Purificazione Della Memoria. Giovanni Paolo II E La Guarigione Intergenerazionale
Copyright © 2019 - Andrzej Budzinski
Titolo
Andrzej Budzinski
Purificazione della memoria.
Giovanni Paolo II e la guarigione intergenerazionale
© 2019 Andrzej Budzinski
La prima edizione 2019
Copertina: Andrzej Budzinski
Verona 2019
Introduzione
Il titolo del libro è un po’ provocatorio: “Purificazione della memoria. Giovanni Paolo II e la guarigione intergenerazionale” . Questo già è mio secondo libro che tocca il problema della preghiera della guarigione dell’albero genealogico. Posso dire che è la seconda edizione, che è un po’ corretta e modificata. La novità di questa seconda edizione è l’aggiunta della testimonianza di Giovanni Paolo II della preghiera della purificazione della memoria, che in realtà significa la guarigione dagli effetti o dalle influenze del peccato intergenerazionale o la guarigione intergenerazionale .
Il primo libro ho scritto in polacco, mia lingua madre, come una riflessione – contestazione alla “Delibera 15/370/2015 della Conferenza Episcopale Polacca del 6 ottobre 2015 sul cosiddetto peccato intergenerazionale e la guarigione intergenerazionale” [1] . Il suo titolo è: „Non al divieto dell’Episcopato Polacco alle preghiere per la guarigione intergenerazionale”. Subito dopo la sua pubblicazione, da una parte era attaccato ferocemente da diverse persone che con la forza volevano dimostrare l’errore della preghiere per la guarigione intergenerazionale, ma dall’altra maggior parte dei lettori era accolto con entusiasmo e approvazione ringraziandomi per il coraggio.
Spero che il mio secondo libro non finisce nell’elenco dei libri proibiti [2] , perché in esso non soltanto tocco il problema della preghiera per la guarigione intergenerazionale, ma anche convoco, come testimone il papa Giovanni Paolo II, un grande esempio della fede, a dirittura polacco e santo. Come la sua testimonianza invoco questo che ha fatto nella prima Domenica di Quaresima, 12 marzo del 2000 nell’anno di Giubileo durante Giorno del Perdono: “ In questa prospettiva gli atti compiuti e richiesti dal Papa in rapporto alle colpe del passato presentano un valore esemplare e profetico” [3] .
Certamente sto scherzando perché, come leggiamo nella nota tale elenco “ fu soppresso dalla Congregazione per la dottrina della fede il 4 febbraio del 1966” . Sicuramente non sarò anche perseguitato dall’inquisizione [4] , per un semplice motivo, perché essa già non esiste. Assicurato che non sono in pericolo posso continuare serenamente sapendo, che esiste la libertà dell’espressione.
Oggi non è nessun mistero, che n el passato della storia della Chiesa e dell’Europa sono successe le assurdità da parte degli uomini nella Chiesa Cattolica però non della Chiesa [5] , che non emanavano per niente del profumo della Chiesa di Cristo, ma del fanatismo e dello zolfo [6] . Una di queste è la teoria secondo cui il sole gira attorno alla terra [7] . Il scienziato che non era d’accordo con essa si chiama Galileo [8] : “È il 22 giugno 1633. Il vecchio tremante si inginocchia davanti al tribunale dell'Inquisizione romana. Quest'uomo è uno dei più famosi studiosi di questo periodo. Ha sostenuto le sue teorie con i risultati di molti anni di ricerca. Questo è il motivo per cui è assolutamente sicuro delle sue opinioni. Tuttavia, se vuole salvare la vita, deve rinunciarle” [9] . Ha rinunciato la verità della paura, per salvare la propria vita. Il Tribunale dell'Inquisizione Romana ha condannato studioso di 69 anni all'ergastolo con un voto di 7 a 3, ma la pena è stata infine commutata a 3 anni di prigione.
Chi aveva ragione veramente? Sappiamo, che Galileo. Chi però aveva “ragione”? Chi aveva il potere, gli uomini nella Chiesa [10] .
