Amy Blankenship

Calore


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con il fuoco, e l’altro era per distruggere ogni prova che gli umani non dovevano trovare...incluso corpi per l’autopsia o ossa da esaminare.

      â€œSembra che si stia spegnendo.” disse Chad avvicinandosi a Zachary. “Mi sorprende che Trevor non sia qui.”

      â€œOh, c’era.” Zachary sorrise. “L’ultima volta che l’ho visto stava trascinando tua sorella fuori di qui, così io ho potuto accendere il fuoco.”

      â€œCosa?” urlò Chad, poi si avvicinò in modo che nessuno potesse sentirlo. “Sono qui da una dannata ora e solo adesso mi stai accennando che mia sorella è stata quasi uccisa stasera?”

      â€œIl proiettile l’ha solo sfiorata.” Zachary amava prendersi gioco del nuovo arrivato. Si sentì un po’ in colpa quando Chad sbiancò in viso. “Rilassati, sta bene.”

      â€œSei un coglione.” gli disse Chad senza rimorso.

      â€œMi è stato detto di peggio.” Zachary scrollò le spalle. “Ma per adesso puoi chiamarmi ‘capo’. Ho velocizzato la tua pratica quindi è fatta. Non lavori più per il dipartimento di polizia. Loro lavorano per te e tu lavori per la CIA, per quanto gli riguarda. E questo rientra sotto la giurisdizione della CIA, poiché si tratta di un caso di mafia.”

      â€œQuindi cosa dovrei fare adesso?” chiese Chad, sentendosi un po’ perso e pensando segretamente a come picchiare il giaguaro per aver messo di nuovo in pericolo sua sorella.

      â€œGoditi la promozione perché ti lascio gestire questo per stanotte.” Zachary gli diede una pacca sulla spalla, prima di aprire la portiera dell’auto e scivolare dentro. Contò fino a tre prima che Chad bussasse al finestrino. Abbassandolo, inarcò un sopracciglio.

      â€œChe cosa gli dico?” Chad chiese Chad.

      â€œQui sta il colpo di genio. Non puoi fornire informazioni in questo momento.” Zachary rise e rialzò il finestrino, poi rise di nuovo quando Chad diede un calcio al suo pneumatico mentre lui sgommava.

      Il suo sorriso svanì quando fu solo con i propri pensieri. Sapeva che buona parte del branco di lupi era innocua e che era solo agli ordini dell’alfa, ma il resto potrebbe volersi vendicare per la morte di Anthony Valachi. Alcuni avrebbero additato i soccorritori di Micah, altri avrebbero accusato Steven e la fidanzata infedele. In entrambi i casi, ciò avrebbe messo il Night Light sulla lista nera di ciò che rimaneva della mafia in città.

      Estraendo il suo cellulare, Zachary fece una chiamata al membro del PIT che era sotto copertura nella sezione più pericolosa del branco di lupi. Se stavano preparando quello che pensava, allora sarebbe stato saggio continuare e mandare un paio di minacce di morte al Night Light, solo per mantenere i puma in guardia, o ancora meglio...fargli chiudere il club per un po’.

      *****

      Angelica guardò fuori dalla finestra verso la città sottostante, pensando all’incubo che l’aveva svegliata. Vedere tutte le luci e la vita della città, anche nel bel mezzo della notte, le ridiede sicurezza ed era difficile distogliere lo sguardo.

      Non aveva mai avuto un incubo prima d’ora...non aveva mai fatto un solo sogno ed era questo che la turbava di più. Strofinò le dita sul marchio sul suo palmo, incolpandolo dell’incubo. Era così persa nei pensieri morbosi che quando la porta dietro di lei sbatté, le venne quasi un colpo.

      Zachary aveva aperto la porta in silenzio, nel caso in cui Angelica stesse ancora dormendo. Quando la vide lì assorta, non poté resistere alla tentazione e sbatté la porta. La sua reazione fu addirittura migliore di quanto lui avesse sperato.

      â€œSe io fossi un demone, ti avrei morso.” la derise lui, poi abbassò lo sguardo sul pugnale che lei teneva così stretto da avere le nocche bianche. “O forse no.” si corresse lui accigliato. “Cos’ha smosso la tua gabbia?”

