raggiunse Mack si rese conto che Kadir e Azazel stavano bloccando il cammino. Entrambi i demoni stavano rivolgendo loro un ghigno orgoglioso, e avevano le braccia incrociate al petto. La differenza di corporatura tra il demone Behemoth e quello Daeva sarebbe stata comica se la loro presenza non avesse rappresentato una minaccia. Uno era alto più di due metri e aveva la pelle grigia e un paio di corna nere, mentre l’altro assomigliava a un modello.
Gerrick osservò con cautela le luci nere e grigie della magia Oscura che irradiavano i due. Si stavano preparando per scagliare un incantesimo, quindi il Guerriero si scervellò per trovarne uno abbastanza potente da proteggere il gruppo. Sfortunatamente non esisteva nulla in grado di contrastare un tale potere Oscuro.
Gerrick rivolse un’occhiata a Shae, la quale fissava immobile i demoni. L’ira di lei era chiara sul suo volto, e si accorse che aveva i muscoli tesi ed era pronta ad attaccare. Per la prima volta si rese conto che l’aura attorno a Shae, che normalmente era viola e blu, presentava degli accenni di nero. Qualsiasi cosa avessero fatto a quelle donne era molto diverso da ciò che aveva subito Jessie, la cui aura era un trionfo di colori dell’arcobaleno, senza alcun accenno di nero.
“Re Vampiro, vedo che stai portando via ciò che non ti appartiene. Un’altra volta” disse Kadir con la sua voce profonda che fece vibrare i muri come fosse stato il motore di un’Harley-Davidson.
Gerrick si accorse che le donne avevano preso a tremare dietro di sé. In quel momento non erano più gli esseri malefici e feroci che erano sembrate, al contrario erano come topolini terrorizzati. Gerrick era pronto a scommettere che se Kadir avesse detto loro di affrettarsi nelle loro gabbie le prigioniere gli avrebbero obbedito. Tutte tranne Shae, indubbiamente. Quest’ultima non si sarebbe mossa; la sua ira bramava vendetta.
“Non ti apparteniamo” esordì Shae prima di avanzare di un passo. Gerrick le portò una mano sul braccio per fermarla, quindi la donna abbassò lo sguardo sulla mano di lui e poi sul suo volto. L’uomo scosse il capo, al che la ragazza scoprì i canini; lo spettacolo fu più erotico di quanto sarebbe dovuto essere.
Zander intervenne prima che Shae potesse commentare. Indubbiamente aveva molte cose da dirgli in quel momento. “Sembra che i tuoi piani abbiano fallito ancora, Kadir. Sei pronto a tornare al tuo creatore, demone?” Zander balzò in avanti senza esitare, deciso a distruggerlo. Era motivato dal desiderio di vendetta per Elsie, la sua Prescelta, la quale aveva sofferto per mano di Kadir.
“Dammi l’Amuleto e le lascerò andare. Tutte tranne Shae. Lei la tengo” rispose Kadir quando schivò con facilità l’attacco di Zander.
Gerrick abbassò la mano e strinse la presa sul coltello, poi avanzò di qualche passo prima di incappare in un paio di spalle larghe. Kyran gli si era messo davanti e lo stava guardando.
“Allora sei più stupido di quanto pensassi”. Fu Bhric a prendere in giro il demone. Gerrick voleva solamente che il Principe Vampiro usasse le proprie abilità per congelare il demone sul posto. Era come se gli avesse letto nella mente, infatti notò il bagliore tipico di quando Bhric faceva appello ai propri poteri.
Zander accompagnò il suo movimento nel voltarsi velocemente verso gli Arcidemoni. “Non terrai nessuna di loro, e di sicuro non ti darò l’Amuleto. Lucifero dovrebbe essere ormai abituato ai propri alloggi, congelato nel lago all’Inferno”.
Gerrick vide Kadir vacillare prima di solidificarsi in un attimo. “Ti piace il nostro incantesimo? È grazie alle tre streghe contro cui hai cospirato affinché venissero eliminate. Sappi che tutte le tue iniziative falliranno. Ti conviene ritornare da Lucifero con la coda in mezzo alle gambe” gli promise Zander prima di infierire sul braccio di Kadir, da cui uscì del sangue nero. La puzza di zolfo aleggiò presto nello stretto passaggio.
Kadir espresse la propria rabbia con un grido di guerra prima di scagliare Zander contro al muro. Kyran si mosse per evitare di venir colpito dal fratello, e cercò di unirsi alla battaglia, ma si trovò ad affrontare Azazel. Si spostò con la super velocità dietro all’Arcidemone dal bell’aspetto e gli conficcò un pugnale nella spalla.