Perché scrivo questo? Perché ho miei dubbi. Chi sa forse nel caso della proibizione, dalla Conferenza Episcopale Polacca della celebrazione della Santa Messa e di tutte le funzioni di preghiera per la guarigione dei peccati intergenerazionali o la guarigione intergenerazionale, si ripete lo sbaglio accaduto in occasione della faccenda con Galileo? Gli uomini nella Chiesa non hanno preso in considerazione l’esperienza della scienza, come adesso l'Episcopato non prende in considerazione l’esperienza della psicologia e psichiatria [11] . Per approfondire questo problema propongo leggere libro di Ancelin Schutzenberger Anne [12] “La sindrome degli antenati. Psicoterapia transgenerazionale e i legami nascosti nell'albero genealogico” , Di Renzo, 2011. Utile sarebbe anche leggere un articolo di dott. Alessandro Gambugiati “Psicosintesi dell’albero genealogico” , dove alla conclusione scrive: ”La vita di ogni membro di una qualsiasi famiglia può essere influenzata da “lealtà invisibili” che possono incidere concretamente sul destino del soggetto e del suo albero genealogico al di la del tempo (sindrome dell’anniversario) e dello spazio (concetto “tele”), tutti fenomeni che la psicologia e la statistica stanno indagando con metodo scientifico. Sebbene non sia ancora chiara la modalità di trasmissione di questi destini, sappiamo per certo che tale fenomeno ha luogo e che si ripercuote sulle nostre vite anche nei termini di vita e di morte (es. sindrome da anniversario)” [13] . Di nuovo troviamo lo scontro tra la scienza e la fede? Secondo la decisione dell’Episcopato Polacco sembra che loro non hanno la ragione. Discutibile!
Sono sicuro che l’Episcopato Polacco aveva i validi motivi per agire in questo modo per pubblicare il documento di genere, secondo me, però, troppo superficiale che non ha preso in considerazione importanti fatti storici, come questo del papa del 12 marzo 2000, e importantissimo documento della Commissione Teologica Internazionale, “Memoria e riconciliazione: La Chiesa e le colpe del passato” . Penso che la sua decisione non è ponderata fino il fondo.
La decisione dalla Conferenza Episcopale Polacca ha suscitato in me la curiosità della ricerca e la mia intuizione non mi ha ingannato. Anche la Conferenza Episcopale Francese, ancora prima della polacca, ha pubblicato Nota dottrinale sulla guarigione delle radici familiari tramite l’Eucaristia. Anche questa Nota nella conclusione conferma: “ Ma che le anime dei defunti che sono ancora in purgatorio possano nuocere in modo attuale e decisivo alla salute spirituale dei loro discendenti e che, liberando gli uni, si possano contestualmente guarire anche gli altri, sembrerebbe una verità nuova nella Chiesa cattolica, che non trova alcun riscontro nella Tradizione, per cui non si potrebbe né riconoscerla né praticarla” [14] .
In Polonia c'è un proverbio che dice: “Non buttare via il bambino con l'acqua del bagnetto” . Penso che questo proverbio può essere adeguato nel caso della preghiera per la guarigione dei peccati intergenerazionali o la guarigione intergenerazionale o dell’albero genealogico [15] . Questo tipo di preghiera, come sottolinea l’Episcopato Polacco e Francese non ha le basi ne nella Bibbia e nella Tradizione della Chiesa, per questo non può essere riconosciuta dalla Chiesa e in conseguenza non può essere praticata, in effetti è stata proibita.
Vorrei chiarire, che l’intenzione del mio libro non è dimostrare che l’Episcopato Polacco e Francese hanno sbagliato, ma dare il mio contributo alla riflessione del dibattito costruttivo delle opinioni opposti. Non nascondo che personalmente sono pro la preghiera della guarigione dell’albero genealogico, ma questo ancora non significa che a tutti i costi voglio promuovere questa preghiera. A me interessa la verità, perché la verità ci farà liberi (cfr. Gv 8,32).
Tanti cattolici, tra cui anche sacerdoti credono, basandosi sull’esperienza personale e degli altri, che la preghiera dalla