addirittura. Se io sposo tutti quelli che mi vogliono, oh, avrò tanti mariti! Ма questo signor Cavaliere, rustico come un orso, mi tratta[24] così male? Lui è il primo forestiere capitato[25] alla mia locanda, che non ha conversato con me. Non dico che tutti in un salto[26] devono innamorarsi: ma disprezzarmi così? è una cosa che mi arrabbia moltissimo. È nemico delle donne? Non le può vedere? Povero pazzo! Non avrà ancora trovato quella giusta. Ma la troverà. La troverà. E chissà: forse l’ha già trovata? Quei che mi corrono dietro, presto presto mi annoiano. La nobiltà non fa per me. La ricchezza la stimo e non la stimo[27]. Tutto il mio piacere consiste in vedermi servita, adorata. Questa è la mia debolezza, e questa è la debolezza di quasi tutte le donne. A sposarmi non ci penso nemmeno; non ho bisogno di nessuno; vivo onestamente, e amo la mia libertà. Filo? con tutti, ma non m’innamoro mai di nessuno. Voglio ridere sopra tanti miei ammiratori; e voglio usar tutta l’arte per vincere e conquistare quei cuori barbari e duri che son nemici di noi, donne, che siamo la miglior cosa prodotta al mondo dalla bella madre natura.
Scena decima
Fabrizio e detta.
FABRIZIO: Ehi, padrona.
MIRANDOLINA: Che cosa c’è?
FABRIZIO: Quel forestiere della camera di mezzo, grida della biancheria; dice che è ordinaria, e che non la vuole.
MIRANDOLINA: Lo so, lo so. L’ha detto anche a me, e lo voglio servire.
FABRIZIO: Benissimo. Dunque dammi la roba, gliela porto.
MIRANDOLINA: Vai, vai, gliela porterò io.
FABRIZIO: Vuoi portargliela tu?
MIRANDOLINA: Sì, io.
FABRIZIO: Vedo che ti piace molto questo forestiero.
MIRANDOLINA: Tutti mi piacciono. Fai le cose tue. Non fare attenzione.
FABRIZIO: (Ehi, che posso fare? Non posso far niente.) (Da sé.)
MIRANDOLINA: (Povero sciocco! Ha delle pretensioni. Voglio tenerlo in speranza, cosi mi serve con fedeltà). (Da sé.)
FABRIZIO: I foresteri, li ho sempre serviti io.
MIRANDOLINA: Tu con i forestieri sei un po’ troppo maleducato.
FABRIZIO: E Lei e un poco troppo gentile.
MIRANDOLINA: So quel che faccio, non ho bisogno di correttori.
FABRIZIO: Bene, bene. Solo di camerieri.
MIRANDOLINA: Che hai, Fabrizio?
FABRIZIO: Ti ricordi che cosa ha detto a noi due tuo padre, prima di morire?
MIRANDOLINA: Sì; quando vorrò sposarmi, mi ricorderò di quel che ha detto mio padre.
FABRIZIO: Ma io sono delicato di pelle[28], certe cose non le posso soffrire.
MIRANDOLINA: Ma che pensi di me? Che sono una frasca? Una civetta? Una pazza? Mi meraviglio di te. Che voglio fare io dei forestieri che vanno e vengono? Se li tratto bene, lo faccio per il mio interesse, per tenere in credito la mia locanda. Dei regali non ne ho bisogno. Per far all’amore? Uno mi basta: e questo non mi manca. E quando vorrò sposarmi… mi ricorderò di mio padre. E chi mi avrà servito bene, potrà sposarmi. Son grata. Conosco il merito… Ma io non son conosciuta. Basta, Fabrizio, mi capirai, se potrai. (Parte.)
FABRIZIO: Chi può capirla, è bravo davvero. In certi momenti sembra che lei mi vuole, in altri momenti – che lei non mi vuole. Dice che non è una frasca, ma vuol far al suo modo. Non so che dire. Staremo a vedere[29]. Lei mi piace, le voglio bene, voglio spendere vicino a lei tutto il tempo di vita mia. Ah! bisognerà chiuder un occhio, e lasciar correre qualche cosa[30]. Finalmente i forestieri vanno e vengono. Io resto sempre. Il meglio sarà sempre per me. (Parte.)
1. Управление глаголов. Составьте предложения с глаголами.
• chiamare qn. — звать (Chiamo la mamma. – Я зову маму.)
• servire qn. — в значении «обслуживать кого-то») (Posso servira, Signora? – Я могу обслужить Вас, синьора?)
• parlare a qn. – в значении «обращаться с речью к кому-то» – (Posso parlare in privato? – Я могу поговорить с Вами с глазу на глаз?)
• intendersi di qc. — разбираться в чем-то (Mi intendo di diamanti. – Я разбираюсь в бриллиантах.)
• essere legato a qc. – быть привязанным (E’ legato alla tradizione. – Это связано с традицией.)
• ricordarsi di qc. — вспоминать о чем-л. (Mi ricordo del mio dovere. – Я помню о своем долге.)
2. Дополните таблицы с прямыми местоимениями (вижу кого? что?; нет кого? чего?: винительный и родительный падежи) и с косвенными местоимениями (дать кому? чему?: дательный падеж). Выучите формы местоимений.
Прямые местоимения (В. п., Р. п.)
Косвенные местоимения (В.п.)
Отметьте в тексте маркерами разных цветов местоимения из таблиц.
3. Переведите предложения.
1) К сожалению, те сережки с бриллиантами ей не понравились. Они не модные. Таким образом, она их выкинула.
2) – Почему ты так жесток со мной? Ты меня всегда обижаешь.
– Все, хватит. До скорого!
– Несчастный идиот (сумасшедший)!
– Я знаю, я знаю. Пока.
3) – Мне никто не нужен. Хотя кто знает.
– Ты грубый как медведь.
– Нет, я чувствительный,