ma quei bambini erano innocenti.
Un terribile urlo disumano proveniente dallâatrio fece alzare lo sguardo ad Angelica e Syn. Il demone della morte era in piedi nella sala principale del reparto pediatrico, coperto di sangue. Sbatté a terra lâestremità della sua falce rompendo una mattonella, prima di avanzare verso di loro.
Syn si mise lentamente davanti ad Angelica, tenendo dâocchio il demone che si avvicinava a rapidamente. Esso sollevò la falce in aria per colpirlo ma la mano di Syn scattò, afferrando lâarma proprio quando la lama fu a un centimetro dalla sua pelle.
âLascia che mi presenti.â Syn sibilò e sbatté il palmo della mano sul petto del demone, frugando nelle sue vesti per cercare qualcosa allâinterno. Il demone gridò e si allontanò, lasciando Syn con la falce in una mano e qualcosa di nero nellâaltra.
âUccidere i bambini non è consentito.â disse Syn con voce pericolosamente calma, sollevando la falce con destrezza. âAssaggerai tu stesso il dolore che infliggi agli altri.â.
Facendo cadere il cuore nero a terra e spostando la falce nella mano destra, Syn puntò lâarma davanti a sé prima di colpire il demone con un gesto deciso. Non lo tagliò completamente in due perché voleva vederlo soffrire, e poi sapeva che non sarebbe bastato ad ucciderlo.
âTu non sei il vero Mietitore... lui mostra pietà , tu no.â ringhiò Syn e puntò la falce al petto del demone. âTra poco lo incontrerai e lui ti rinchiuderà in una gabbia per essere dilaniato come hai fatto tu con questi bambini.â.
Lâultimo colpo di falce di Syn affondò dritto nel cappuccio nero, infilzando la testa del demone e conficcandosi nel muro con la punta, bloccando la creatura. Angelica vide Syn fissare il demone per un attimo prima che esso esplodesse improvvisamente in brillanti fiamme bianche.
âSyn.â sussurrò Angelica quando lui non si mosse, e gli si avvicinò lentamente.
Syn respirava affannosamente, con i pugni stretti. âI bambini non câentrano con la guerra.â disse, cercando di contenere la rabbia per non radere al suolo lâospedale. âQuestâazione va cancellata dalla storia.â.
Angelica allungò una mano per toccargli il braccio ma Syn si allontanò. Lei sentì le lacrime agli occhi quando lui si avvicinò al corpo del bambino più vicino e lo prese in braccio con cautela. Adagiando il corpicino senza vita su un letto, si sedette sul bordo e scostò delicatamente i capelli dal viso del bambino, poi gli mise una mano sul cuore. Angelica rimase a bocca aperta quando vide una forte luce bianca lì dove la mano di Syn stava toccando il petto del bambino. Le ferite del piccolo svanirono lentamente insieme a qualsiasi traccia di sangue.
Angelica si portò le mani alla bocca, incapace di controllare il suo pianto di gioia quando il bambino inspirò e iniziò a respirare normalmente.
Syn si chinò per sussurrargli qualcosa allâorecchio prima di alzarsi e prendere un altro bambino. Ripeté i suoi gesti, finendo ancora una volta con un sussurro allâorecchio del piccolo.
Quando prese il terzo bambino, Angelica notò la lentezza di Syn nei movimenti e i suoi occhi incupiti. Guardò tutti i bambini ancora lì a terra, poi prese una bambina e la adagiò su un letto vuoto.
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