Фиона Грейс

Invecchiato per un Omicidio


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può essere a quest'ora?" chiese lei. Erano ormai le nove di sera.

      Si accorse subito di due piccoli dettagli.

      Per prima cosa, non era poi così tardi negli Stati Uniti, il cui fuso orario era sette ore indietro rispetto a quello italiano.

      In secondo luogo, era sua madre al telefono.

      "Oh, dannazione," fece Olivia con un tuffo al cuore.

      Non aveva ancora detto a sua madre di aver rotto con Matt, né di aver mollato il lavoro, né di essere partita col primo volo disponibile per un'impulsiva vacanza all'estero.

      Sarebbe stata una telefonata difficile, l'interrogatorio di Charlotte avrebbe dovuto attendere.

      "Ciao, mamma," disse Olivia, cercando di suonare il più allegra possibile, come se fosse lieta di quella telefonata.

      Andò dritta verso il frigo, sperando che un altro bicchiere di vino l'avrebbe aiutata a gestire meglio la conversazione.

      Decise che, per il momento, sarebbe stato meglio rimanere sul vago e non condividere troppe informazioni. Sua madre era troppo ansiosa e troppo sensibile per sopportare tre notizie sconvolgenti in una sola serata. Sarebbe stato meglio informarla gradualmente, nell'arco di un periodo di diversi giorni, uno shock alla volta.

      Olivia avrebbe voluto avere un rapporto migliore con la madre, ma non erano mai state particolarmente vicine. Sua madre aveva vissuto una vita tranquilla, monotona e senza scossoni, sorvegliata da genitori iperprotettivi. Si era sposata giovane e, una volta madre, aveva cercato di vivere attraverso Olivia.

      Purtroppo, questo significava costanti intromissioni nella vita della figlia.

      "Olivia!" La voce della madre fremeva per il nervosismo. "Cos'è successo? Ti sei lasciata con Matt?"

      "Uhm, come mai me lo chiedi?"

      I suoi piani erano andati in fumo. Evidentemente, sua madre aveva già ricevuto la prima notizia bomba. Olivia mise il telefono in vivavoce e riempì due bicchieri di vino.

      "Edna ha visto che ha cambiato il suo stato sui Social, ora è Single. Mi ha telefonato poco fa."

      Olivia era indignata. Con che faccia aveva cambiato il suo stato in Single? Sarebbe stato più appropriato cambiarlo in ‘Bugiardo’ o ‘Traditore’.

      "È stata una rottura amichevole. Abbiamo deciso di comune accordo," mentì lei.

      Sì, come no, come se quella sera al ristorante l'atmosfera fosse stata particolarmente amichevole.

      "Olivia!" fece sua madre, con un sussulto. "Quindi vi siete lasciati per davvero? Ti rendi conto di cosa hai fatto?"

      "È stata più una sua idea, a dire il vero," cercò di spiegare Olivia, ma la signora Glass era implacabile.

      "Ho sempre pensato che tu non dessi il giusto peso alla tua relazione con lui. Non credo tu abbia mai apprezzato a sufficienza quel ragazzo giovane e dinamico. Ha anche un bel conto in banca, oltretutto. Lo sai che anche quello è importante, Olivia. Gli uomini come Matt non crescono sugli alberi. Sei stata così sconsiderata a gettare al vento una tale opportunità. Avresti dovuto sposarlo."

      "Mamma!" fece Olivia, oltraggiata.

      Seduta di fronte a lei, Charlotte alzò gli occhi al cielo, in un gesto di solidarietà per l'amica.

      Olivia prese il bicchiere e bevve una generosa sorsata di delizioso vino bianco.

      "Cos'era quel rumore?" chiese la signora Glass. "Non starai mica bevendo, Olivia? Dal rumore sembra quasi che tu stia bevendo del vino."

      "Giusto un bicchiere," confessò Olivia, con un pizzico di vergogna. Sua madre aveva una straordinaria capacità di farla sentire in colpa.

      "Non sono neanche le due di un giorno lavorativo. Va tutto bene? Hai bisogno di parlare con uno psicologo? Olivia, stai attenta, o finirai per perdere il lavoro. Bere durante il giorno può essere molto pericoloso."

      "Mi sono licenziata," disse Olivia. Avrebbe preferito che la conversazione non avesse preso quella piega, ma ormai il danno era stato fatto.

      La signora Glass fece un respiro profondo.

      "Ti sei licenziata? Quando? E perché?"

      "Venerdì scorso. Me ne sono andata. Non ne potevo più. Quel lavoro mi stava distruggendo dall'interno," cercò di spiegare Olivia.

      "Ma era un così buon lavoro, e ben pagato." La signora Glass sembrava sul punto di mettersi a piangere. "I posti di lavoro in quel settore sono rari. Hai la minima idea di cosa hai fatto?"

      Un'altra fitta di senso di colpa ricordò a Olivia che forse, in fondo, non ne aveva davvero idea.

      "Potresti non riuscire a trovare un altro lavoro come quello. E te ne sei andata così, di punto in bianco? Senza dare i trenta giorni di preavviso?"

      "Non ne potevo più," ripeté Olivia, con fermezza.

      "Potresti rischiare di non trovare lavoro in un mercato così saturo. Il mondo della pubblicità è troppo competitivo. C'è sempre qualcun'altro pronto a prendere il tuo posto."

      Olivia si portò le dita alle tempie.

      "Tranquilla, me la caverò," mormorò lei.

      Se mai fosse diventata un'alcolista, aveva il sospetto che parte della responsabilità sarebbe stata da attribuire a sua madre e a discussioni come quella.

      Diede un altro sorso di vino, ma stavolta appoggiò il bicchiere con estrema cura. Nonostante avesse cercato di fare meno rumore possibile, ebbe la spiacevole sensazione che sua madre l'avesse lo stesso colta sul fatto.

      "Olivia, vuoi venire a stare da noi per un po'? Non mi sembra che tu stia ragionando lucidamente."

      "Va tutto bene. Davvero, stai tranquilla."

      "La figlia di Miranda ha appena aperto un centro benessere a Milwaukee. So che non hai esperienza in quel settore, ma stanno cercando due addette al ricevimento clienti."

      "Mamma, guarda—"

      "Credo che stessero cercando qualcuno sotto i venticinque—gente giovane, per intenderci, ma credo che per te potrebbero fare un'eccezione, vista la tua situazione disperata. E poi, sei giovane per la tua età. Dimostri al massimo trentatré anni. Hai una pelle stupenda, come tua nonna. Certo, tua nonna ha anche iniziato presto a perdere i capelli. Ah, l'alopecia. A settant'anni era praticamente calva. Tu non sei stata ancora colpita, vero, tesoro?

      Olivia ispezionò nervosamente una delle sue ciocche bionde, poi si strappò un paio di capelli. Non sembrava si stesso assottigliando.

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