Non avrebbe mai sedotto una fanciulla innocente, non lo aveva mai fatto!
“Non siate inutilmente cortese con me, Lord Shelby. Sono una zitella, e ormai ho accettato il mio destino.” Gregory si accigliò. Come poteva parlare così di se stessa?
“Cosa vi fa credere che sia così?” le chiese.
“Sono ormai quattro anni che sono entrata in società e mai un gentiluomo si è interessato a me. Credo che questo basti.” rispose tristemente Kaitlin, stringendosi nelle spalle.” Ormai è troppo tardi per cambiare le cose.”
“Forse non avete ancora incontrato la persona giusta.” disse Gregory.
“O forse l’ho incontrata, ma lui non si è accorto di me – precisò la ragazza – Ma non preoccupatevi per me. Vuol dire che è il mio destino.”
Gregory non poteva sopportare la scarsa considerazione che lei aveva di se stessa. Avrebbe voluto trovare un modo per rafforzare la sua autostima. C’erano tante cose che poteva fare per lei, senza dover arrivare per forza a chiedere la sua mano.
“Ciò non significa che non potete piacere a qualcuno. Vorrei essere in grado di farvelo capire.”
Lei piegò la testa di lato. “ E perché dovreste? In fondo, io non sono nulla per voi.” “ Non siate ridicola! – la redarguì lui – Siete la migliore amica di mia sorella… o almeno, una delle sue miglior amiche. Oserei sperare che possiamo considerarci amici, o anche qualcosa di più, se a voi fa piacere.” Non avrebbe voluto esprimere i suoi pensieri a voce alta, e si maledisse dentro di sé per averlo fatto.
“Oh, ecco che riapparite cortese, signore! – disse gentilmente Lady Kaitlin – L’idea di essere amici non mi dispiace affatto. E, in quanto amici, potrei chiedervi una piccola cosa?”
“Sicuro! – rispose di getto lui, bramando di esserle d’aiuto in ogni modo possibile. Non si era mai sentito così impotente in vita sua! La pacatezza di lei gli fece dimenticare il malumore che aveva nutrito nei suoi confronti poco prima. Lei si morse le labbra con voluttà.. Lui gemette a quella vista. Kaitlin distolse lo sguardo.
“Non importa. Dimenticate ciò che vi ho detto.”
“No – esclamò lui – insisto! Ditemi di cosa avete bisogno!” Perché lei aveva cambiato idea e non desiderava più il suo aiuto? Gregory desiderava ardentemente ottenere la sua fiducia, e ormai non riusciva neanche a capire il perché.
“Non dovrei..,– iniziò lei, con la voce un po’ tremante – E’ che non ho mai…”
“Cosa?” chiese lui. “Baciatemi.” insistette lei, con dolcezza, e lui quasi s’irrigidì al suono delle sue parole. Era come se Kaitlin gli avesse letto nella mente. Ma, chiaramente, lei capiva anche perché non potevano farlo. Almeno non lì, in quel corridoio di passaggio tra la sala da ballo e quella da gioco. Chiunque avrebbe potuto coglierli in flagrante e poi.. lui sarebbe rimasto in trappola.
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