orientamento psicosessuale.
Certamente, che non sono tre diverse sessualità, indipendenti tra di loro, ma è la stessa sessualità nelle diverse fasi dello sviluppo. In un ambiente favorevole e sano la “sessualità biologica e psicologica” non possono essere diverse da quella genetica. E’ impossibile che sessualità biologica sia diversa da questa genetica, perché quella biologica è la conseguenza di quella genetica. Non si può essere geneticamente maschio e biologicamente femmina e viceversa. Nel caso degli omosessuali e transessuali il problema può esserci soltanto tra quella psicologica e genetica e biologica.
Una donna e un uomo, che operano nella società, assumono ruoli legati con il sesso (ruoli di genere), e vari di essi sono assegnati alle donne e agli uomini, che confermano le osservazioni della vita quotidiana. La maggior parte di ciò che consideriamo tipicamente maschile o tipicamente femminile è modellato dalla cultura in cui viviamo. E questo fatto è diventato negli anni ‘60 del XX secolo un punto di partenza per la teoria del genere (gender), che vuole liberare la persona dagli stereotipi sociali, dal genere e dall’imposizione del sesso da parte della società. In pratica, ciò significa che una persona definisce il proprio sesso e, di conseguenza, le proprie preferenze sessuali.
La sessualità si sviluppa a causa dell’interazione di molti fattori biologici, psicologici, sociali, culturali e religiosi. È un concetto interdisciplinare ed è di interesse per molti diversi campi della scienza.
Sapiamo che l’uomo è un essere composto dal corpo e dall’anima, cioè materiale e spirituale nello stesso momento. Questo significa che può percepire – comprendere ed entrare in relazione con il modo materiale e spirituale. Di fronte queste due realtà può scoprire la propria identità. L’uomo è un esempio della creatura che unisce in se questo che sembra impossibile da unire. La vita dell’uomo si svolge su due livelli: quello spirituale e quello materiale, però, non in senso che ognuno di loro conduce la vita separata e autonoma, l’una influenza altra. L’uomo per esprimere la sua umanità e per essere proprio uomo ha bisogno dell’anima e del corpo. L’uomo non è pienamente uomo senza l’anima o senza il corpo. Ogni elemento – spirituale o materiale ha i propri strumenti per agire e per comprendere la realtà.
Secondo la volontà del Creatore espressa nel libro di Genesi nel racconto della creazione due elementi dovrebbero essere in armonia per comprendere la realtà creata da Dio, ma purtroppo spesso succede che si ostacolano nella percezione della verità e “combattono” tra di loro, sono in disarmonia e nella confusione. Questo riguarda anche il sesso umano, che si esprime attraverso l’omosessualità e transessualità. Questa confusione in natura è un effetto del peccato originale. L’uomo si sente diverso da quello che realmente è. Ecco il nucleo del problema del terzo sesso, che sottolineano i transessuali. Secondo loro non determina il sesso umano ciò che è genetico e biologico. A loro per definire il sesso non basta che si nasca uomo o donna, ma subentra la terza possibilità – psicologica, culturale e sociale. In questo senso l’uomo può cambiare il proprio sesso secondo ciò che si sente. L’uomo non è maschio o femmina perché è nato con genitali maschili o femminili. Il sesso innato ancora non definisce in modo definitivo il suo sesso. Tutto ciò non significa niente. Ciò che ha tra le gambe non è un l’ultimo giudizio su ciò che si è realmente.
Sappiamo, che per comprendere la realtà materiale l’uomo possiede i cinque sensi materiali: vista, udito, tatto, gusto e olfatto. Sapiamo qual’è il loro compito. Ogni senso e collegato con il proprio organo del corpo:
● la vista con gli occhi,
● l’udito con le orecchie,
● il tatto permette agli esseri viventi di rilevare la presenza di stimoli, tramite il contatto dell’epidermide con gli oggetti esterni,
● il gusto che attraverso i recettori che si trovano nella bocca riconosce i diversi sapori: il piccante, il dolce, il salato, l’amaro e l’aspro,
● L’olfatto con il naso.
