con tutte le sue forze e poi si richiuse la porta alle spalle.
"Non mi dire che non sei curiosa di sapere cosa si prova, tesorino! - le sussurrò Yohji all’orecchio, pizzicandole il sedere. - Ti prometto che non dirò nulla, al tuo ragazzo immaginario."
"Non è immaginario. Tra poco sarà qui, lavora al bar di sotto.” esclamò Kyoko, ormai sicura che a breve avrebbe perso la pazienza, lui si sarebbe ritrovato in ambulanza e lei per strada.
"Oh, davvero? E dimmi, che aspetto ha? " chiese Yohji, che si sentiva già tendere sotto i jeans. Lo eccitavano le femmine che facevano le preziose
Kyoko fece un respiro profondo. "Ha lunghi capelli neri e setosi, pelle pallida, occhi molto scuri e un corpo da favola.” Sorrise dentro di sé, a quel pensiero. Vaffanculo!' "Ed è molto possessivo."
Yohji emise un suono simile a un ringhio. Kyoko quasi scoppiò a ridere: se avesse potuto capire quanto somigliava ad un animale, in quel momento! Aveva ormai deciso che era abbastanza e stava per sferrargli un pugno…quando la porta dell’appartamento si aprì ed entrò Amni, con un paio di jeans attillati e una maglietta nera che accentuavano il suo corpo atletico.
I suoi occhi celesti si strinsero e i muscoli della mascella si contrassero, alla vista del cosiddetto padrone di casa che si strusciava addosso a Kyoko. Yohji mollò la presa e sgusciò rapidamente fuori della stanza, mentre Kyoko gli lanciava un’occhiataccia di fuoco.
"Allora…quando vuoi ti porto la ricevuta dell’affitto…anzi, forse è meglio che da ora in poi le spedisco a tuo fratello Hitomi, così non ti darò più fastidio ... okay?" farfugliò l’uomo.
Senza degnarlo di una risposta, Kyoko entrò nell’appartamento e serrò per bene tutte le serrature. Guardò con riconoscenza Amni, poi si lasciò cadere su una sedia e lacerò con furia la busta che conteneva la lettera di suo nonno. Si mise a leggerla con avidità.
"Oh, questo è davvero assurdo! - ringhiò - Dato che ho diciotto anni e sono ancora vergine…i vampiri sono attratti da me!” Sbuffò disgustata, un attimo prima di leggere la riga successiva. Allora spalancò gli occhi e gridò: “Vuoi che faccia…COSA?!?”
Suo nonno le aveva appena ordinato di trovarsi un fidanzato o avrebbe detto a Tasuki dove trovarla.
"Nonno ..." Sentì il sangue ribollirle, mentre stringeva la lettera nel pugno. "SEI UN PERVERTITO, CRISTO! AVRESTI DOVUTO DIRMELO TANTO TEMPO FA!"
Nel frattempo, Amni fissava Kyoko e rifletteva. Stava pensando a Yohji. "Più tardi te la farò pagare, per avere osato toccarla!” Poi si riscosse, quando sentì Kyoko gridare. Si abbassò su di lei e la prese per le spalle. Lei si ribellò con forza.
"CHE CAZZO VUOI?" lo aggredì lei.
Amni fece un passo indietro e alzò le mani davanti a sé. "Calmati Kyoko, volevo solo assicurarmi che stessi bene." Chiaramente non confessò che quando era arrabbiata era molto più sexy, specialmente quando il respiro affannoso le faceva alzare e abbassare il seno a quel modo.
Kyoko sospirò e appoggiò la tempia contro l'infisso della porta. Amni era il barista al piano di sotto del club. Avevano stretto amicizia non molto tempo dopo che lei si era trasferita. Amni era molto carino, con i capelli biondi che gli ricadevano lunghi sul viso e sulle spalle…e che in alcuni punti arrivavano perfino alle cosce. La sua pelle era bianchissima e perfetta e qualsiasi ragazza sarebbe rimasta soggiogata dal suo fascino.
Se avesse voluto seguire il consiglio di nonno Hogo non le sarebbe dispiaciuto fare sesso per la prima volta con lui…peccato che Amni fosse un vampiro! La loro era di certo una strana relazione, per non dire pericolosa, qualcosa che poteva avere risvolti impensabili…ma che Kyoko non aveva alcuna intenzione di mutare. Amni non aveva mai fatto alcun tentativo di ucciderla o di violentarla, e lei gliene era molto grata. Comunque la situazione doveva rimanere così, perché mai e poi mai Kyoko avrebbe voluto ritrovarsi morta…con un vampiro come fidanzato! Nemmeno tra un milione di anni.
