Максим Титовец

Пьесы для театра


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sempre verso l’obiettivo che ti sei prefissato.

      Yumi. Desiderarlo con tutto il cuore: ed è uno. Credere nei sogni e continuare verso l’obiettivo: e sono due. Ho capito!

      Greta. Ora devo riposarmi. Stasera andrò di nuovo in città per trovare un altro po’ di cibo.

      Yumi. Il mio stomaco brontola per la fame.

      Greta. Abbi pazienza Yumi. E non allontanarti mai da casa nostra!

      Yumi. Va bene mammina. Ti proteggerò.

      Greta si ritira nella casa a fossa. Yumi rimane fuori.

      Scena 3.

      Mezzogiorno. Il cielo è limpido.

      Nel cortile del palazzo compaiono Mangiafuocov, Puzzolov. Si avvicinano al recinto accanto allo spiazzo. Yumi si nasconde da loro.

      Puzzolov. Tutto è pronto signor Mangiafuocov.

      Mangiafuocov. Non distogliere lo sguardo dalla ragazza.

      Puzzolov. Non è la prima volta che lo faccio.

      Mangiafuocov. Dimostramelo con i fatti, Puzzolov.

      Puzzolov. I miei ragazzi faranno un ottimo lavoro.

      Mangiafuocov. La cosa più importante è che Piccolov non sospetti nulla in anticipo.

      Puzzolov. Lo pigliamo per la gola, sarà dolce come un agnello.

      Mangiafuocov. Sei sicuro che quando rapiamo la figlia del sindaco, lui firmerà i documenti necessari e ci darà questo terreno per costruirci? (Indica lo spiazzo.)

      Puzzolov. E cos’altro potrà fare? Piccolov adora sua figlia.

      Mangiafuocov. Ho sentito che sua moglie è morta lo scorso inverno.

      Puzzolov. Esattamente. La ragazza è orfana, ed ora è la nostra unica possibilità per convincere il sindaco della città a lavorare a favore della Sua impresa edile.

      Mangiafuocov. Puzzolov. Ho bisogno di questo terreno!

      Puzzolov. Farò tutto il possibile capo.

      Un gruppo di persone entra nel cortile: Piccolov, Niuta, un corrispondente della stampa locale, rappresentanti della città.

      Piccolov. Bene, dimostramelo Mangiafuocov. Cosa ci avete qui.

      Mangiafuocov. Salve signor sindaco. Salve signore. Grazie per essere venuto. Sono tre anni che la nostra impresa edile si occupa dello sviluppo di questo rione. Una volta in quest’area c’erano le baraccopoli. Era qui che si trovava il focolaio di tutta la criminalità organizzata. Con l’arrivo della nostra azienda su questo territorio, tutto è cambiato. Abbiamo messo in ordine le cose e reso queste strade sicure per i residenti della città.

      Applausi dei rappresentanti della città.

      Mangiafuocov. Vi ringrazio amici. Il signor Puzzolov, il nostro amministratore di condominio, le farà fare un tour del nuovo palazzo. Dai piani superiori di questo edificio, c’è una splendida vista sul fiume e sull’area forestale, che, spero, un giorno possa diventare un nostro nuovo terreno da costruzione.

      Piccolov. Andiamo, non perdiamo tempo, signor Mangiafuocov. L’amministrazione comunale non ha dato il suo consenso allo sviluppo di questa parte della foresta.

      Mangiafuocov. Si, lo capisco signor sindaco.

      Piccolov. Gli alberi sono i polmoni della nostra città. Non intendo mettere a rischio l’ambiente e la salute dei residenti per la costruzione di un altro centro commerciale e di intrattenimento.

      Mangiafuocov. Tutto a suo tempo signore. Magari un giorno riusciremo a trovare un compromesso su questa questione.

      Puzzolov. Allora signori, vi prego di seguirmi.

      Tutti seguono Puzzolov fino all’ingresso del palazzo.

      Niuta. Papà posso fare una passeggiata qui?

      Piccolov. Va bene. Ma non allontanarti dal cortile.

      Niuta. Torna preso.

      Gli adulti entrano dall’ingresso del palazzo. Niuta rimane sola. Yumi esce dal suo nascondiglio.

      Niuta. Cucciolo.

      Yumi (fra sé e sé). Stop! Pericolo. Umani.

      Niuta. Non aver paura piccolino. Vieni da me.

      Yumi (fra sé e sé). Ah, vorrei crederti. E se mordi?

      Niuta. Ecco, prendi.

      Yumi. Bau!

      Niuta. Che tenero.

      Yumi (fra sé e sé). Cosa vuol dire tenero? Ha un odore così buono.

      Niuta. E allora?

      Yumi. Bau!

      Niuta. Non tempere.

      Yumi (fra sé e sé). Stop! Regola numero tre: non ti fidare mai delle persone.

      Niuta. M… Tenerone.

      Yumi. Bau!

      Niuta. Ma, prendi.

      Yumi (fra sé e sé). Se ti viene offerto qualcosa di gustoso è una trappola! Мm… che odore.

      Niuta. Prendilo!

      Yumi (fra sé e sé). Provo solo un pochino.

      Yumi si avvicina a Niuta, prende un biscotto dalla sua mano.

      Niuta. Bravo.

      Yumi. Bau!

      Niuta. Di chi sei?

      Yumi. Bau!

      Niuta. Prendine ancora.

      Yumi ingoia rapidamente tutto ciò che gli ha dato Niuta.

      Niuta. Come sei affamato. Come ti chiami?

      Yumi. Bau! (Si accoccola accanto a Niuta.)

      Niuta. Mi fai il solletico sciocchino. Non ho più nulla.

      Yumi. Bau!

      Niuta e Yumi giocano, escono Piccolov, Mangiafuocov, Puzzolov e gli altri adulti.

      Piccolov. Niuta! Fai attenzione. Il cane potrebbe morderti!

      Niuta. Papà. E» un cucciolo. E» cosi buffo.

      Yumi. Bau!

      Piccolov. Allontanati da lui immediatamente.

      Yumi. Bau!

      Niuta. Papà. Non spaventarlo. Lui è bravo.

      Corrispondente. E» un problema signor sindaco. Abbiamo ripetutamente informato l’amministrazione distrettuale che un branco di cani randagi si è insediato in questo spiazzo.

      Piccolov. Ragioniamoci signori.

      Piccolov. Signor Mangiafuocov, come si spiega questo?

      Mangiafuocov. Lo sistemeremo signor sindaco! Puzzolov, occupatene tu!

      Puzzolov. Bene, andiamo!

      Puzzolov scaccia il cucciolo. Yumi corre nello spiazzo e guarda