Però è vero che l’uomo possiede soltanto cinque sensi materiali? Spesso sentiamo parlare del “sesto senso” quando ci si riferisce a un senso sconosciuto e misterioso: “ Viene chiamata percezione extrasensoriale o ESP (acronimo dell'espressione inglese Extra-sensory perception) ogni ipotetica percezione che non possa essere attribuita ai cinque sensi. La percezione extrasensoriale è anche considerata un sinonimo di sesto senso. L'uso di questo termine sottintende una ipotetica esistenza di canali di informazione estranei e sconosciuti alla scienza e, infatti, gran parte degli studi al riguardo si muovono al di fuori del metodo scientifico, riguardando la parapsicologia . Le percezioni extrasensoriali vengono chiamate in modi diversi a seconda della loro natura:
● capacità di prevedere il futuro (precognizione),
● capacità di percepire visivamente cose non visibili naturalmente (chiaroveggenza),
● capacità di comunicare con il pensiero (telepatia)”14 .
Nella spiritualità cristiana (e non soltanto) fin dall’inizio si è sviluppata la dottrina dei sensi spirituali chiamati anche: sensi dell’anima, sensi divini, sensi dell’uomo interiore, sensi del cuore oppure: una specie di sensi che sono immortali, spirituali e divini; una sensibilità che non ha niente di psichico in sé; un senso superiore che non è corporeo; e ancora: una sensibilità divina, totalmente diversa da quella a cui pensiamo parlando dei sensi. Sensi spirituali a parte che ci permettono entrare in relazione con Dio e in empatia profonda con gli altri; ci permettono anche vedere, sentire, toccare, gustare e sperimentare ciò che è invisibile nel mondo che ci circonda. I sensi che ci aiutano a vedere la verità della natura e del mondo che ci circonda.
Non mi soffermerò a spiegare il significato dei sensi (materiali e spirituali), ma desidero soltanto sottolineare che esiste una stretta relazione e influenza nella nostra vita tra ciò che è materiale e spirituale in noi. La materia può soffocare lo spirito e lo spirito può divinizzare la nostra parte materiale.
Quando parlo della sensibilità spirituale non voglio indicare soltanto la relazione dell’uomo con Dio, ma in genere con il mondo spirituale, anche con ciò che è malefico che appartiene al male e al diavolo.
Per capire il peso e l’importanza di queste due realtà (materiale e spirituale), dobbiamo sapere che esiste tra loro una notevole differenza. Lo spirito è eterno invece la materia come la conosciamo è temporanea e corruttibile. L’uomo è composto da due componenti e soltanto tale può essere definito. L’uomo per funzionare bene ha bisogno dell’equilibrio tra la realtà spirituale e materiale. Parlando dell’equilibrio non dobbiamo avere in mente qualsiasi equilibrio, ma quello con la profonda verità della natura delle cose, che proviene da Dio.
Se prendiamo in considerazione l’insegnamento della Bibbia possiamo porci la domanda: quale è la vera natura dell’uomo, quella prima del peccato originale o quella dopo? Tra di loro esiste una notevole differenza. Una sola cosa rimane immutata prima e dopo il peccato di Adamo ed Eva – l’uomo è creato da Dio alla sua immagine somiglianza. Per capire la differenza tra questi due momenti della storia dell’uomo prima dobbiamo capire la differenza tra due termini – evoluzione e mutazione.
1. L’evoluzione.
● In biologia, con il termine evoluzione, si intende il cambiamento, all’interno di una popolazione, delle caratteristiche ereditabili col passare delle generazioni. Sebbene i cambiamenti tra una generazione e l’altra siano generalmente piccoli, il loro accumularsi nel tempo può portare un cambiamento sostanziale nella popolazione, attraverso i fenomeni di selezione naturale e deriva genetica, fino all’emergenza di nuove specie15 .
2. La mutazione – Per mutazione genetica si intende ogni modifica stabile ed ereditabile nella sequenza nucleotidica di un genoma o più generalmente di materiale genetico (sia DNA che RNA) dovuta ad agenti esterni o al caso, ma non alla ricombinazione genetica. Una mutazione modifica quindi il genotipo di un individuo e può eventualmente modificarne il fenotipo a seconda delle sue caratteristiche e delle interazioni con l’ambiente16 .
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