“Con le streghe non ho fatto del mio meglio. Forse ci riproverò” commentò Kadir respirando pesantemente nell’allontanarsi da Zander e Kyran. Gerrick rimbalzò sui talloni dall’impazienza; voleva unirsi in battaglia ma sapeva che avrebbe creato solamente dei problemi. Si trovavano in un passaggio troppo stretto per muoversi liberamente, e i Guerrieri sarebbero stati troppo occupati a evitarsi l’un l’altro per attaccare efficientemente i nemici.
Lo scontro che i quattro stavano intrattenendo era molto confusionario. Kyran venne sbattuto contro a un muro e di conseguenza caddero dei detriti dal soffitto. Gerrick agitò la mano davanti a sé per allontanare la polvere che si era sollevata, e così facendo non si accorse in tempo che Shae si era messa di corsa nella direzione di Kadir.
“Mi avete tolto la vita e farò lo stesso con voi!” Esclamò Shae lanciandosi contro ad Azazel, ma il bel demone l’afferrò a mezz’aria.
“Oh, mia bella Shae. Non ti ho tolto la vita. Te ne ho data una nuova” commentò con fare sensuale all’orecchio di lei prima di affondarle i canini nel collo e banchettare con il suo sangue. La ragazza urlò e si agitò dal dolore, quindi Gerrick agì d'istinto facendo apparire la verga magica e pronunciando un incantesimo che raggiunse Azazel nel braccio, attirando la sua attenzione. I canini del demone strapparono un po’ di carne di Shae quando sollevò la testa.
La ragazza non si lamentò a causa della ferita, al contrario colse l’occasione per affondare le unghie in uno degli occhi del demone. Kyran si spostò dietro ad Azazel con la super velocità, quindi affondò la lama in una gamba del nemico, il quale lasciò andare Shae quando incespicò. La gamba amputata cadde a terra, e il demone fece finire parte del sistema di illuminazione in testa a Kyran. Mack prese quindi parte allo scontro mentre Gerrick liberò Shae dalle grinfie della bestia. Mack e Kyran affrontarono un Azazel in difficoltà, mentre Zander si occupava di Kadir.
Sembrava che stessero avendo la meglio sui nemici nel momento in cui anche gli altri componenti del gruppo aiutarono i Guerrieri che stavano già combattendo; almeno fino a quando li raggiunsero un mucchio di Skirm e demoni minori provenienti dai tunnel dietro di loro. Gerrick e gli altri si trovarono obbligati ad affrontare i nuovi arrivati, quindi l’uomo non ripose la verga e non smise di scagliare incantesimi. Quando però questi si fecero inefficaci, il Guerriero impiegò la verga come un bastone. La conficcò nel collo di un demone della furia, e fece esplodere la testa del nemico quando incanalò la magia nell’oggetto.
Gerrick perse di vista Zander e gli Arcidemoni, ma udì delle urla. Improvvisamente delle luci nere pervasero il tunnel, e quando queste sparirono così fecero anche gli Arcidemoni. Doveva essere successo qualcosa alle streghe per dare modo agli Arcidemoni di teletrasportarsi.
Breslin si affrettò da Gerrick, ma inciampò e cadde prima di raggiungerlo. L’uomo affondò la punta della verga nel petto di uno Skirm prima di pronunciare un incantesimo che lo uccise. Si godette il momento in cui il tirapiedi si dissolse in un milione di pezzi, e si abbassò per evitare la gamba amputata di Azazel che venne scagliata da Breslin. Gerrick era sorpreso del fatto che la donna non vi avesse dato fuoco grazie ai suoi superpoteri dopo essere inciampata nell’arto.
Gli risultava difficile localizzare sia i nemici che le donne a causa del caos che aveva prevalso nel tunnel angusto. Un aspetto che lo colpì era la ferocia con cui le prigioniere affrontavano gli Skirm e i demoni. La loro rabbia e sete di sangue ricordavano quelle di animali selvatici, il che lo preoccupava seriamente circa il loro stato mentale.
Il numero dei nemici diminuì, quindi i Guerrieri affrontarono la battaglia con più calma, mentre le donne non ridussero di intensità i loro attacchi. Era come se anche il minimo di razionalità avesse abbandonato la loro mente. Gerrick provò ad approcciare la piccola umana che chiamavano Cami, ma venne spinto via quando gli graffiò le braccia. Bhric fece la stessa fine quando tentò di avere a che fare con Shae, e quando Gerrick si accorse che il Principe Vampiro aveva sollevato una mano per esercitare il proprio potere su di lei, gli sbatté contro di proposito per distrarlo e fece finire il ghiaccio contro a un muro. Non avrebbe più permesso che le venisse fatto del