg.
Per trainare rimorchi di oltre 750 kg, nella misura in cui il peso del convoglio non superi i 3500 kg e il peso totale del rimorchio non superi il peso a vuoto della motrice è necessaria la licenza di guida della categoria BE.
Iter formativo:
Osservazioni: Il corso di pronto soccorso, l’esame di teoria e il corso di teoria sul traffico sono valevoli per la richiesta della licenza di guida di altre categorie.
Prova Domande
1. CHE COSA SI INTENDE CON “AUTOVEICOLI LEGGERI”?
a) Autocarri senza carico
b) Motocicli e ciclomotori