T. M. Bilderback

Il Ballo Di Lido


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uno degli agenti a guardia della porta. "Prendi la tua auto di pattuglia. Ci devi portare all'O'Hare il più' velocemente possibile! Passa col rosso!"

      ***

      IL MATTINO SEGUENTE, Lido fu svegliato da un pugno secco allo stomaco.

      “Svegliati, garcon! Tu ed io, dobbiamo prendere più alligatori!” Pierre era ancora ubriaco dalla festa della notte precedente e, a quanto pare, non era andato a letto.

      Questa constatazione gelò Lido. Era allora che suo padre era più pericoloso.

      Lido si vestì velocemente, e afferrò due mele dalla cucina. Scese la scala fino alla barca a fondo piatto il più velocemente possibile.

      "Afferra il palo! Andiamo, presto!" disse Pierre.

      L'uomo e il ragazzo spinsero la barca a fondo piatto in profondità nel bayou. Infine si fermarono. L'acqua era profonda meno di un metro e mezzo e intorno a loro c'erano diversi piccoli dossi ricoperti di muschio.

      Pierre prese un pezzo di corda e barcollò mentre si girava di fronte a Lido.

      "Tu vieni qua."

      Lido si mosse finché non si mise davanti a suo padre.

      Pierre legò saldamente la corda intorno alla vita di Lido. Il nodo era forte.

      Ondeggiando sul suo sedile, Pierre disse: "Entra in acqua."

      Gli occhi di Lido si spalancarono. "Ma, papa...!"

      Pierre diede un manrovescio al ragazzo sulla bocca. "Entra in acqua!"

      Col labbro sanguinante, Lido terrorizzato scavalcò il fianco della barca. L'acqua gli arrivava alle spalle. Le mani afferrarono il fianco così forte che le nocche diventarono bianche.

      Pierre disse: "Ora, vai a fare un giro. Ti tirerò indietro prima che l'alligatore ti morda."

      Il terrore del ragazzo lo bloccò quasi sul posto. Alla fine lasciò andare il fianco della barca e iniziò ad allontanarsi. Quando si trovava a circa venticinque metri di distanza, suo padre lo chiamò.

      "Va bene, garçon... fermati lì."

      Lido si fermò. I suoi occhi, spalancati per il terrore, cercarono di scrutare ovunque. Non si fidava che suo padre tempestivamente lo portasse in salvo, ma sentiva di non avere scelta. Aveva paura di finire come sua madre, fatto a pezzi e dato in pasto agli alligatori affamati.

      Per qualche minuto, Lido non aveva visto nessun alligatore. Si rilassò... un po'.

      Lido guardò verso suo padre, seduto sulla barca e che si muoveva da un lato all'altro. Non sentì né vide l'alligatore di sei metri che si era appoggiato su un poggio coperto d'erba scivolare in acqua. L'alligatore nuotava tranquillamente verso il Lido.

      ***

      NOI QUATTRO CI STIPAMMO nell'auto della polizia. Io mi sedetti davanti con l'agente. Sam si sedette sul sedile posteriore con Manny.

      Manny si lamentava ancora.

      "Senti, Mickey, so che abbiamo avuto i nostri problemi, ma sono decisamente contrario a essere trascinato via senza vestiti!”

      "Hai una coperta alla moda lì... sono sicura che le signore ne rimarranno adeguatamente impressionate."

      "Oh, certo, scherza, Mickey! Non saresti così pronta a scherzare se fossi tu quella della coperta!" Si fermò mentre un sorriso malizioso si diffondeva sulla sua faccia. "Sei mai stata tra le coperte, Michelle?" chiese, usando il mio nome di battesimo.

      "Un’altra battuta, Manny, e ti butto fuori dalla macchina!"

      "Sì, e non sei stata neppure tu quella cui hanno sparato!" Manny replicò, proprio mentre il parabrezza posteriore esplodeva.

      “GUIDA!” Gridai all’agente di polizia attonito. “SUBITO!”

      A suo onore, il poliziotto di pattuglia - Eric Limbird – decollò come un fulmine, con luci e sirene al massimo. Al momento in cui mi ero accertata che nessuno si fosse fatto male, eravamo a metà strada verso l'aeroporto.

      ***

      LIDO NON SAPEVA QUALE sesto senso l’avesse fatto guardare indietro. Non aveva sentito nulla che l’avesse fatto voltare.

      Il bambino di otto anni urinò involontariamente.

      Cercò di chiamare suo padre, ma Lido non riuscì a far sentire la sua voce. Ogni volta che cercava di urlare, la sua voce si strozzava in gola. Il suo panico ora cresceva in modo esponenziale.

      Quando l'alligatore fu a sei metri di distanza, Lido fece un respiro profondo e finalmente poté gridare: "PAPA! PAPA!"

      Pierre si agitò, vide l'alligatore avvicinarsi al figlio e cominciò a tirare la corda verso la barca. Un tiro dopo l’altro, sembrava che l'uomo tenesse a malapena il ragazzo davanti all'alligatore.

      Ora che Lido aveva ritrovato la sua voce, non riuscì a smettere di urlare il suo terrore.

      Senza alcun timore, il rettile nuotante continuò con la sua costante nuotata verso il ragazzo.

      Infine, Pierre diede alla corda un grande strattone e tirò il ragazzo per più di un metro e mezzo. Diede un altro grande strattone, e Lido si arrampicò sul fianco della barca.

      Pierre afferrò il suo fucile e sparò all'alligatore che inseguiva in mezzo agli occhi.

      Lido giaceva in preda al panico e respirava a pieni polmoni.

      Pierre sorrise al ragazzo. "Vedi, garçon? Nulla da preoccuparsi!".

      Lido guardò suo padre con odio nascente e seppe che un giorno avrebbe ucciso quest'uomo.

      ***

      MENTRE L'AGENTE LIMBIRD guidava l'auto della polizia in modo rapido e senza difficoltà nel traffico, presi contatto via radio con la polizia aeroportuale, spiegando esattamente di cosa avevo bisogno da loro. Mi dissero quale entrata avrebbe usato il jet privato, e che l’aereo sarebbe atterrato entro i successivi venti minuti.

      Questo ci diede un sacco di tempo per trovare l’entrata.

      Sam era di nuovo seduto con la schiena dritta sul sedile posteriore.

      Manny era ancora rannicchiato sul pavimento. "Oh, Dio, chi sta cercando di uccidermi? Perché stanno cercando di uccidermi? Che diavolo sta succedendo?"

      Sam disse: "Manny, stai zitto. Ho la sensazione che chiunque ci stia sparando stia cercando di ucciderci tutti e tre."

      Manny stette tranquillo per un minuto. "Ne sei sicuro?" Alzò lo sguardo verso Sam e si mise in ginocchio per guardare me. "Che ne sapete? Sputate il rospo, ragazzi!"

      Io guardai indietro a Manny. "Più tardi, Manny. Dopo, ok?" Guardai Limbird. "Stai bene, Limbird?"

      Limbird sorrise. “Ah, certo. Questa è la cosa più emozionante che mi sia mai capitata sul lavoro finora!”

      Scossi la testa incredula. A quanto pare, al giovane agente di polizia non avevano sparato abbastanza in vita sua.

      Guardai fuori. Ci stavamo accostando al terminal principale. Limbird spense le luci e la sirena e disse: "Che cosa metto nel rapporto, tenente?"

      "Mettici quel che è successo, e fa riferimento a me o al detective Tanner per ogni problema."

      "Sì, signora."

      Un paio di poliziotti dell'aeroporto si avvicinarono all'auto