Giuliano Bernini

Scritti scelti


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sovraesteso a qualsiasi dipendente di nominali (aggettivi, SP etc.). Ne abbiamo qualche esempio in AE2, cfr.

      Questo uso, che non sembra verificarsi in apprendenti con un diverso retroterra linguistico, in AE1 appare con una notevole sistematicità e rappresenta un caso interessante di rielaborazione autonoma, come illustrano i seguenti esempi:

      Come si può facilmente osservare, di marca la dipendenza di aggettivi, di SP e anche di interi enunciati che, nella lingua d’arrivo, corrispondono a costruzioni relative. Quest’ultimo caso si avvicina a quello delle preposizioni che reggono sintagmi verbali e che tratteremo nel § 1.3.101.

      Presso tutti gli apprendenti, inoltre, di serve talvolta a marcare un complemento, di solito un oggetto obliquo, ma anche oggetti diretti (forse un tentativo di marcare oggetti indefiniti?). Cfr.

TE: loro non prendono di pillola (4.3.86)
cantano di folklore (21.4.86)
AE1: lavorato di trattoria
AE2: studiato tre anni di scuola media
AE4: abbiamo studiato di università;
questi studiano combletamente di lingua inglese2

      Infine, di serve, sempre presso tutti gli apprendenti, anche quelli più avanzati, come sostituto di da, cfr.

      1.3.9 Da

      Da, anche per la stravagante polisemia che mostra nella lingua di arrivo, è la preposizione che si impara più tardi e che anche presso gli apprendenti più avanzati, come abbiamo visto nel paragrafo precedente, continua ad essere sostituita da di1. Nel nostro corpus, da comincia ad apparire in AE4, cfr.

      Sintomi del processo di apprendimento e dell’ampliamento delle funzioni di da sono casi di sovraestensione come i seguenti:

      È probabile che l’apprendimento di da parta dalle espressioni temporali, tra le prime ad entrare nel discorso degli apprendenti almeno come routines, e si diffonda poi a quelle di provenienza e infine a quelle locativo-direttive. Non ho dati puntuali a sostegno di questa ipotesi, tranne l’osservazione del fatto che AP non ha “errori” nell’uso di da temporale di contro a molte oscillazioni (sia nel senso di sostituzioni che di sovraestensioni) con quello di provenienza e di stato-direzione, cfr.

      e gli esempi riportati al paragrafo precedente.

      I dati longitudinali di TE ci presentano un quadro totalmente diverso da quello degli apprendenti arabofoni e da quello che emerge nelle prime registrazioni di TI, dove da compare una volta in una risposta eco (cfr. § 1.3.1). In TE da compare fin dalla prima rilevazione con significato locativo-direttivo:

      In seguito da si mantiene, soprattutto nel significato di direzione, per tutto l’arco delle registrazioni:

      Questo sviluppo peculiare può forse essere motivato dalla rilevanza, in tedesco, della distinzione tra stato e moto e dalle diverse preposizioni usate con i nomi di persona (rispettivamente bei, zu) che rispecchiano l’uso di da. In tal caso avremmo uno stretto intreccio fra fenomeni di interferenza “profonda” ed elaborazione autonoma del sistema dell’interlingua.

      1.3.10 Preposizione + SV

      Anche nel caso delle subordinate implicite introdotte da preposizione, i primi stadi di apprendimento mostrano assenza di preposizione, conformemente al principio generale per cui enunciati di queste fasi non esplicitano i rapporti sintattici, ma affidano al contesto e a principi pragmatici di organizzazione del discorso il loro recupero. Alcuni esempi:

      La reggenza di verbi e aggettivi nella lingua di arrivo, come abbiamo visto nel § 1.2, è piuttosto idiosincratica e rappresenta quindi una grossa difficoltà per tutti i tipi di apprendenti, che ricorrono alla preposizione per (con significato finale e causale) o alla preposizione di (come complementatore generico), interpretando quindi in senso finale il rapporto di reggenza da una parte o segnalando semplicemente la dipendenza dall’altra1. Alcuni esempi:

TE: questo è pesante per spiegare (15.11.85)
“questo è difficile da spiegare”
un paesaggio per vedere (2.12.85)
non avevo coraggio per andare de mio ex-marito (15.12.85)
ho vergona per parlare per queste cose (4.3.86)
AE2: sono andato ber cercar lavoro
non c’è un esame ber magari venire un brofessori
“non è un esame come quello in cui viene un professore” (?)
AE4: non ci tembo ber andare a studiare
che bossiamo ndare ber studiare la lingua italiana
AE1: berché serve di far così
che mi serva di ber sentire2
AE2: alora quanto noi finito di studiare