      â€œIncubi.” disse Angelica sinceramente mentre allentava la presa. Nessuna bugia a riguardo... …non con lui comunque. Lei inspirò profondamente cercando di allentare la tensione delle sue spalle, poi storse il naso “Puzzi di toast bruciato.”

      â€œMi vuoi lavare la schiena?” Zachary fece un cenno con le sopracciglia mentre si dirigeva verso il bagno.

      Angelica lanciò un’altra occhiata fuori dalla finestra prima di allontanarsi. Sentendo l’acqua della doccia si sedette sul divano, prese il taccuino accanto al portatile e cominciò a disegnare l’uomo che aveva visto nella grotta. Visto che lui l’aveva marchiata, allora l’incubo doveva essere opera sua. Iniziò dai suoi occhi e ammorbidì i tratti della matita mentre il volto prendeva forma sulla carta.

      Zachary uscì dal bagno tamponandosi i capelli con l’asciugamani. Andando dietro Angelica, guardò il ritratto dell’uomo con cui l’aveva vista nella grotta. Vide la delicatezza con cui disegnava i lunghi capelli neri dell’uomo...come se il vento stesse ancora soffiando. Per essere un demone, era sicuro che sembrasse un diavolo affascinante agli occhi di lei.

      â€œAdesso hai un odore migliore.” commentò Angelica mentre lo guardava. Tamburellando sul disegno, gli chiese “Possiamo metterci in contatto con Dean in modo da potergli mostrare questa immagine?”

      â€œStasera l’ho intravisto alla villa del lupo alfa. Ma sembra che vada e venga così in fretta che sarebbe più facile mostrarlo a Kane.” suggerì Zachary, girandosi sullo schienale del divano, e si sedette accanto a lei, prendendo in mano l’immagine per esaminarla. “Kane ha detto che Misery è una donna.”

      â€œÃˆ quello che temevo.” sospirò Angelica. “Se non è lo stesso demone che hanno liberato dalla grotta...allora temo che Misery non sia l’unico demone in città.”

      â€œCosa te lo fa pensare?” le chiese Zachary.

      Invece di rispondergli, Angelica fece l’unica cosa che non avrebbe mai pensato di fare. Girandosi sul cuscino, si protese verso Zachary e si sporse verso di lui. Quando Zachary provò subito a baciarla, lei inclinò la testa e lui finì per baciarle la fronte. Poi lasciò che il sogno si svelasse attraverso i suoi ricordi.

      Zachary trasalì mentre il paesaggio cambiava e fu circondato dall’incubo di Angelica. Quando le immagini tremolanti alla fine sbiadirono e Angelica si scostò lentamente da lui, Zachary aprì gli occhi e sussurrò “Wow...era un sogno spaventoso.”

      Angelica annuì “Sì, soprattutto per chi non ha mai fatto un sogno, non una sola volta in tutta la sua vita.”

      *****

      Kriss aveva cercato nei luoghi in cui pensava si sarebbe potuto nascondere un caduto spaventato, rimasto imprigionato a lungo. In realtà non stava cercando il caduto...ma Dean. Dopo aver finito con tutte le chiese e le piccole aree della città che il male evitava, gli venne in mente che forse stava cercando nei luoghi sbagliati. Non che conoscesse la sua preda intimamente.

      Andando da un estremo all’altro, Kriss si diresse verso il cuore della città. Dopo poche ore fu ricompensato quando intravide la creatura che correva sui tetti e saltava da un edificio all’altro.

      Seguendolo a distanza, Kriss notò il colore chiaro del caduto insieme ad ali bianche come la neve, nascoste alla vista umana ma non alla sua. Inclinò la testa quando il caduto guardò dietro di sé, come se percepisse di essere seguito.

      Quando il caduto rivolse la sua attenzione alle strade sottostanti, Kriss ebbe la sensazione di non essere l’unico a caccia, stasera.

      â€œChi stai cercando?” sussurrò Kriss sottovoce, seguendolo per diversi isolati. Seguendolo dietro un angolo, Kriss si fermò di colpo quando l’altro uomo fu improvvisamente