Блейк Пирс

Morte Sui Binari


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stavo pensando. Forse dovrei consegnare il mio distintivo. Ciò che è accaduto potrebbe riaccadere ancora. E potrebbe essere peggio la prossima volta. Ad ogni modo, non penso che sia finita.”

      Riley sentiva che la giovane non le stava dicendo la verità.

      Zia Cora la sta pressando di nuovo, pensò Riley.

      Non ne era sorpresa. Se l’influenza di zia Cora fosse stata abbastanza forte, Jenn avrebbe potuto rivelarsi una vera risorsa all’interno dell’FBI per la donna.

      Riley si domandò per un attimo … Jenn dovrebbe rassegnare le dimissioni?

      Ma si rispose rapidamente …

      No.

      Dopotutto, Riley aveva intrattenuto una relazione simile con uno dei peggiori criminali in circolazione, il brillante evaso Shane Hatcher. Era finita quando Blaine aveva sparato ad Hatcher, quasi uccidendolo, e Riley l’aveva catturato. Hatcher era tornato a Sing Sing e, da allora, non aveva rivolto la parola a nessuno.

      Jenn sapeva molte cose del rapporto di Riley con il criminale, più di chiunque altro, fatta eccezione per Hatcher stesso, e avrebbe potuto distruggere la carriera di Riley con le informazioni di cui disponeva. Ma era rimasta in silenzio, dimostrandosi leale nei confronti della collega. Riley ora doveva dimostrare a Jenn la stessa lealtà.

      Riley disse: “Jenn, ricordi quello che ti ho detto, la prima volta che me ne hai parlato?”

      Jenn rimase in silenzio e Riley proseguì: “Ti ho detto che avevamo un patto. Io e te, insieme. Non puoi andartene. Hai troppo talento. Mi capisci?”

      Jenn continuava a restare in silenzio.

      Riley avvertì il bip, che le indicava un’altra chiamata in linea.

      Ignoralo, si disse.

      Ma il bip si ripeté. L’istinto suggeriva a Riley che l’altra chiamata fosse per qualcosa d’importante. Sospirò.

      Disse pertanto a Jenn: “Ascolta, ho un’altra chiamata. Resta in linea, OK? Proverò a fare in fretta.”

      “OK” Jenn rispose, laconica.

      Riley passò all’altra chiamata, e sentì la voce burbera del suo caposquadra al BAU, Brent Meredith.

      “Agente Paige, abbiamo un caso. Si tratta di un serial killer nel Midwest. Devo vederla nel mio ufficio.”

      “Quando?” Riley chiese.

      “Immediatamente” Meredith borbottò. “Anche più presto se possibile.”

      Riley intuì dal suo tono che si trattava davvero di una questione della massima urgenza.

      “Parto immediatamente” rispose. “Chi altro inserirà nella squadra?”

      “Spetta a lei decidere” Meredith replicò. “Lei e gli Agenti Jeffreys e Roston avete fatto un buon lavoro insieme con il caso dell’Uomo di Sabbia. Porti entrambi con sé se vuole. E portate le vostre chiappe subito qui.”

      Senza aggiungere altro, Meredith pose fine alla chiamata.

      Riley tornò in linea con Jenn.

      Disse: “Jenn, consegnare il distintivo non è un’opzione. Non al momento. Ho bisogno di te per un caso. Ci vediamo nell’ufficio di Brent Meredith. E sbrigati.”

      Senza attendere una risposta, Riley mise fine alla telefonata. Mentre digitava il numero del partner, Bill Jeffreys, pensò …

      Forse un altro caso è proprio quello di cui Jenn ha bisogno in questo momento.

      Riley sperava che fosse così.

      Intanto, provò il familiare intensificarsi della tensione, mentre si precipitava a scoprire quale fosse la natura del nuovo caso.

      CAPITOLO QUATTRO

      Circa mezz’ora dopo, Riley accostò l’auto nel parcheggio di Quantico. Quando aveva chiesto a Meredith quando volesse vederla, la donna aveva percepito una vera urgenza nella sua voce …

      “Immediatamente. Anche più presto se possibile.”