Amni rimase pazientemente sulla soglia, scrutando l’espressione stravolta sul viso di Kyoko. L’aveva incontrata in quello stesso corridoio tempo prima, non appena si era trasferita, e avevano subito stretto amicizia. Si mise a riflettere sul loro strano rapporto e su ciò che avrebbe potuto nascere tra loro.
La sera del loro primo incontro lei era appena uscita dalla sua stanza e lui dalla sua. Entrambi si erano bloccati e si erano scrutati a vicenda. Lui la guardò e vide che aveva un dardo spirituale ben stretto nel suo pugno. Non era fuggito, ma anzi si era appoggiato allo stipite della sua porta ed era rimasta a fissarla in silenzio.
Alla fine Amni l’aveva salutata e si era avviato con cautela verso il club al piano di sotto: aveva tirato un sospiro di sollievo, quando ci era arrivato sano e salvo! Più tardi, sul far della notte, era risalito in camera per farsi una doccia e cancellare quel brutto odore di vampiro che si portava addosso. Kyoko era ancora ferma sulla porta, col suo dardo spirituale in mano, e lui si era chiesto se non fosse rimasta ferma in quella posizione da quando lui se n’era andato.
Mentre cercava di scivolare nella sua camera, lei gli aveva parlato.
"So cosa sei." gli disse Kyoko a bassa voce.
Amni si fermò ma le voltò le spalle, sperando che lei lo interpretasse come un segno di inoffensività. "Anch'io so cosa sei." aveva risposto.
"Allora ti propongo di essere amici…o comunque, di non essere nemici.” aveva aggiunto lei.
Amni le chiese con curiosità: "Perché non mi hai ucciso, quando mi hai visto?"
Kyoko incrociò le braccia sul petto. In realtà anche se lei se lo era chiesto per ore. La verità era che ... semplicemente non voleva ucciderlo. "Tu non uccidi gli umani per nutrirti." Alla fine, scavando nei suoi rifiuti, aveva trovato un mucchio di flaconi di sangue vuoti della Croce Rossa, e ne era stata oltremodo felice.
"Il mio cibo mi viene consegnato una volta alla settimana." spiegò Amni, che era in grado di leggerle nella mente.
Da quel momento in poi, Amni era diventato amico, fratello, protettore di Kyoko ... forse anche qualcosa di più. Non era in grado di trovare la parola adatta per descrivere il loro rapporto. Tutto quello che sapeva era che si volevano bene e che si prendevano cura l'uno dell'alta.
"Sto bene. - rispose Kyoko, riportando la sua attenzione sul presente - Sono solo un po'stressata."
Amni sorrise: “Sì, Yohji ha questo potere. Ci crederesti che è venuto da me l'altra notte? Era tutto eccitato!" Era una bugia, ma ne valeva la pena. La verità era che aveva sorpreso Yohji nel bar a parlare con una ragazza che gli aveva già detto "No" troppe volte e l’uomo sembrava infoiato e furioso ... ma stese un velo pietoso su quel lubrico dettaglio.
Kyoko fece un’espressione di sorpresa e scoppiò a ridere. "Oh mio Dio, mi stai prendendo in giro?"
Amni scosse la testa: "No, non inventerei mai una cosa del genere."
"Che cosa gli hai fatto?" chiese lei tutta eccitata, desiderando di essersi gustata la scena travestita da mosca sul muro.
"Ho scaraventato fuori quel suo culone ubriaco e l'ho chiuso a chiave nel suo appartamento." Il suo sorriso si allargò: "Mi sarebbe piaciuto vedere la sua faccia quando si è svegliato.”
Gli occhi di Kyoko scintillarono di eccitazione. "Perché, cosa gli hai fatto?
"Invece di metterlo sopra al letto ...ce l'ho messo sotto." Anche gli occhi azzurri di Amni scintillarono…ma di malizia.
Kyoko rise e scosse la testa: " Amni, sei impagabile!”
Amni sorrise: "Ora non andarlo a dire in giro, eh…potrebbero pensare che sono davvero un bravo ragazzo!” Il suo viso si addolcì sapendo che era riuscito a rasserenarla. "Credo che farei meglio ad andare al piano di sotto prima che il posto diventi troppo selvaggio, senza di me."
"Sei davvero un bravo ragazzo - gli disse Kyoko, dolcemente - Ci vediamo giù tra un’oretta.”
Capitolo 3 “Fame”
Hyakuhei