Морган Райс

Destinata


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a sciogliere le cime.

      Caitlin sentì le guance arrossarsi, mentre la rabbia le sovrastava. Gli uomini erano uguali ovunque? In ogni epoca e ad ogni età? Questa era un'anteprima di che cosa poteva aspettarsi in merito al trattamento che gli uomini riservavano alle donne in quell'epoca e in quel luogo? Lei pensò a tutte le altre donne lì, a tutto ciò con cui dovevano convivere in quell'epoca, e sentì crescere la rabbia. Sentiva come se dovesse alzarsi per tutte loro.

      Lui era ancora piegato, impegnato a slegare le cime, e lei velocemente si avvicinò e colpì forte il prepotente, proprio al fondoschiena. Il calcio lo fece volare oltre la testa, dritto in acqua, a quattro metri più in basso. Atterrò, cadendo con un grande tonfo.

      Caitlin rapidamente corse sulla rampa, Rose al suo fianco, e si aprì la strada nell'enorme veliero, colmo di persone.

      Era accaduto così in fretta, che nessuno, lei sperava, avesse assistito alla scena. Quello sembrava il caso, mentre l'equipaggio entrava nella barca, e quest'ultima cominciava le manovre per la partenza.

      Caitlin si precipitò in cima e guardò in basso: potè vederlo in acqua, con la testa che saliva e scendeva, mentre sollevava il pugno in alto verso la barca.

      “Fermate la barca! Fermate la barca!” l'uomo gridò.

      Le sue urla vennero soffocate, tuttavia, mentre centinaia di eccitati passeggeri esultavano per l'avvenuta partenza.

      Uno dei membri dell'equipaggio lo notò, comunque, e corse verso il lato della barca, seguendo il dito dell'uomo, mentre lui puntava contro Caitlin.

      Caitlin non voleva aspettare per vedere che cosa sarebbe successo. In un attimo si mescolò alla folla, con Rose al suo fianco, balzando e andando di qua e di là, fino a quando non si trovò al centro della barca, in mezzo alla folta massa di persone. S'inoltrò ancora di più, e continuò ad andare avanti. C'erano centinaia di persone tutte ammassate insieme, e sperò che non notassero lei o Rose.

      Nell'arco di pochi minuti, la barca acquistò velocità. Dopo un po' di tempo, alla fine Caitlin respirò profondamente. Realizzò che nessuno stava andando da lei, o, per quanto potesse dire, nemmeno cercarla.

      Iniziò a farsi largo attraverso la folla, in modo più calmo, con Rose sempre accanto a lei, dirigendosi verso l'altra estremità della barca. Alla fine, ce la fece, facendosi spazio accanto alla ringhiera affollata, e si sporse oltre e guardò.

      A distanza, il prepotente era ancora in acqua, che si agitava e si dirigeva verso il molo – ma ora, era solo ad un puntino distante dall'orizzonte. Caitlin sorrise. Gli stava bene.

      Lei si voltò dall'altra parte, e vide che Venezia si estendeva là davanti.

      Allargò il suo sorriso, s'inclinò e sentì la fresca acqua di mare penentrarle tra i capelli. Era una calda giornata di maggio, e la temperatura era perfetta, e l'aria salata era rinfrescante. Rose si rizzò accanto a lei, premendo con le zampe sopra la ringhiera, guardò fuori e anche lei annusò l'aria.

      Caitlin avava sempre amato le barche. Non aveva mai visitato un autentico e storico veliero – e nemmeno ci aveva mai fatto un giro. Sorrise e si corresse: questa non era più una barca storica. Era moderna. Era il 1790 dopotutto. Sorrise quasi ad alta voce, al solo pensiero.

      Guardò in alto, verso gli alti alberi, che si ergevano in alto nel cielo. Guardò, mentre i marinai tutti allineavano e tendevano le spesse cime; mentre svolgevano tale mansione, metri e metri di tela spessa vennero issati, e lei poteva sentire lo sbattere del materiale. Sembrava pesante, ed i marinai sudavano al sole, strattonando le cime, e sollevando la tela solo di pochi centimetri.

      Allora, era così che doveva essere fatto. Caitlin fu impressionata dall'efficienza di tutto ciò, da come tutto funzionasse così bene. Non poteva credere quanto fosse veloce, quella enorme e affollata barca, specialmente senza usufruire del beneficio del motore moderno. Si chiese che cosa avrebbe fatto il capitano se lei gli avesse detto dei motori del secolo XXI, a quale grande velocità consentissero di andare. Probabilmente, le avrebbe dato della pazza.

      Lei guardò in basso e vide, a circa sei metri più in basso, che l'acqua la stava investendo, piccole onde si infrangevano contro il lato della barca. L'acqua era così lumimosa, così blu, era magica.

      Tutto intorno a lei, le persone si muovevano all'impazzata, tutte cercando di farsi strada verso la ringhiera e guardare fuori. Lei si guardò intorno e si rese conto di quanto la maggioranza di esse indossasse abiti semplici, molte indossavano tunica e sandali, e altre erano persino scalze. Altre invece, erano vestite elegantemente, e sembrava provassero a tenersi lontane dalla folla. Poche persone indossavano delle maschere elaborate, caratterizzate da un lungo naso a becco. Ridevano e scherzavano tra loro, e sembravano ubriache.

      Infatti, appena lei guardò, notò che una buona parte dei passeggeri aveva in mano brocche di vino e sembrava ubriaca, anche a quell'ora del mattino. L'intera barca, ora che lei prestò attenzione, aveva un'atmosfera caotica, festiva, come se tutti stessero prendendo parte ad un'enorme festa.

      Caitlin si spinse verso la ringhiera, attraverso la folla, passando davanti a genitori che tenevano per mano i loro figli, e lentamente ma sicuramente si fece largo verso la parte anteriore. Infine, lei ebbe la vista che voleva. Si sporse, e guardò mentre la barca si dirigeva direttamente verso Venezia.

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