      Naturalmente, quando Meredith l’aveva chiamata a casa, il tempo stava volando via; a volte, letteralmente, come nel suo ultimo caso. Il cosiddetto Uomo di Sabbia utilizzava le clessidre per segnare le ore che mancavano al successivo e brutale omicidio.

      Ma, quel giorno, qualcosa nel tono di Meredith le diceva che questa situazione era pressante in un modo particolare.

      Quando parcheggiò, vide che anche Bill e Jenn stavano arrivando con le loro auto. Uscì dalla sua, e si fermò ad aspettare i partner.

      Senza scambiarsi molte parole, i tre si diressero all’edificio. Riley vide che, come lei, Bill e Jenn avevano portato con sé le loro borse da viaggio. A nessuno di loro era stato necessario dire che avrebbero volato fuori da Quantico a breve.

      Entrarono nell’edificio e si diressero verso l’ufficio del Capo Meredith. Non appena giunsero alla sua porta, il robusto e imponente afroamericano uscì nel corridoio. Era stato ovviamente avvisato del loro arrivo.

      “Non c’è tempo per una riunione” borbottò ai tre agenti. “Cammineremo e parleremo.”

      Mentre proseguivano, insieme a Meredith, Riley comprese che erano diretti alla pista d’atterraggio di Quantico.

      Siamo davvero di fretta, Riley pensò. Era insolito non fare almeno un breve meeting per affrontare l’argomento e aggiornarsi sul nuovo caso.

      Camminando al fianco di Meredith, Bill chiese: “Di che cosa si tratta, Capo?”

      L’uomo rispose: “Al momento, c’è un cadavere decapitato su un binario ferroviario vicino a Barnwell, Illinois. E’ una linea fuori da Chicago. Una donna è stata legata ai binari e schiacciata da un treno merci, solo qualche ora fa. E’ il secondo omicidio simile in quattro giorni, e apparentemente ci sono delle somiglianze impressionanti. Sembra che abbiamo a che fare con un serial killer.”

      Meredith cominciò ad accelerare il passo, ed i tre agenti faticarono a restargli dietro.

      Riley chiese: “Chi ha chiamato l’FBI?”

      Meredith disse: “Ho avuto la chiamata da Jude Cullen, il Vice Capo della Polizia Ferroviaria di Chicago. Dice che vuole immediatamente dei profiler sul posto. Gli ho detto di lasciare il corpo dove si trova, finché i miei agenti non arriveranno a dargli un’occhiata.”

      Meredith grugnì leggermente.

      “Mi sono esposto molto. Altri tre treni merci devono passare lungo quella linea oggi, e anche un treno passeggeri. Al momento, sono tutti in attesa, ed è già caos. Dovrete arrivare lì al più presto possibile, e dare un’occhiata alla scena del crimine, così che il corpo possa essere spostato, e i treni possano riprendere a circolare. E poi …”

      Meredith grugnì di nuovo.

      “Bene, avete un killer da fermare. E sono piuttosto sicuro che tutti saremo d’accordo su una cosa: lui ucciderà ancora. Ora sapete sul caso quanto me. Cullen dovrà aggiornarvi su tutto il resto.”

      Il gruppo mise il piede sull’asfalto della pista, dove un piccolo jet era in attesa, con i motori già rombanti.

      Superando il rumore, Meredith gridò: “Sarete accolti all’O’Hare da alcuni poliziotti ferroviari. Vi porteranno alla scena del crimine.”

      Meredith si voltò e tornò all’interno dell’edificio, mentre Riley ed i colleghi salirono sulla scaletta e si ritrovarono all’interno dell’aeroplano. La fretta della loro partenza lasciò Riley quasi frastornata. Non riusciva a ricordare che Meredith avesse loro messo fretta in quel modo.

      Ma non poteva meravigliarsi, considerando che il traffico ferroviario era in stallo. Riley non riusciva ad immaginare le enormi difficoltà che al momento dovevano esserci.

      Quando