Mario Micolucci

Il Dono Del Reietto


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tribali e soprattutto le parole. Durante il Rito, gli sciamani rievocavano l'origine della loro razza, esso prevedeva il sacrificio di un elfo. Purtroppo, negli ultimi anni il confinamento nella Grande Palude li poneva in territori distanti da quelli in cui questi vivevano. Pertanto, veniva usato un fantoccio con addosso qualche accessorio elfico rimediato nei saccheggi. Djeek aveva persino memorizzato le parole del Rituale: esse formulavano una cantilena antitetica a qualsiasi forma di poesia. Cominciò a recitarlo, mentre ripuliva il bastone dalla melma e dalle alghe:

      La Guerra dei Quattro volgeva al termine

      Tutti avevano perso

      I Primi Nati dormivano da tempo

      E il Mondo moriva

      Idron il Placido, Idron dell'Acqua

      Idron l'Inarrestabile piangeva per la sorte degli elfi degli abissi

      e grandi tsunami affogavano i viventi in gorghi profondi

      Petra l'Affidabile, Petra della Terra

      Petra l'Inamovibile tremava per la sorte degli elfi delle profondità

      e terribili terremoti inghiottivano i viventi in crepacci bui

      Tempèra l'Algida, Tempèra del Gelo e del Fuoco

      Tempèra il Furente ruggiva per la sorte degli elfi di brina e di fiamma

      e spaventose eruzioni incenerivano i viventi e conseguenti glaciazioni assideravano i superstiti

      Spiral il Libero, Spiral dell'Aria

      Spiral l'Inafferrabile si straziava per la sorte degli elfi delle nuvole

      e inarrestabili uragani risucchiavano i viventi in cieli tempestosi

      La Guerra dei Quattro volgeva al termine

      Tutti avevano perso

      I Primi Nati dormivano da tempo

      E Xantis moriva

      Energon l'Arbitro, Energon del Magicka, dall'alto della Luna Clessidra taceva e osservava

      I Quattro si servivano dell'energia del suo Mondo per plasmare gli elementi

      tuttavia Egli la centellinava e scandiva lo scorrere del tempo di cui era padrone

      si dichiarava neutrale ma la sua Arena li aveva incanalati verso la condanna

      I Quattro erano prossimi ad abbandonare la Tenzone

      Energon del Tempo avrebbe regnato anche sulle loro opere

      I Dharta suoi figli erano al sicuro nella Clessidra Celeste

      non combattevano ma scrivevano e ogni cosa annotavano

      La Guerra dei Quattro volgeva al termine

      Tutti avevano perso

      I Primi Nati dormivano da tempo

      E l'Arena degli Dei moriva

      Tron il Supremo non era appagato

      Egli voleva dichiarare un vincitore

      Nessuno dei Quattro aveva prevalso

      Tutti avevano perso

      Un cambiamento e una perturbazione dell'equilibrio necessitavano

      E Tron inviò Corrupto dell'Evoluzione

      "Va e fa che la Guerra continui e che ci sia un vincitore

      tuttavia dei Quattro nessuno devi avvantaggiare"

      La Guerra dei Quattro volgeva al termine

      Tutti avevano perso

      I Primi Nati dormivano da tempo

      E il tutto stava per appartenere a Energon

      La Nebulosa Marcia brillò fiera sulla Volta Celeste

      Corrupto aprì un varco e da esso emerse il suo Emissario

      Il Verme Primordiale era potente quanto un Primo Nato ma presto si sarebbe assopito

      Corrupto voleva disporre di servitori indigeni e l'Emissario lo ascoltò

      Cercò il magicka nell'impenetrabile Torre di Cenere ne trovò la fonte

      Segui le tracce e alcuni Elfi Grigi fuori da essa stanò

      in una caverna di lupi si rifugiarono ma con tutta la grotta li divorò

      La Guerra degli Quattro volgeva al termine

      Tutti avevano perso

      I Primi Nati dormivano da tempo

      E Corrupto preparava il suo intervento

      Nel ventre del Verme per decenni gli elfi furono deturpati

      Soffrivano, si dimenavano, cercavano la morte ma non la trovavano

      Sprizzavano lampi bluastri di magicka ma il Verme lo assorbiva e lo plasmava

      Decomponevano tra spasmi, urla disperate e loro energia in odio mutava

      Per decenni furono digeriti e con essi i lupi della grotta, la terra, il fango

      Alla fine l'Emissario terminò il suo compito e dal suo ventre noi goblin fummo generati

      Destinati a degenerare nella vecchiaia come i lupi mortali vivevamo

      Feroci, astuti, letali e prolifici come i lupi ci diffondevamo

      La Guerra dei Quattro volgeva al termine

      Tutti avevano perso

      I Primi Nati dormivano da tempo

      E Corrupto si apprestava a regnare su Xantis

      Noi goblin ci moltiplicammo a milioni

      Tutti i popoli stremati sottomettemmo

      Sacrifici a Corrupto in tutta Xantis elevammo

      Ciò non piacque a Energon della Razionalità

      Egli arrestò lo scorrere del tempo e a Tron rivolse la sua protesta

      “Ho accolto i Quattro in Magicka, il mio Mondo, per farne l'Arena

      Per ere Ti sei appagato del loro scontro, tutto i miei servi hanno registrato

      Nessuno dei Quattro ha ancora vinto e Corrupto non è della Contesa”

      La Guerra degli Quattro volgeva al termine

      Tutti avevano perso

      I Primi Nati dormivano da tempo

      Ma Limpa giunse a perseguitarci

      Tron divertito dai nuovi risvolti decise di allargare la Contesa

      In antitesi a Corrupto inviò Limpa della Conservazione

      E il Diamante risplendette nella Volta Celeste

      Ella aprì un varco da cui scaturì il suo Emissario

      Il Cigno di Cristallo solcò i cieli con una scia di polvere splendente

      Tutti gli elfi da essa investiti provarono sollievo e gioia: il loro aspetto mutò

      Crebbero in statura e in purezza, i capelli divennero rilucenti come i diamanti

      Gli Elfi di Cristallo ci mossero guerra e cruenti furono gli scontri

      La Guerra i Quattro era finita

      Nessuno aveva prevalso

      Ma una nuova Contesa si era aperta

      Tanti Nuovi Dei giunsero e vi presero parte

      Nuove razze furono generate e tante altre guerre furono combattute

      Fiumi di sangue furono versati e molto magicka fu dissipato

      Il rito originale continuava, ma da tempo